di FRANCO BARTUCCI – Io che amo solo te, è una iniziativa, promossa dalla Pro Loco di San Vincenzo La Costa, grazie ad un contributo della Regione Calabria per il sostegno alle politiche giovanili, che ha coinvolto i Comuni di San Vincenzo La Costa e di San Fili, con il supporto assistenziale del Centro Women’s Studies dell’Università della Calabria.
Il Progetto ha come partner, oltre che il Centro Women’s Studies dell’UniCal, anche il Cif – Centro Italiano Femminile di San Fili, l’Accademia del Sorriso arte spettacolo e sport di san Vincenzo la Costa, con presidente Francesco d’Alessandro, l’Associazione culturale femminile San Sisto dei Valdesi, l’Associazione Focus di Rende, con presidente Christofher Zuccarelli.
In pratica il progetto si caratterizza per un programma indicato dal Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità della Regione Calabria, che guarda in modo particolare come “Crescere nella legalità”, riservato a giovani compresi nell’età tra 15 e 34 anni, ed organizzato sulla base di una serie di incontri, seminari e laboratori avente come tema di riflessione delle tematiche di maggiore attualità ed allarme sociale, come: il disagio giovanile (bullismo, rischi legati all’uso di alcool e stupefacenti, atti di vandalismo); violenza di genere, stalking e maltrattamenti in famiglia; l’uso sicuro di internet e delle nuove metodologie/rischi e pericoli della rete.
i seminari formativi dovranno contemplare: letture e commenti di brani di gruppo su specifiche tematiche di promozione alla legalità; la proiezione di film, documentari e testimonianze con dibattiti; la costituzione e legalità; uno studio ed approfondimenti sui temi della legge regionale n. 9/2018.
Come argomento guida si è scelto la violenza di genere; mentre l’obiettivo del progetto resta quello di promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità e intervenire sul tema della promozione dell’educazione e della formazione alla cittadinanza di genere e alla cultura della non discriminazione come strumento di prevenzione e contrasto di ogni violenza rivolgendosi, in particolare, alle giovani generazioni; nonché di promuovere un cambiamento socio-culturale al fine di contrastare ed eliminare le rappresentazioni stereotipate di maschilità e femminilità. Gli obiettivi specifici sono: rendere i ragazzi e le ragazze consapevoli, attenti e informati sul tema della violenza di genere e dei meccanismi culturali che generano e alimentano la violenza; fornire strumenti critici per riconoscere stereotipi e pregiudizi.
Il percorso si articolerà in 3 fasi: Informazione, formazione, comunicazione. Per la fase informazione sono previsti incontri con i giovani e le giovani dove il linguaggio dell’arte sarà il canale comunicativo privilegiato, grazie alla collaborazione con artisti dello spettacolo, del teatro, del cinema e della musica che negli incontri specifici porteranno la propria testimonianza diretta. Per la fase formazione, attraverso un’attività operativa/laboratoriale si potranno elaborare le informazioni fornite dagli incontri informativi, trasformandole in prodotti concreti che portino la loro firma. I ragazzi e le ragazze potranno diventare così comunicatori dei contenuti del progetto anche nei riguardi dei destinatari indiretti (amici, famiglie…) moltiplicando le persone che entreranno a contatto con l’esperienza e i suoi contenuti. Preceduti da incontri informativi.
Il progetto prevede quindi 2 laboratori creativi e attività dedicate ai giovani e alle giovani delle comunità di San Vincenzo La Costa, San Fili e insieme a giovani studenti dell’Università della Calabria, guidati e coordinati dalle tutor del Centro di Women’s Studies della stessa Università. Il focus sarà il rispetto, la parità di genere e la lotta alla violenza contro le donne, che diverranno il filo conduttore delle attività laboratoriali. Sono previsti due laboratori tenuti dalla professoressa Vingelli: il primo che si terrà a San Vincenzo la Costa il 25 marzo alle ore 17:00 presso palazzo Miceli, mentre il secondo a San fili il 12 aprile 2024 alle ore 17:00 presso il Teatro Gambaro.
