Per la manutenzione straordinaria delle strade, la Città Metropolitana di Reggio può contare su ulteriori 15, 6 milioni di euro a partire dai prossimi 8 anni.
I finanziamenti fanno seguito al Decreto 141, quello della Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha ripartito un fondo da 1,7 miliardi tra Regioni, Province e Città Metropolitane.
«Ossigeno puro», ha commentato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, commentando un intervento che «permette una programmazione ancora più capillare in un settore fino ad oggi impegnato a gestire, prevalentemente, le emergenze anche a causa dei tagli sui trasferimenti statali».
«È una buona notizia – ha aggiunto – indispensabile nella gestione di 1.760 chilometri di rete viaria metropolitana».
Nel dettaglio, si parte da dai 900 mila euro inseriti nell’annualità 2022 fino ad arrivare, gradualmente, ai 2,7 milioni previsti per il 2029, seguendo uno schema che l’ufficio Viabilità ha predisposto e presentato alla Direzione Generale per le Strade e le Autostrade.
«Attraverso il lavoro del responsabile di Servizio Complesso “Manutenzione Viabilità”, Pietro Priolo, e del dirigente Lorenzo Benestare – ha spiegato Versace – sono state valutate le più gravi criticità del reticolo viario, secondo le segnalazioni dei responsabili d’ufficio, ed è stato inoltrato il piano che ha raccolto l’approvazione degli enti di competenza per quanto riguarda strategie, sistemi infrastrutturali di trasporto a rete, informativi e statistici».
«In un comparto complesso e delicato come questo – ha concluso il sindaco facente funzioni – è chiaro che i finanziamenti sembrano non poter mai bastare. I 15,6 milioni, da spalmare su otto annualità, non consentiranno certo di stravolgere l’articolato asse viario metropolitano, ma torneranno sicuramente utili per far respirare le casse dell’Ente ed agire per una maggiore sicurezza delle nostre strade. Con questi nuovi fondi, dunque, saranno portati a termine 23 interventi, suddivisi negli 8 anni previsti, per ciascuna zona: Ionica, Centro e Tirrenica». (rrc)