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Il Santuario della Madonna di Pettoruto di San Sosti

SAN SOSTI – Da oggi la festa della Madonna di Pettoruto

Prendono il via oggi i festeggiamenti in onore della Madonna di Pettoruto, la cui icona è conservata nell’omonimo santuario a San Sosti. La festa – che dura quasi un mese – vedrà il suo clou sabato prossimo 7 settembre con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di San Marco-Scalea mons. Leonardo Bonanno. Previsto l’arrivo di centinaia di pellegrini provenienti dall’Argentina, dal Canada e dagli Stati Uniti, data la profonda devozione che lega i sansostesi lontani dal proprio paese.

Il nome Pettoruto deriva da “petruto”, cioè pietroso ed è legato alla posizione del Santuario a 543 m. di altitudine, sulle pendici del Monte Montea, tra la gola del fiume Rosa e il Monte Mula. Il santuario, secondo la leggenda, nacque intorno a una scultura realizzata nel 1400 da un uomo di Altomonte, Nicola Mairo, che per sfuggire alla cattura dopo una falsa accusa di omicidio, si nascose tra le rocce del monte Montea. L’uomo, dopo una visione, realizzò l’immagine della Madonna col Bambino su una roccia di tufo. Nel 1449 l’uomo venne scagionato, ma la sua scultura venne scoperta da un pastorello sordomuto intorno ai primi anni del 1600: il giovane – narra la leggenda – ritrovò la parola per poter indicare agli abitanti della zona dove si trovava l’immagine della Madonna. E lì nacque il Santuario, distrutto dal terribile terremoto del 1783, e poi ricostruito, elevato nel 1979 a Basilica minore da Giovanni Paolo II. (rcs)