«Tutte le forze sociali, culturali e politiche cittadine affinché ci si adoperi, ciascuno per la propria parte, ad isolare i responsabili di tali scellerate azioni e preservare un clima di responsabilità e coesione, pur nella necessaria e salutare dialettica, condividendo però l’obiettivo di fondo dell’impegno a favore del bene comune di Cittanova». È l’appello lanciato dal Circolo del Partito Democratico “Francesco Vinci” di Cittanova, a seguito dell’aggressione ai danni del sindaco, Francesco Cosentino.
Il primo cittadino, infatti, è stato vittima «di una gravissima aggressione fisica – viene spiegato dai dem – nella propria stanza del palazzo comunale da parte di un soggetto da molto tempo protagonista di illeciti e volgari attacchi e di accuse infamanti nei riguardi del sindaco, dei suoi familiari e degli amministratori comunali, portati avanti in maniera violenta e impunita. L’agguato in piena regola portato al sindaco, attualmente ricoverato in ospedale e al quale va il nostro augurio di pronta ripresa, è un attacco all’intero paese e all’istituzione che il sindaco rappresenta».
«Il PD esprime la propria ferma condanna – viene evidenziato – nei riguardi della vile e odiosa azione di un soggetto che ha, peraltro, scontato già varie condanne in carcere e ai domiciliari per vari reati e che, attraverso le sue reiterate azioni offensive e lesive, ha instillato un clima di odio nella comunità cittadina, non degno di un paese civile come il nostro. Un soggetto da tempo protagonista di ripetute irruzioni nel Palazzo comunale e di invettive intimidatorie lanciate contro il Sindaco da dietro la porta del suo Ufficio e trasmesse in diretta Facebook, turbando e impedendo sia le attività e le funzioni del primo cittadino che quelle del personale impiegato degli uffici, nonché l’accesso dei cittadini che per varie ragioni si trovavano nei pressi del Municipio».
«Appare incomprensibile e intollerabile come – continuano i dem – dopo tutto ciò che di grave è accaduto e che va avanti oramai da anni, le diverse articolazioni dello Stato non siano stati in grado di porvi fine, di tutelare il sindaco e di mettere nelle condizioni di non nuocere all’intera comunità tale soggetto. Ci si chiede cosa debba ancora accadere prima che le autorità preposte assumano le opportune iniziative adeguate alla gravità della situazione, dopo che il sindaco ha sporto innumerevoli denunce-querele, indirizzate alle autorità giudiziarie, verso tale soggetto che da tempo si è reso responsabile di una serie di azioni persecutorie illecite, con una serie di ipotesi di reato consumate, che vanno dalla diffamazione aggravata all’oltraggio a pubblico ufficiale, dalla violenza o minaccia a pubblico ufficiale all’interruzione di pubblico servizio, allo stalkeraggio, fino al tentativo di estorsione e atti persecutori».
«La comunità cittadina di Cittanova – conclude la nota – non può e non vuole continuare ad essere un paese ostaggio di tale inciviltà ed ha, invece, estremo bisogno di un clima di serenità e coesione, non certo di sprofondare nella barbarie, dove, purtroppo, qualche burattino e taluno burattinaio vorrebbero portarla». (rrc)