di ALDO FERRARA – Non c’è più tempo, bisogna immediatamente rendere operative le procedure perché il nuovo modello della Zes Unica per il Mezzogiorno vada a regime.
Ci sono degli elementi importanti da tenere in considerazione perché, mai come adesso, in Calabria, ma direi in tutto il Mezzogiorno, c’è bisogno di investimenti. Siamo in una fase in cui c’è un rallentamento dell’economia ed è proprio qui e ora che si deve sostenere la volontà degli imprenditori di scommettere sul futuro. Ecco, quindi, che lo stallo in cui versa la Zes Unica e la contemporanea eliminazione del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno pongono un doppio limite alle intenzioni di investimenti al Sud. E un altro serio limite all’attrattività della Zes è l’impossibilità di cumulare i vantaggi Zes con quelli del credito d’imposta introdotto nel Piano Transizione 5.0.
A pagare in quanto a capacità attrattiva degli investimenti sono e saranno sempre le regioni del Mezzogiorno, aumentando i divari socio-economici con il resto del Paese e dell’Europa. Ci sono imprenditori che aspettano ormai da diversi mesi una risposta alla domanda inoltrata per avviare un investimento in area Zes e il rischio che molti di essi rinuncino all’idea spostando l’investimento altrove è enorme: aver sospeso fino a fine marzo la valutazione delle domande pone un serio limite alla possibilità di sviluppo delle attività economiche e quindi dei territori.
Continuiamo a ribadire come sia necessario eliminare il limite minimo di 200mila euro agli investimenti in area Zes: si tratta di una misura che tiene fuori una grandissima parte di imprese. Inoltre, affinché le scelte gestionali relative alla Zes siano efficaci perché realmente rispondenti alle necessità dei territori e delle imprese che intendono operarvi, è strettamente necessario coinvolgere nella cabina di regia della Zes Unica il sistema confindustriale e le parti sociali: insomma, si acceleri definitivamente sul nuovo modello di Zes, il tempo dell’attesa è finito, ora bisogna correre per recuperare i seri ritardi accumulati. (af)
[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]