È stato presentato a Cosenza, alla Casa delle Culture, Natura itineris, il progetto di educazione ambientale rivolto agli alunni delle Scuole della città di ogni ordine e grado.
Un progetto che è nato dalla sinergia tra il Comune di Cosenza ed il Centro Studi naturalistici del Pollino “Il Nibbio” di Morano Calabro, affiancato da alcuni validissimi partners come l‘Associazione “Greenwood” e il Cea Pollino-Calabria che raggruppa al suo interno esperti professionisti del settore, che ha l’obiettivo di far conoscere il mondo delle scienze naturali attraverso il gioco, la sperimentazione e l’esplorazione per avviare una serie di laboratori didattici a supporto degli istituti scolastici della città, con la finalità di diffondere sempre di più la cultura del rispetto dell’ambiente, a partire dalle giovani generazioni.
L’iniziativa è cominciato alla Confluenza dei fiumi, dove i ragazzi di alcune classi degli Istituti scolastici della città hanno partecipato ad alcune delle attività laboratoriali previste. Altri ragazzi si sono, invece, recati in visita, nella Villa vecchia, al Diorama naturalistico realizzato, nel settembre del 2016, sempre dal Centro studi “Il Nibbio”. Subito dopo si sono trasferiti alla Casa delle Culture dove hanno preso possesso della sala attrezzata predisposta dal Comune e dagli esperti del “Nibbio” e delle associazioni partners per seguire una prima fase di lezioni scientifiche.
Il progetto “Natura Itineris” è stato, subito dopo, presentato agli alunni delle scuole, alle insegnanti e ai dirigenti scolastici, nella Sala “Gullo” della Casa delle Culture. All’incontro, oltre al sindaco Mario Occhiuto, hanno preso parte l’Assessore alla Scuola, Matilde Spadafora Lanzino, l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Carmine Vizza, l’ing. Nicola Bloise, presidente del Centro Studi naturalistici del Pollino “Il Nibbio” e il presidente dell’Associazione Greenwood, Giacomo Gervasio.
«Abbiamo pensato a questo progetto – ha dichiarato il sindaco Occhiuto – per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’ambiente. Le città si costruiscono – ha detto il primo cittadino – perché gli uomini vogliono stare insieme e vogliono vivere in posti dove la qualità della vita deve essere garantita. Oggi molte città sono inquinate e non sono più le città delle persone, ma sono diventate le città delle macchine: ci sono più macchine che persone che generano non solo traffico, ma anche inquinamento atmosferico e malattie. Queste città non sono più a misura delle persone, ma soprattutto non sono città a misura dei ragazzi e dei bambini».
«Cosenza – ha aggiunto il sindaco Occhiuto – è bellissima anche per la presenza dei fiumi che si intersecano tra loro, alla confluenza, dove siete stati questa mattina e dove la leggenda narra che sia stato sepolto Alarico con il suo tesoro. Nella città nuova stiamo cercando di costruire dei parchi e delle reti ecologiche, ma si sta sta lavorando anche al progetto del fiume navigabile. Una parte è stata già riqualificata con opere di ingegneria naturalistica e adesso, fino a via Popilia, renderemo il fiume navigabile con gli argini che saranno resi praticabili. E’ importante ripartire dai fiumi, ma anche dal centro storico».
«L’ambiente è importante – ha sottolineato il sindaco Occhiuto -. Se non c’è rispetto per l’ambiente, in futuro sul nostro pianeta non ci sarà neanche la vita».
«Abbiamo voluto – ha sottolineato l’Assessore Carmine Vizza – promuovere e valorizzare le risorse naturali e culturali del nostro territorio, soprattutto del centro storico, a partire dalla Confluenza dei fiumi che sarà uno dei siti dove saranno svolte le attività didattiche all’esterno per passare poi alla Villa vecchia, attraverso il Diorama, ma anche attraverso l’ambiente naturale circostante ed il suo patrimonio arboreo (previsto anche un percorso botanico dedicato). È questa un’operazione culturale che si propone di ridare impulso al centro storico e diffondere l’ecoturismo nella parte antica della città».
«Questa iniziativa rappresenta – ha dichiarato l’Assessore Spadafora Lanzino – un ulteriore abbraccio che il Sindaco in primis e la Giunta poi, danno alle scuole che hanno acquisito una loro centralità nelle azioni dell’Amministrazione che hanno come obiettivo proprio la crescita degli studenti. Questo progetto mi piace molto sia per la qualità dei partners che contribuiscono ad arricchire l’offerta, sia perché ha un duplice significato: avvicinare la natura, ma anche avvicinare la conoscenza del nostro territorio e del suo habitat».
«La parola ambiente – ha spiegato l’ing. Bloise – è il linguaggio del futuro. Se al primo posto non c’è l’ambiente, non esiste il futuro. Dobbiamo pensare all’ambiente a tutto tondo. Abbiamo diecimila ragazzi delle scuole all’anno che visitano il nostro Museo naturalistico di Morano. Il segreto è farli innamorare di ciò che ci circonda. Questo progetto è la ciliegina di un importante percorso che è stato intrapreso dal sindaco Occhiuto e dall’Amministrazione Comunale di Cosenza. Un processo magico che porterà ad apprezzare sicuramente quello che c’è intorno a noi». (rcs)