Oggi, alle 17.45, a Vibo Valentia, presso l’Associazione L’isola che non c’è presentazione del libro di Titti Preta Nove come le Muse. Alla presentazione è abbinato il Reading (lettura a voce alta) curato dal Gruppo di Lettura degli allievi dell’autrice del Liceo Classico Morelli di Vibo. L’organizzazione è a cura della Presidente de “L’Isola che non c’è” Concetta Silvia Patrizia Marzano. Modera la giornalista Danila Tavella.
Il mio libro – ha detto la Preta – è una raccolta di saggi, ognuno intitolato a ogni musa, sulle tradizioni popolari, i miti e le leggende del nostro territorio. Lo, oltre che ai miei cari, al popolo della Calabria, perché ritrovi le sue radici e ne sia fiero, agli amanti della cultura popolare. L’opera di riscoperta è stata suggerita da due fattori: l’universalità dei temi scelti e la loro valenza etnografico-antropologica; il bisogno di narrare di “un mondo perduto” che necessita di un’opera di salvataggio che solo la forma scritta può assicurare. Leggere di tradizioni popolari significa imbattersi in perle di poesia e in condensati di saggezza che accarezzano l’orecchio e risollevano l’animo». (rvv)
