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Enza Petrilli

A Fuscaldo lunedì la campionessa paraolimpica Vincenza Petrilli si racconta agli studenti

L’appuntamento è a Fuscaldo lunedì mattina 13 dicembre, con una delle protagoniste assolute delle Paraolimpiadi estive 2020 in vista delle prossime del 2024.

Supereroi del Sud. Uomini e donne che “ce l’hanno fatta” e raccontano la propria storia agli studenti dell’Istituto comprensivo di Fuscaldo. Dopo l’orafo crotonese Gerardo Sacco e l’astrofisica Sandra Savaglio il terzo ospite di questa rassegna che ha già avuto mille consensi diversi e un enorme successo mediaticosarà, il 13 dicembre sarà  Vincenza Petrilli, classe 1990, arciere paraolimpico italiana che ha vinto una medaglia di argento alle Paraolimpiadi estive 2020 e ora punta ai giochi del 2024

Un incontro importante dal punto di vista formativo: «vedere – spiega la dirigente scolastica Anna Maria De Luca – come si possano trovare energie per reagire agli imprevisti della vita e trasformare i problemi in opportunità di rinascita è un insegnamento che la scuola deve dare. Per questo abbiamo pensato che, per realizzarlo, la via migliore sia quella di far conoscere ai ragazzi persone che hanno vissuto grandi difficoltà ma che sono riusciti a trasformarle in grandi vittorie ed esempi di vita».

La campionessa calabrese di Tiro con l’Arco, in diverse interviste, dice di sé: «Dopo l’incidente ho scoperto la mia persona, perché prima, forse, non mi conoscevo nemmeno io e non sapevo di avere tutta la forza che alla fine ho avuto». 

La professoressa Chiara Russo che coordina il progetto Eroi del Sud: «L’ho conosciuta on line e da subito è stata molto accogliente, ci siamo date del tu ed è stata entusiasta di partecipare ad un progetto che dia ai giovani la possibilità di trarre ispirazione dalla sua esperienza».

«Sono convinta anche io – ha detto la campionessa – che i nostri ragazzi debbano avere incontri di questo tipo… con delle persone che possono essere loro da esempio per crescere meglio ed essere un domani delle persone migliori».

Un successo senza precedenti nel mondo della scuola calabrese, ma che ora rischia di diventare suo malgrado “modello di riferimento” di tanti altri istituti italiani (pn)