Stasera (sabato 25 giugno), a Catanzaro, è in programma la 24esima edizione del Premio La Città del Sole, un riconoscimento che intende valorizzare i Calabresi di Calabria, dell’Associazione Città del Sole, che è composta da oltre 23 Rotary Club della Calabria.
Lo ha reso noto il presidente dell’Associazione, Giacomo Francesco Saccomanno. Saranno premiati Rossella Agostino, archeologia, Domenico Romano Carratelli, alla memoria per la cultura, Vincenzo Falcone, informazione, Suor Angela, impegno sociale, Antonietta Santacroce, professioni, Mario Vitale, spettacolo, Fondazione “Benedetta è la vita”, volontariato, Giancarlo Fortino, Università, Antonio Vaglica, premio speciale giovani, Eugenio Gaudio e Giovanni Scambia, premi speciali.
Parteciperanno alla premiazione Vito Verastro, presidente del R.C. organizzato di Catanzaro, il sindaco Sergio Abramo, il presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il Governatore del Distretto 2102 Fernando Amendola, ed i presidenti e soci dei Club aderenti, oltre a diversi Past Governor.
«L’Associazione – viene spiegato in una nota – ha come obiettivo primario la diffusione e la valorizzazione della cultura scientifica, sociale, storica, politica, economica dei calabresi residenti in Calabria e di coloro che si sono particolarmente distinti nella difesa delle proprie tradizioni e del territorio regionale. In particolare, promuove e supporta scuole, congressi, meeting, seminari ettcc., i cui atti e relazioni possono costituire oggetto di pubblicazione, attività di studio, ricerca, informazione e sperimentazione, ed altre iniziative atte al sostegno ed alla promozione dello sviluppo e della valorizzazione della cultura e del territorio della Regione Calabria».
«In tale indirizzo – continua la nota – é stato istituito il premio “La Città del Sole” per i” Calabresi di Calabria”, riservato a soggetti che hanno operato ed operano nella regione e che si sono particolarmente distinti per impegno, operosità, coraggio. onesta nel campo delle arti, delle scienze, delle lettere e delle professioni, contribuendo così alla crescita culturale, umana, sociale ed economica della Calabria».
Un modo, quindi, per valorizzare tutte quelle persone che hanno creduto e credono alla crescita della Calabria e che devono diventare modello di vita per tutti gli altri calabresi e per dare al territorio una forte spina dorsale per il nuovo e definitivo decollo sociale, culturale, artistico, economico e storico. (rcz)