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Un vigile del fuoco lotta contro le fiamme in Aspromonte

L’opinione/ Emilio Errigo: Fuoco, terremoti, alluvioni e vigili del fuoco in Italia

di EMILIO ERRIGO – Scriveva Albert Einstein:  «La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. In questo caso abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c’è niente che funziona e nessuno sa il perché».

Quando nel 1981, dopo aver sostenuto con esito favorevole gli esami volti al conseguimento del titolo abilitativo necessario per poter assumere il Comando di Unità Navali Militari della Guardia di Finanza, sono stato inviato in missione addestrativa e formativa, presso la Base Navale della Marina Militare Italiana a Taranto, (Maricensicur) per la frequenza del previsto corso di alta formazione antincendio, antifalla e Nbc, non potevo certo immaginare che un giorno avrei dovuto dirigere le operazioni antifalla e antincendio in teatro operativo marittimo complesso.

L’esperienza rende l’essere umano più consapevole delle proprie presenti e future responsabilità. Da allora ad oggi, corsi di specializzazione, qualificazione e abilitazione, formazione e gestione delle emergenze, ne ho frequentati tanti al punto tale che sono stato per circa 5 anni, il Comandante( Capo) della sezione situazione, gestione emergenze, soccorso, ordine e sicurezza pubblica, presso la Centrale Operativa – III Reparto Operazioni del Comando Generale del Corpo della Guardia di Finanza.
In tale impegnativo incarico ho maturato notevoli esperienze di gestioni delle emergenze e crisi nazionali ed europee, Protezione e Difesa Civile, interventi di soccorso e salvataggio in mare, in alta montagna e sul territorio.

Credo che le tre esperienze operative, umane e professionali che più di altre mi hanno segnato positivamente la vita, siano state quelle vissute senza risparmiare energie e con tutto il mio coinvolgimento psicofisico in quel di Roma. La prima, quale Ufficiale superiore esperto, in rappresentanza del Comando Generale del Corpo, presso l’Ufficio Ordine e Sicurezza Pubblica del Ministero dell’Interno, allora diretto dall’allora Dirigente Superiore di PS Feliciano Marruzzo, la seconda mi ha visto cooperare quale componente della Commissione Interministeriale Tecnica di Difesa Civile (Citdc), allora incardinata presso la Direzione Centrale per la Difesa Civile, del dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e difesa civile, presieduta e diretta dal caro Pref. Carlo Boffi.

Altra esperienza incomparabile e indimenticabile, mi ha visto coinvolto (in ogni ora del giorno e della notte) quale componente designato, presso il Comitato Nazionale Operativo della Protezione Civile, con a Capo l’instancabile Pref. Franco Gabrielli, con a suo fianco l’onnipresente Ing. dei Vigili del Fuoco, Fabrizio Curcio. Ho fatto questa descrittiva premessa, per evidenziare ai lettori, che per gestire le emergenze, le crisi, le operazioni di soccorso e salvataggio, gli interventi di protezione e difesa civile Nbcr , ordine e sicurezza pubblica, occorre tanta e tanta formazione, tenuto conto e considerato, che in tali ambiti operativi, l’ esperienza umane e professionale non è e non si rivelerà mai troppa.

I miei eroi da bambino erano i Vigili del Fuoco e i loro mezzi.  Oggi li considero miei carissimi amici, in quanto a ragione del vero, sono stati e rimarranno, una costante positiva e formativa nella mia vita professionale.
Credo di poter affermare con cognizione di causa e presunzione di conoscenza, che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oggi rappresenti la vera Eccellenza della nostra amata Italia, Vigili del Fuoco italiani dei quali dobbiamo essere orgogliosi e fieri. Sempre reattivi a ogni chiamata di emergenza, h 24 notte e giorno, pronti a intervenire coraggiosamente ovunque da veri professionisti dell’emergenza, capaci ed esperti nel fronteggiare calamità naturali, disastri dolosi o colposi.

Le loro specialità operative permettono di poter intervenire in ogni parte del territorio nazionale ed estero, da terra, da mare o via aerea. Li abbiamo visti presenti in tutte le alluvioni, terremoti, guerre, nevicate, sommosse popolari, disastri ambientali, attentati terroristici, naufragi, incidenti stradali, ferroviari, marittimi, aerei, gravi collassamenti di funivie e idrovie, spegnere incendi piccoli o estesi e indomabili, come quelli che hanno visto bruciare migliaia di ettari di foreste e boschi nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino.

Se non ci fossero stati i nostri eroi Vigili del Fuoco, chissà quanti morti e distruzioni avremmo dovuto registrare in Calabria, Sicilia, Sardegna e in ogni dove.  Sono sempre loro i veri nemici del male e del fuoco, veri protettori dalla forza distruttiva dei terremoti e alluvioni. Sono i Vigili del Fuoco, uomini e donne, grandi e fedeli servitori dello Stato, che rischiano e tantissime volte perdono la loro stessa vita, nel tentativo di salvare quella degli altri, italiani o stranieri a loro poco o nulla importa delle loro origini e specie.

Meriterebbero maggiore riconoscenza pubblica, un potenziamento della forza organica, più dotazione di mezzi terrestri, marittimi e soprattutto aerei. Se dovessi essere chiamato dal Legislatore, dalla Presidenza del Consiglio o da uno dei ministri in carica, a dire la mia quale Consigliere Giuridico nelle Forze Armate e docente universitario esperto in sicurezza e gestione delle emergenze nazionali, direi di affidare al Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco, la gestione di tutta la flotta aerea antincendio, destinando maggiori risorse economiche alla Protezione Civile e Difesa Civile e ricompensare economicamente l’attività meritoriamente svolta da tutto il personale dei Vigili del Fuoco. Onore e Merito ai Vigili del Fuoco !

(Emilio Errigo è nato in Calabria, docente universitario e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza)