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Giornata del Contemporaneo

CATANZARO – Le Muse presentano “L’arte povera”

Oggi, a Catanzaro Lido, alle 17.30, alla Galleria d’Arte Zeusi, la presentazione de L’arte povera.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Le Muse e l’Arte Club Accademia di Catanzaro in occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa dall’Associazione Musei D’Arte Contemporanea Italiani.

Intervengono Marisa Scicchitano, presidente di Arte Club Accademia, Nicola Palazzo, collezionista, Wanda Chiodo, consulente di comunicazione e Giuseppe Livoti, presidente Muse.

Nel corso dell’evento, sarà presentata la tematica dell’Arte povera con le opere di Mario Merz, Claudio Cintoli e Iannis Kounellis. Infatti, sarà inaugurata una collettiva d’arte che si ispira ai tre artisti rappresentativi di questo movimento. In più, prevista l’esposizione di opere di artisti della regione Calabria che hanno evidenziato la tematica dell’arte povera attraverso la sua identificazione nella copra come mezzo espressivo ed il nodo come significante.

Espongono Marisa Scicchitano, Mirella Bruni, Ileana Mauro, Ornella Cicuto, Lia Antonini, Mimma Gallelli, Santina Milardi, Francesco Logoteta, Grazia Papalia, Pierfilippo Bucca, Manuela Lugara’, Daniela Campicelli, Antonella Laganà, Adele Leanza, Maria Teresa Cereto, Gabriele Marsico, Rossella Marra, Nunzia Gimondo, Cristina Benedetto.

L’Arte povera è il movimento d’avanguardia più importante e simbolico che ha caratterizzato l’ Europa degli anni Sessanta (dal 1962 al 1972). Dodici artisti italiani si riunirono con la caratteristica ovvero l’uso di materiali  comuni che potevano evocare un’epoca pre-industriale, come terra, rocce, abbigliamento, carta e corda.

Il loro lavoro ha segnato una reazione contro la pittura astratta modernista che aveva dominato l’arte europea negli anni ’50, quindi gran parte del lavoro del gruppo è scultoreo. L’interesse dell’Arte Povera per i materiali “poveri” può essere vista come legata all’assemblage, una tendenza internazionale degli anni ’50 e ’60 che utilizzava materiali simili. Entrambi i movimenti segnarono una reazione contro gran parte della pittura astratta che dominava l’arte nel periodo.

La consideravano troppo strettamente legata all’emozione e all’espressione individuale, e troppo limitata dalle tradizioni della pittura. Invece, hanno proposto un’arte interessata alla materialità e alla fisicità, con forme e materiali estrapolati dalla vita di tutti i giorni.

L’Arte Povera si distingue dall’assemblage per l’interesse verso modalità come la performance e l’installazione, simili con le avanguardie del dopoguerra come il Surrealismo, il Dada e il Costruttivismo. (rrc)