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Arslan

VIBO – La proposta di cittadinanza onoraria ad Ermanno Arslan

Maria d’Andrea, archeologa, libera professionista e Gilberto Floriani, propongono il conferimento della cittadinanza onoraria al dott. Ermanno Antonio Arslan.

Tale riconoscimento, vuole essere attribuito all’archeologo per «aver contribuito con la scoperta della laminetta orfica, ma anche con i suoi lavori nei cantieri cittadini vibonesi importanti come sant’Aloe ed il territorio tutto non solo alla scoperta di importanti “monumenti “antichi ma anche alla conseguente salvaguardia e tutela degli stessi.  In particolare, la scoperta della laminetta ha conferito grande impulso allo studio della stessa e quindi conoscenza dei suoi trascorsi antichi di grande valore storico e prestigio».

Infatti, mentre era in corso l’allestimento del Museo, che era ubicato al secondo piano di Palazzo Gagliardi, in città veniva scavata un’ampia area di necropoli là dove sorgono ora gli uffici amministrativi dell’Azienda  Sanitaria  Provinciale vibonese, e l’archeologo Ermanno Arslan (Verona 1940), consulente scientifico della Soprintendenza Archeologica della Calabria,  rinveniva, all’interno di una sepoltura, la famosa Laminetta orfica, oggi conosciuta nel mondo scientifico come il più importante  documento relativo alla religione orfica del mondo classico.

«Ermanno Arslan – si legge in una nota di Maria D’Andrea e Gilberto Floriani – ha partecipato fattivamente all’allestimento del Museo Archeologico divenuto nel frattempo Nazionale, dotandolo anche di una interessante, quanto inusuale per il tempo, sezione espositiva medievale attirando anche per questo motivo visitatori e studiosi qualificati. Il curriculum del Dott. Arslan, oggi accademico dei Lincei, si è nel corso del tempo arricchito di prestigiosi incarichi, ricoprendo importanti posizioni lavorative in strutture pubbliche e private. Stimato numismatico ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche su autorevoli riviste nazionali ed internazionali».

Intanto, in occasione del 50esimo anniversario dell’istituzione del Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo, l’archeologa D’Andrea e il dott. Floriani hanno organizzato una serie di eventi, incontri  scientifici, convegni e  mostre, a partire da gennaio 2019, coinvolgendo cittadini vibonesi, studiosi o semplici appassionati e con la collaborazione di diverse Associazioni cittadine (Rotary, FAI, Lions, Italia Nostra, Mnemosine mettendone a conoscenza  il Polo museale  a cui il museo di Vibo afferisce e la  direzione del Museo stesso ). (rvv)