di PIETRO AMENDOLA – Spesso i talent show sono ritenuti colmi di clichès musicali, di cose già viste e riviste, di prodotti adattati al gusto popolare. E, effettivamente, la monotonia è un elemento presente nella maggior parte dei contenuti di questi format televisivi. Quest’anno X Factor 2020, trasmissione in onda su Sky, sta proponendo i soliti generi musicali ormai celebri. Band interessanti, cantanti rapper, testi a volte discreti, altre volte noiosi per temi e melodie ormai ridondanti. E poi c’è lui. C’è Naip. Nessun artista in particolare. È questo il significato, del nome singolare, dell’artista calabrese che sta rappresentando la nostra regione con le sue performances a X Factor.
Originario di Lamezia Terme, Michelangelo Mercuri, in arte Naip, sta riuscendo a portare una ventata di originalità e unicità, che mancava tantissimo al panorama dei talent show. Si è presentato come un cantastorie, capace di mischiare un ottimo utilizzo degli strumenti musicali e una sublime capacità interpretativa.
Durante il percorso a X Factor, il calabrese è riuscito a trasferire un’importante selezione di messaggi e pensieri interiori. Dal primo momento in cui è arrivato sul palco, Naip ha automaticamente creato una propria categoria esclusiva all’interno del talent. Il fatto di non avere una facile catalogazione nel panorama musicale ordinario, è il motivo del totale stupore di giudici e telespettatori.
Un elemento ricorrente nella “musica teatrale” di Naip è la ripetizione, quasi ossessiva, del concetto principale, che l’artista vuole raffigurare e sviluppare nelle sue creazioni. Un climax intenso porta Mercuri ad arricchire, sempre di più, i suoi messaggi tramite le note particolari e innovative delle melodie.
Il pezzo Attenti al loop, con il quale si è presentato alle audizioni, vuole contestare con rabbia e disperazione l’incapacità dell’essere umano di distaccarsi dalle mode comuni, anche in ambito musicale. È la furente e martellante opposizione alla “teoria comportamentale di massa”, secondo la quale ognuno dovrebbe assumere sembianze, gusti, personalità accettabili, secondo i canoni fissati dalla società.
Ma Naip è anche un “giullare piangente”, che rappresenta le sue debolezze, i suoi errori e la sua malinconia, parlandone con un sorriso intriso di dolore. La canzone Oh Oh Oh affronta questi argomenti e l’incapacità frustrante del calabrese di non ripetere gli stessi sbagli nella sua vita. Anche in questo caso, il climax e, soprattutto, la perfetta combinazione di numerosi strumenti musicali creano una crescita incessante del messaggio durante la canzone, fino alla totale comprensione di esso da parte degli ascoltatori.
I problemi di Naip, nel corso della gara, non sono e non saranno derivanti da suoi difetti musicali. È, più che altro, lo scarso consenso, che il cantautore può ricevere da un pubblico ancorato ad un insieme di oggetti culturali di massa, perfetti per la creazione di una “bolla di sicurezza artistica” per l’ascoltatore medio. Ma lui ha già vinto. Naip ha già vinto, perché, nonostante sia a conoscenza delle difficoltà per il suo tipo di arte, porta avanti ciò in cui crede, senza paura e senza snaturare la sua personalità musicale.
La finta originalità non appartiene, per questo motivo, al cantautore, che sta comunque continuando a convincere sempre di più, quasi incantando una fetta, seppur piccola, di telespettatori.
Nella puntata di ieri, abbiamo avuto l’ennesima prova della sua genialità. Questa volta non per i significati, non per le incredibili doti tecniche musicali. Questa volta Naip ha lasciato parlare i propri sentimenti, interpretando in modo struggente la meravigliosa canzone dei CCCP – Fedeli alla Linea Amandoti.
L’espressione facciale ferma e quasi immobile, stravolta da smorfie vere e clamorosamente piene di sofferenza. Un’interpretazione proveniente dalla sfera interiore di Naip, che il calabrese ha voluto scoprire, per abbracciare le sensazioni pericolose, ma potenti, relative all’amore.
Nessun artista in particolare. Solo la figura magnetica e appartenente ad un’altra dimensione spaziale e musicale di Michelangelo Mercuri. Il cantante che dialoga ,direttamente, con l’io interiore di ognuno di noi. (pa)