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Dal 6 al 9 maggio a Catanzaro gli studenti-architetti di Trento per progetti di rigenerazione urbana

Dal 6 al 9 maggio a Catanzaro gli studenti-architetti di Trento per progetti di rigenerazione urbana

Dal 6 al 9 maggio, a Catanzaro arriveranno studenti-architetti dell’Università di Trento per individuare soluzioni di urbanistica ecologica in Calabria, attraverso proposte di un nuovo sistema spazi pubblici di qualità, riduzione del traffico auto e più mobilità ecologica, nuove idee per i parchi, l’arte, la cultura.

Nasce da questi obiettivi l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro, che ha lo scopo di acquisire un ruolo centrale nei settori della cultura e creatività, della qualità urbana. Dopo un’attenta analisi del territorio che prende in considerazione le numerose criticità e assenze di servizi e infrastrutture, l’iniziativa vuole valorizzare la città e il suo esteso hinterland, dunque dal quartiere Marinaro alla Sila catanzarese.
Il lavoro degli allievi progettisti, studenti del terzo anno del Corso di Architettura-Ingegneria, è parte di una ricerca sulle nuove forme di vita nelle città meridionali, sulla necessità della rigenerazione dei luoghi, come contributo alla necessaria Transizione Urbana-Ecologica delle città, dentro una visione e nuove proposte, frutto del fiducioso sguardo giovanile dei futuri progettisti verso la salvaguardia della natura e la qualità urbana.
Il loro arrivo, previsto per il giorno 6 maggio, a Catanzaro, dove risiederanno, consentirà all’Amministrazione di ottenere  uno sguardo originale e particolare su questi luoghi che sono già oggetto di uno studio e di un lavoro attento da parte del Comune.
Saranno accompagnati dai docenti, dell’Università di Trento, tra i quali il titolare della Cattedra di Progettazione Urbana, il Professore e Architetto Giuseppe Scaglione, calabrese di origine, che da tempo conduce ricerche sulle potenzialità dei nostri territori e città, Sila e centri dal Parco, Corigliano-Rossano, le città di Cosenza e Rende, Catanzaro, anche attraverso il supporto di originali campagne fotografiche del fotografo Luca Chistè, con percorsi di studio e didattica dedicati nel corso di diversi anni accademici ai temi del Sud, confrontandole con molte delle esperienze del Nord.
I temi proposti dal docente, su cui si gli studenti si misurano sono diversi e articolati: il più importante è uno studio di Masterplan di rigenerazione per tutto l’asse di Viale Magna Grecia, a partire da Catanzaro Sala, fino all’edificio dismesso del vecchio ospedale, coinvolgendo la parte naturalistica del fiume Musofalo. Lungo questo percorso, in cui la città ad Est è povera di attrezzature collettive, si incrociano l’ex Italgas, parte dei sistemi di percorsi pedonali e scale mobili mai completati, il mai concluso centro commerciale, i parcheggi sotto al Teatro Politeama, fino all’ex Mercato, oggi archivio di Stato e al complesso dell’Ospedale vecchio ormai in stato di avanzato abbandono. Un progetto complesso che guarda ai nodi della città tra storia, modernità e periferia.
Tutti i progetti in corso, sostenuti da valide analisi, seguono le indicazioni della Carta per la Transizione Urbana-Ecologica, redatta dalla Società Scientifica Riagita: una serie di principi stilati per rendere migliori le città del dopo pandemia, con nuove attenzioni allo spazio pubblico, alla rigenerazione urbana, all’ecologia, alla mobilità sostenibile.
Per avviare un confronto con la città, presentare le proposte, discutere di cultura, creatività, rigenerazione urbana, un worskshop pubblico, il giorno 7 pomeriggio, dalle 15,30 in poi, nella sala del Complesso San Giovanni, alla presenza del sindaco Nicola Fiorita, del vice sindaco Giusy Iemma, dell’assessore Donatella Monteverdi, con protagonisti del mondo culturale locale e regionale, architetti e ingegneri, presidenti di ordini professionali della Calabria, che si confrontano con gli studenti, i docenti, amministratori, cittadini, professionisti. (rcz)