La consulta dei Presidenti d’Istituto ha espresso soddisfazione per la consegna, da parte della Provincia di Catanzaro, dei nuovi laboratori all’Istituto “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme.
«L’attenzione sulle problematiche legate al mondo scolastico cittadino – dicono in una nota – da noi richiamata da parte delle istituzioni preposte, ha consentito il raggiungimento di un importante traguardo: dopo 8 anni dall’inizio della loro realizzazione finalmente sono stati completati e inaugurati nell’IPSSAR (Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e Ristorazione) “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme i nuovi laboratori di cucina, intitolati alla memoria di Franco Cappelli, già dirigente dell’Istituto, nonché promotore e fautore dell’indirizzo Alberghiero della scuola, nato come Istituto Commerciale».
«Il merito di questo importante traguardo va riconosciuto al Presidente della Provincia Amedeo Mormile – viene detto –che, nell’incontro avuto con la Consulta dei presidenti d’istituto di Lamezia Terme, si era impegnato a portare a termine i lavori e a consegnare nel più breve tempo possibile i nuovi laboratori ai ragazzi e docenti dell’Istituto Einaudi di Lamezia Terme. È dunque doveroso esprimere un plauso al Presidente Mormile che si è speso e ha sollecitato gli uffici preposti al completamento dell’opera, importantissima per la formazione degli studenti. Questo è stato possibile grazie alla sinergia di più attori, che hanno preso a cuore la problematica. L’augurio è che anche altre questioni in sospeso possano presto avere un epilogo altrettanto positivo».
«Un ringraziamento lo esprimiamo anche nei confronti della dirigente scolastica Rossana Costantino – prosegue la nota – che dirige questo istituto in modo magistrale con risultati eccellenti. Vogliamo infine rilanciare un concetto evidenziato da mons. Serafino Parisi, Vescovo di Lamezia Terme durante la giornata d’inaugurazione dei nuovi laboratori, sul ruolo del turismo in ambito territoriale, riportando le sue stesse parole: “Spesso cerchiamo di abbellire una città in funzione dei turisti che verranno a visitarla, ma in realtà i nostri centri non dovrebbero essere pensati per i visitatori quanto per i cittadini che li vivono ogni giorno: solo quando questi si sentiranno realmente gratificati e appagati dalla realtà che abitano e la sentiranno di proprio interesse, allora anche i turisti si troveranno bene”».
«Questo è un concetto importante – conclude la nota – che vale anche per i nostri istituti, che vedono i nostri figli di passaggio come dei turisti nelle nostre città e che domani saranno cittadini migliori di noi se li cresceremo e formeremo al meglio. Serve però il contributo di tutti, nessuno escluso». (rcz)