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Bandiere sindacali Cgil-CIsl-Uil

Uila Uil e Uil Fpl Calabria: No alla trasformazione di Calabra Verde in Ente Pubblico Economico

pasquale BarbalacoWalter Bloise, rispettivamente segretari di Uila Uil Calabria e Uil Fpl Calabria, hanno ribadito la loro contrarietà alla trasformazione di Calabria Verde in un Ente Pubblico Economico.

«La stagione  delle  riforme  in   Calabria – hanno spiegato – oltre a contemplare  solo un vago e formalistico  coinvolgimento degli  stakeholder rappresentativi, in particolare le federazioni sindacali dei lavoratori,  fa registrare una improvvisa  accelerazione, soprattutto nei settori dell’Agricoltura e della Forestazione. Quasi in contemporanea, infatti, con l’approvazione della proposta di legge sui Consorzi di Bonifica, da parte della  Giunta Regionale nei  giorni scorsi, si riapre, a distanza di pochi mesi, il pericoloso ed incomprensibile capitolo della trasformazione di  Calabria Verde in ente pubblico economico, volendola così differenziare dalla quasi totalità degli enti di forestazione operanti  in varie regioni del  Paese».

«La Giunta Occhiuto – hanno continuato – riapre la questione con l’emanazione del  decreto dirigenziale n. 10202 del 18.7.2023 dell’Uoa – Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del Suolo, con il quale  commissiona  ad una società di consulenza ed assistenza legale uno studio per una possibile trasformazione dell’Azienda Calabria Verde, oggi Ente Pubblico Non Economico, istituita nel 2013 e braccio  strumentale della Regione Calabria,  in ente pubblico economico».

«Una connotazione giuridica – si legge nella nota congiunta – quella dell’ente pubblico economico, che accomuna, per esempio, anche i Consorzi di Bonifica, gli stessi che la Regione vuole  riformare  per le gravissime  condizioni finanziarie in cui sono stati lasciati da oltre un decennio ed il cui prezzo, più alto,  lo stanno pagando i lavoratori sul fronte delle retribuzioni e dei Tfr».

Barbalaco e Bloise hanno ribadito che «Uila Uil e Uil Fpl sono fermamente contrarie a tale ipotesi e,  fatta salva la buona fede e le migliori intenzioni del Presidente e dell’Assessore al ramo, sono  convinti che i veri motivi  di questa ventilata ipotesi di trasformazione di Calabria Verde in ente pubblico economico, non siano quelli  sussurrati durante   un incontro con l’ex assessore Minenna, evocativi di suggestive semplificazioni procedurali».

«Al contrario, Uila Uil e Uil Fpl, di fronte al rischio di una eventuale trasformazione di Calabria Verde in ente pubblico economico – hanno detto ancora – vedono i prodromi di una forma di “privatizzazione” della forestazione accompagnabile da possibili destinazioni diversificate dei fondi pubblici per la lotta al dissesto idrogeologico, poiché potrebbe non essere  più l’operatore idraulico-forestale, operaio, impiegato o sorvegliante idraulico che sia,  ad essere il fulcro degli  interventi  programmati».

I due segretari, poi, si sono fatti portavoce delle «forti preoccupazioni anche per  le ricadute sull’attuale  forza lavoro, ancora in attesa di vedere il rispetto dei diritti e delle tutele contrattuali; non meno forte è la tensione che serpeggia tra i lavoratori, davanti all’ipotesi di trasformazione di Calabria Verde in ente pubblico economico, preoccupati che questa deriva  privatizzante metta in discussione i loro diritti».

«La Uila Uil e Uil Fpl, hanno sempre condiviso e apprezzato la posizione del Presidente Occhiuto e dell’assessore Gallo – hanno continuato – sul ruolo strategico della forestazione e sulla necessità di allargare la sua base occupazionale; anche  la  legislazione nazionale  ha fatto chiarezza sulla legittimità del  rapporto di lavoro di natura privatistica e l’ applicazione del Ccnl di categoria e, invece, si imbocca una strada che può riservare  ostacoli ben più grandi di quelli che si affrontano oggi».

«Per questo la Uila Uil e Uil Fpl – hanno concluso – confidano ancora in un ripensamento della Regione, chiedendo, comunque, l’avvio  di un confronto sul tema nelle more del quale, il sindacato terrà assemblee territoriali per informare tutti i lavoratori della forestazione». (rcz)