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Il 27 dicembre in scena "Cinderella Swing"

REGGIO – Il 27 dicembre in scena “Cinderella Swing”

In scena mercoledì 27 dicembre, a Reggio, alle 20.30, all’Auditorium Zanotti Bianco, lo spettacolo Cinderella Swing – La favola ancora da raccontaredel Centro Teatrale Meridionale.

Lo spettacolo andrà in scena anche a Locri il 29 dicembre, alle 18.30, al Palazzo della Cultura, per la 30esima edizione della Stagione Teatrale della Locride 2023-2024, nell’ambito della rassegna Locri al Teatro promossa dal Comune di Locri e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri.

Per l’appuntamento reggino, la pièce è organizzata nell’ambito del Progetto Reggio Fest 2023: Cultura diffusa promosso dal Comune di Reggio Calabria (finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura).

Una chiusura d’anno, dunque, nel segno della leggerezza e dell’allegria con il musical prodotto da Beremberg – adatto alle famiglie e al pubblico di tutte le età –, scritto da Alessandro Carvaruso, diretto da Eric Fidelio e Alessandro Carvaruso, musiche a cura di Federico Pappalardo e Giovanni Zappalorto, coreografie di Francesco Lappano. Con: Alessandra De Pascalis, Andrea Lami, Sara Colafranceschi, Francesco Lappano, Federico Pappalardo, Arianna Di Claudio, Elisa Franchi, Giulia Tamburrini, Rossella Ambrosini. Madrina ufficiale Zoe Valerio.

Narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, Cenerentola è parte dell’eredità culturale di numerosi popoli. In Occidente la prima versione nota è quella di Giambattista Basile, La gatta Cenerentola, scritta in napoletano e ambientata nel Regno di Napoli, tratta dal Cunto de li cunti. Le successive versioni di Charles Perrault e i fratelli Grimm contribuirono alla sua popolarità. 

Cenerentola compare in oltre trecento varianti in numerose tradizioni popolari. La versione più antica è già presente nella tradizione egiziana. La ritroviamo in Cina nella storia di Yeh-Shen. Fra gli elementi della fiaba c’è quello dei piedi minuti della protagonista, notoriamente segno di nobiltà e distinzione nella cultura cinese. In effetti la versione cinese enfatizzava il fatto che Cenerentola avesse “i piedi più piccoli del regno”. Ma le versioni si sono moltiplicate con l’avvento del cinema e della televisione, senza considerare le varie versioni teatrali. 

In questa pièce la vediamo negli anni ’20 o ’30 del ‘900 alle prese con un swing club in cui si cimenterà nel ballo e nel canto, una Cenerentola charleston simpatica e intraprendente che enfatizza il riscatto femminile di una donna che non cede al conformismo, si guadagna il suo sogno.

Le musiche, cantate e suonate dal vivo, fanno da sfondo a una serie di coreografie affascinanti che ci riportano nell’epoca d’oro in cui il swing era la colonna sonora. (rrc)