di COSIMO SFRAMELI – Senza passato non abbiamo identità. Siamo la nostra storia, ciò che abbiamo realizzato, superato, sbagliato e creato. Vale per l’essere umano come per un popolo e diffidiamo di chi vorrebbe cancellare il proprio passato, dimenticarlo o far finta che non ci sia mai stato.
Legati alla tradizione, contro i qualunquisti di professione e l’indifferenza dilagante, il Presidente dell’ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) – Gruppo di Ferruzzano (RC) Vincenzo Cerulli, in occasione della Festa della Marina, ha organizzato una sobria cerimonia in memoria del Sergente Sommergibilista Domenico Vespia presso la Villa a lui intitolata sul lungomare di Bova Marina.
Il Sindaco Saverio Zavettieri e l’Assessore Francesco Plutino, insieme ai rappresentati delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma: ANC di Melito Porto Salvo con il Presidente Maresciallo Giuseppe Condemi, ANMI di Reggio Calabria con il Presidente S. Ten di Vascello Sabrina Martorano, Decorati del “Nastro Verde” Calabria con il Presidente Capitano Cosimo Sframeli, nonché di Volontariato: L.A.Do.S, Prociv Delia, ProLoco, Anpana, Associazione Preziosa Zavettieri, hanno reso gli Onori ai Caduti.
Il Marinaio Domenico Vespia da Bova Marina, ricorda nel suo eloquente discorso il Marinaio ANMI di Reggio Calabria Domenico Bova, venne promosso Sergente per meriti di guerra e nel 1942 gli fu conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per aver partecipato alla vittoriosa battaglia di Alessandria d’Egitto contro le corazzate inglesi. Il 10 agosto 1942 fu la sua ultima missione.
Il sommergibile SCIRE’, dove egli era imbarcato, fu affondato ad Haifa, davanti le coste israeliane perché colpito da bombe di profondità inabissate da un torpediniere inglese. Fu decorato della Croce di Guerra alla memoria per aver cooperato con slancio e spirito di sacrificio sino alla morte, attestando magnifico esempio di elevate virtù militari e di completa dedizione al dovere.
Il busto di Vespia, voluto dall’Amministrazione comunale del tempo, testimonia i sacrifici, le rinunce, il sangue versato, di tutti i marinai e i soldati che lottarono, patirono e morirono per la Patria, pur odiando la guerra. Il ricordo monumentale intima il ripudio delle guerre e un severo monito per le generazioni a venire. (cf)