Giovanni Amendola, Antonella Bertuzzi, Nadia Fortuna, Antonio Callà Maria Pupa, Cataldo Manfredi sono i nuovi membri della Segreteria confederale di Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia. Saranno loro ad affiancare il segretario generale, Enzo Scalese.
La segreteria neo eletta è caratterizzata, oltre che da un marcato rinnovamento generazionale, da una qualificata rappresentanza del mondo del lavoro pubblico e privato, nel rispetto della rappresentanza della differenza di genere con una composizione paritaria.
«Nei prossimi giorni procederò all’assegnazione delle deleghe: la composizione della segreteria è frutto di criteri politici innovativi, che vogliono proiettare la Cgil Area Vasta Catanzaro Catanzaro-Crotone-Vibo, nel futuro, partendo dalla rappresentazione della realtà del mondo del lavoro e della produzione calabrese», ha spiegato il segretario Enzo Scalese.
«Il contesto economico, sociale e politico – ha proseguito – in cui ci troviamo ad operare è inedito, e difficilissimo, ma nello stesso tempo è per noi una grande opportunità: una sfida molto impegnativa per nostra organizzazione che metterà in campo tutto l’impegno, la passione e la determinazione possibili. Ci concentreremo prima di tutto sulle vertenze aperte e sulle proposte in merito a lavoro, contratti e diritti, senza trascurare contesti delicati come quello della migrazione, che – come ci ha drammaticamente insegnato la tragedia di Cutro – rappresenta un argomento di stringente attualità da affrontare con coraggio e lungimiranza».
«Tra le nostre priorità – ha detto – non possono che esserci il rapporto con i giovani e le strategie per incrementare gli iscritti, a partire dalla presa in carico di istanze e bisogni e dal ruolo centrale del territorio e delle Camere del Lavoro, con la piena inclusione e rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici migranti nel sindacato».
«Come è stato nello svolgimento del congresso, e nell’indicazione della segreteria confederale, lavoreremo nel percorso della valorizzazione e della ricerca di punti condivisi, nel rispetto delle sensibilità presenti in una grande organizzazione come la nostra – ha concluso Scalese –. Un percorso unitario che dà maggiore autorevolezza ma anche maggiore responsabilità alla CGIL verso il Paese, la Calabria ed il mondo del lavoro, fine di migliorare la nostra organizzazione e renderla sempre più vicina e aderente ai bisogni delle persone che rappresentiamo». (rcz)