È stato presentato, a Castrovillari, la quinta edizione della rassegna teatrale Invito al Teatro.
La rassegna, organizzata dall’Associazione Culturale Aprustum, punta a promuovere il teatro di qualità, dando attenzione al teatro per i giovanissimi ed è nata con l’intento di presentare le produzioni e laboratori della Compagnia e che poi negli anni si è diversificata ed è cresciuta divenendo un’occasione sempre più ricca di incontro e confronto con realtà teatrali di primo piano della scena nazionale.
«La crescita culturale – ha sottolineato il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito – è il pilastro di ogni comunità ad Aprustum va riconosciuto il grande lavoro fatto sul territorio che negli anni ha portato a risultati eccellenti».
Francesco Gallo, attore e regista della Compagnia, ha poi illustrato i dettagli del progetto Radure, un disegno culturale di ampio respiro, legato ad un progetto con la Regione e con il Parco Nazionale del Pollino.
«Un cammino – ha spiegatoFrancesco Gallo – che inizia questo autunno e che ci accompagnerà fino al marzo 2020, Aprustum moltiplica i punti di osservazione sul paesaggio teatrale nella ricerca continua di rinnovarsi e percorrere più di percorrere nuove strade».
Il cartellone di Radure, che si svolgerà al Teatro Sybaris del Protoconvento Francescano, è stato poi presentato da Casimiro Gatto, direttore artistico della rassegna.
Si parte domenica 29 settembre alle 18,30 con lo spettacolo sulla figura tanto discussa e controversa del più grande pentito di mafia dal titolo Buscetta, santo o boss? con Ennio Coltorti e Matteo Fasanella. Domenica 6 ottobre, Ulderico Pesce che presenterà Novecento di Alessandro Baricco.
Non ti conosco più di Aldo De Benedetti è la commedia brillante che Aprustum porterà in scena domenica 13 ottobre.
Il 20 ottobre, Scena Verticale sarà in scena con Diario di Adamo ed Eva di Dario De Luca, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Mark Twain, con Elisabetta Raimondi Lucchetti e Davide Fasano.
Sabato 26 ottobre, con replica domenica 27, Aprustum chiude la prima parte di Radure con la messinscena de I Dieci Comandamenti di Raffaele Viviani.
Uno spettacolo che suona strano nella tradizione partenopea, ma la melodia è quella di Viviani, che interpreta in maniera innovativa la tradizionale drammaturgia della città di Pulcinella. Un testo universale, capace di interpretare la natura grottesca di tutti gli uomini. (rcs)