Appuntamento con il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati domani sera, alle ore 21.30, nell’Arena del Circolo del tennis Rocco Polimeni. Il Caffè letterario del Rhegium Julii ospita un autore di grande spessore che ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e sui misteri calabresi. Badolati è componente del Centro di documentazione e ricerca dell’Università della Calabria e coordina il Comitato scientifico dell’Osservatorio nazionale “Falcone e Borsellino”. Ha scritto numerosi volumi indagando con grandi approfondimenti il fenomeno mafioso.
Il libro della serata s’intitola Muori cornuto edito dall’editore Pellegrini un testo scritto a quattro mani con il noto attore televisivo e teatrale Peppino Mazzotta (più conosciuto come uno dei collaboratori del Commissario Montalbano), si sofferma sulla storia di un emigrante di Ferruzzano Giuseppe Zangara partito agli inizi del ‘900 per l’America e morto sulla sedia elettrica per avere attentato a Miami alla vita del presidente Roosevelt, considerato il massimo rappresentante del capitalismo mondiale. Nell’attentato l’uomo sbaglierà mira e invece di colpire il Presidente ferisce a morte il sindaco di Chicago Anton Chermak.
Si tratta di una storia davvero particolare, desunta dai diari che il calabrese ha scritto nel braccio della morte e dove emerge la sofferenza di chi si è sentito colpito nella sua dignità da un mondo dove non c’è posto per i poveri e i ricchi mortificano e sacrificano le vite degli ultimi.
Particolare rilievo assume in questo contesto la scelta di Zangara di morire mostrando grande orgoglio e coraggio, denunciando pubblicamente le ingiustizie subite e inneggiando a tutti i poveri del mondo.
Il libro scritto in forma narrativa e teatrale insieme presenta elementi di grande originalità e si sofferma su personaggi che arricchiscono le vicende raccontate con spunti di colore e diverse sfumature. (rrc)