Resta infine la terza fase individuata nella “Comunicazione”, che servirà a diffondere i risultati dei laboratori, che diverranno strumenti innovativi per trasmettere il messaggio, con forme di comunicazione vicine e di largo utilizzo da parte dei più giovani, utilizzando il web come forma privilegiata.
Una particolare attenzione è rivolta ai giovani e nel programma sono stati inseriti anche due spazi prettamente cinematografico e teatrale con il film Il vuoto del regista catanzarese Giovanni Carpanzano e docente dell’Accademia di Belle Arti.
Il film ambientato in Calabria è la celebrazione dell’amore universale e racconta la storia d’amore impossibile tra due ventenni Giorgio e Marco. Due ragazzi provenienti da due contesti sociali diversi. Uno è figlio di un avvocato affermato, l’altro figlio di un agricoltore che lotta per emanciparsi dalla periferia di una città del profondo Sud. Sarà proiettato il 19 aprile alle ore 20:30 a San Fili presso il teatro Gambaro e fine proiezione gli attori incontreranno i ragazzi e seguirà un talk.
L’opera teatrale “Io che amo solo te”, della società per attori di Roma, scritta da Alessandro Di Marco e Lucilla Lupaioli, ha come regista Alessandro Di Marco. Gli attori sono Andrea Lintozzi e Alessandro Di Marco con Riccardo D’Alessandro, un giovane talento figlio di San Vincenzo La Costa.
L’opera racconta il ricordo di un amore adolescenziale puro tra rimpianti e rimorsi. Uno spettacolo delicato e forte allo stesso tempo. Una storia di paura e pregiudizio, un coming out teatrale. L’opera teatrale verrà presentata l’11 maggio, alle ore 20,30, nel teatro Gambaro di San Fili.
Tutto avrà inizio lunedì 25 marzo, alle ore 17,00, presso il palazzo Miceli di San Sisto dei Valdesi del Comune di San Vincenzo La Costa con il laboratorio “Di che stereotipo sei?”, tenuto dalla prof.ssa Giovanna Vingelli, sociologa dell’Università della Calabria e direttrice del Centro Women’s Studies. Insegna “Pari Opportunità” e “Metodi della ricerca sociale e indicatori di genere” per il Corso di Laura di Discipline Economiche e sociali per lo sviluppo e la cooperazione. La sua attività di ricerca si è concentrata, negli ultimi anni, sulle politiche di genere.
L’intero progetto è stato presentato nella sala consiliare del Comune di San Vincenzo La Costa, nel corso di una conferenza stampa, moderata da Roberta Gentile, che ha visto la partecipazione del presidente della Pro Loco, Giovanni Pirri Terzo, dei sindaci di San Vincenzo La Costa e San Fili, Gregorio Iannotta e Linda Cribari, della sociologa dell’UniCal, Giovanna Vingelli, di Emily Cavaliere, delegata alla Cultura del Comune di San Vincenzo La Costa, di Franco D’Alessandro, presidente dell’Associazione “Accademia del sorriso”, di Loredana Bastone, presidente del Cif di San Fili.
Una conferenza stampa che ha registrato da parte di tutti parole di apprezzamento e condivisione dell’iniziativa, i cui argomenti fanno parte integrante dello spazio e del bagaglio culturale e di conoscenza della società odierna, bisognosa di riscoprire la sua identità di valori sociali per una società giusta, equa e solidale che rappresentano la garanzia per un’era di pace e giustizia.
L’iniziativa a buon ragione – sono state le parole dei due sindaci – rappresenta un buon inizio per ritrovarsi a svolgere in sinergia per il futuro programmi e progetti comuni avvantaggiati dal fatto che sono due realtà territoriali confinanti e che possono contribuire a migliorare le sorti delle rispettive comunità e cittadini. Un impegno che può avere nella vicina Università della Calabria lo strumento per accrescere conoscenza e stimoli progettuali sia in termini sociali che economici. (fb)