Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso il Teatro Umberto Zanotti Bianco, la proiezione del documentario Kalavrìa. La terra dei greci di Calabria di Davide Carbone.
L’evento è stato organizzato dal Circolo Apodiafazzi e l’Accademia del Tempo Libero.
Intervengono Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del Circolo Apodiafazzi e Silvana Antonia Velonà, presidente dell’Accademia del Tempo Libero, che dialogheranno con il regista Davide Carbone e l’autore Freedom Pentimalli.
Il documentario, scritto da Davide Carbone insieme a Freedom Pentimalli, è unicamente ambientato nell’Area grecofona calabrese, e si sviluppa sulle interviste ad alcuni dei principali personaggi del mondo grecocalabro: Annunziato Squillaci presidente dell’Associazione Jalò tu Vùa, Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del Circolo Apodiafazzi, Filippo Violi, linguista recentemente scomparso, Rossella Agostino, direttore Antiquarium e Parco “Archeoderi” di Bova marina, Salvatore Dieni, presidente del Circolo Delia, Pasquale Faenza, storico dell’arte e direttore del Museo Gerhard Rohlfs di Bova, Maria Teresa Rodriquez, direttore biblioteca regionale universitaria “G. Longo” di Messina, Domenico Nucera, esperto di cultura e lingua grecocalabra, e Bruno Stelitano, poeta ellenofono di Roghudi.
Kalavrìa, la terra dei greci di Calabria, si articola su sei capitoli (1. L’origine dei greci di Calabria 2. Bova, gioiello dell’Aspromonte 3. Amendolea e Roghudi 4. Grèko, un patrimonio da ereditare 5. Gallicianò 6. Franco Mosino). Si configura quindi sia come strumento di divulgazione culturale, mirando al riscatto sociale ed alla rivalorizzazione della nostra storia, sia come veicolo di promozione territoriale, in grado di attirare un certo interesse accademico e turistico, con l’auspicio che tutto ciò possa avere importanti risvolti economici per un’area senza dubbio da riscattare e rivalorizzare. (rrc)