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moto d'acqua

Feneailp Vibo: i turisti chiedono sicurezza, le istituzioni intervengano

Il presidente provinciale della Fenailp di Vibo Valentia, Roberto Incoronato, ha chiesto alle Istituzioni «di aumentare, per quanto di competenza, i propri servizi e i propri controlli in modo tale da offrire ai turisti il meglio della nostra amata terra di Calabria».

«Finalmente – ha spiegato – dopo tante incertezze, è iniziata la stagione turistica dell’estate 2021: tante sono le aspettative dopo le chiusure nei mesi scorsi causate dal Covid. Abbiamo chiesto ai turisti, ospiti nelle nostre strutture della rinomata Costa degli Dei in Calabria, cosa si aspettano di trovare durante il loro soggiorno e le risposte più frequenti sono state: mare pulito, specialità eno-gastronomiche, divertimento e sicurezza che riguarda non solo la prevenzione di eventuali contagi da Covid ma anche sicurezza in mare. Una parte di queste richieste spetta organizzare agli operatori turistici, e da questo punto di vista noi ci impegniamo molto per rendere le nostre strutture adeguate alle richieste dei clienti. Ma il vero problema riguarda tutto ciò che spetterebbe alle istituzioni. Sono chiamati in causa gli enti locali per la pulizia delle spiagge e per la corretta depurazione e le forze dell’ordine per la sicurezza in mare».

«L’aumento esponenziale delle presenze sul territorio costiero, grazie ai turisti – ha spiegato – fa balzare agli occhi le carenze organiche e di dotazione negli enti preposti, soprattutto per quanto riguarda le forze dell’ordine e le strutture sanitarie. È inconcepibile che per emergenze mediche ci si senta rispondere dal 118 che l’ambulanza è impegnata, perché è l’unica che deve coprire un vasto territorio e, come capita per le ambulanze, capita sovente anche per altri tipi di servizi…».

«Un altro esempio – ha proseguito – è la scarsa dotazione di mezzi adeguati alla vigilanza e alla salvaguardia dell’incolumità dei villeggianti, spesso non adeguata ai tempi attuali nella costa vibonese, come le imbarcazioni a motore e moto d’acqua guidate da persone imprudenti e sprezzanti del pericolo che possono arrecare, si avvicinano troppo alla riva a velocità elevatissima e sfrecciano senza badare alla presenza di bambini e bagnanti. Questi velocissimi mezzi non possono essere controllati o fermati per la dotazione obsoleta delle forze preposte al controllo e alla sicurezza in mare (un acquascooter con una potenza di oltre 300 cavalli non può essere certamente intercettato da un gommone con un motore di poco più di 50 cavalli)».

«Accade, sovente – ha concluso – che i proprietari e dipendenti degli stabilimenti balneari devono calmare i propri clienti e allo stesso tempo devono sensibilizzare i guidatori di questi veloci mezzi acquatici, anche se non sarebbe loro compito! Diamo la possibilità ai turisti di poter trascorrere le proprie vacanze in tutta sicurezza e tranquillità, altrimenti difficilmente torneranno in Calabria. Questi incresciosi episodi sono un evidente danno d’immagine che si ripercuote sull’economia della nostra regione». (rvv)