di GIACOMO OLIVA – La Calabria, con la sua ricca tradizione musicale, ha sempre trovato nelle bande cittadine un pilastro fondamentale per la diffusione culturale nei piccoli centri. Nel XIX secolo, quando il divario culturale tra città e campagne era accentuato dall’assenza di mezzi di comunicazione moderni, le bande musicali colmavano il vuoto portando nei borghi più remoti le opere dei grandi maestri come Verdi, Rossini e Vivaldi. Questo fenomeno non solo ha consentito l’accesso alla musica classica, ma ha anche creato un’identità culturale condivisa, che perdura ancora oggi in Calabria e nelle regioni meridionali come la Puglia, la Campania e la Sicilia.
A dare vita a queste realtà erano spesso gli artigiani del paese: calzolai, falegnami che insegnavano ai ragazzi a leggere le note e a suonare strumenti acquistati con grandi sacrifici. Attorno a queste figure si radunavano giovani talenti, guidati dal “maestro direttore concertatore”, che aveva avuto una formazione musicale in città, egli trasformava i suoni grezzi in armonie perfette. Le entusiasmanti esibizioni delle bande, nelle ricorrenze religiose o civili cittadine lungo le strade, o sui palchi posti al centro della piazza, erano motivo non solo di allegria e senso di festa manche di orgoglio da parte dei genitori che vedevano i loro figli protagonisti in così alte perfomance, o i fratelli o gli stessi mariti, orgoglio per intere comunità e tante volte di risveglio patriottico.
Fu così che nel 1841 un Decreto Reale nel Regno delle Due Sicilie regolarizzò la bande cittadine dotandole di uniforme ed equiparandole alle guardie urbane per dare un maggiore senso di bellezza e di disciplina accrescendone la dignità e il prestigio.
La Reale Accademia Filarmonica di Gerace, nata allo scopo di far conoscere attraverso la musica anche la gloriosa storia di questo nostro territorio, ha voluto riprendere e riproporre le originali divise ottocentesche costituendo, così, una grande attrattiva, lanciando il senso della bellezza, dell’ordine, della raffinatezza, sentimenti da tempo ormai sopiti in questa regione. Un geniale intuizione di Giacomo Oliva sostenuto dai consiglieri Turi Staltari e Giuseppe Marturano, che attraverso questa forma ha voluto dare un senso educativo alle nuove generazioni portandole ad apprezzare il proprio passato e la propria storia. La Banda della città metropolitana di Reggio Calabria, è formata da studenti di conservatorio o giovani laureati in strumento musicale provenienti da tutta l’area metropolitana che vogliono condividere questi valori, orgogliosi di indossare questa divisa.
Un Calendario di Eventi di Successo
Nel 2024, grazie alla Regione Calabria che con i fondi PAC 2014/20, Attività Culturale 2023 la banda ha organizzato una serie di concerti di grande impatto culturale e sociale:
La serie degli appuntamenti con la musica bandistica era iniziata l’11 ottobre 2024 con un magnifico concerto nella grande Piazza Paolo Orsi all’interno del Museo Nazionale di Reggio Calabria con allo sfondo i Bronzi di Riace affermando, anche in questa occasione, un felice connubio tra archeologia, arte e musica. La presenza di numerosissimi spettatori, a stento contenuta dal pur grandissimo salone di Palazzo Piacentni, tra la soddisfazione del Direttore dr. Fabrizio Sudano, ha gustato le magistrali interpretazioni delle musiche di Verdi, Suppè, Tchaikovsky, Bizet, Offenbach, Struss. Apprezzatissima è stata la direzione per la bacchetta di Liliya Byelyera, e dei solisti Diego Pellicanò all’eufonio, Tommaso Fabiano al flicornino, Giuseppe Daniele alla tromba e di Angelo Boeti clarinetto.
Il giorno successivo presso la Piazza Duomo nella medesima città dello Stretto la Banda della città Metropolitana di Reggio Calabria si esibita in un a cerimonia di accoglienza delle delegazione del SMOCSG provenienti da tutta la regione prima della santa Messa in Basilica cattedrale alla presenza della effigie della Madonna della Consolazione nel giorno dei grandi pellegrinaggi in suo onore.
Il 12 novembre la banda si è esibita in Piazza Nassiriya a Locri in una suggestiva e commovente esibizione nella ricorrenza dei tragici eventi accaduti in Iraq esattamente a Nassiriya il giorno 12 novembre del 2003 dove caddero, vittime 12 carabinieri, 5 soldati, 2 civili e 9 iracheni. Presenti alla celebrazione tutte le autorità civili, militari e religiose con una folta delegazione del modo studentesco oltre ai cittadini del luogo.
Il 23 novembre a ospitare la banda il Teatro sullo Stretto, presso gli studi di RTV dove il numeroso pubblico ha potuto gustare in un ambiente straordinario e molto apprezzato per l’acustica del teatro che lo rende tra i più appetiti della Regione.
Con il concerto tenutosi a Gerace il 1° dicembre nella splendida cornice della monumentale chiesa duecentesca di San Francesco si è conclusa la serie dei concerti. La banda ha letteralmente affascinato il numerosissimo pubblico presente anche per l’occasione del IX Foro Mundial de la Gastronomia Mexicana –Patrimonio UNESCO. Particolarmente attratti dalla eleganza delle divise storiche e dei brani eseguiti di grande spessore culturale, sono state le delegazioni spagnole e messicane che con sorpresa hanno udito anche i loro rispettivi inni nazionali unitamente all’inno degli italiani.
Impatto culturale e sociale, Inclusività e Promozione del Territorio
La Banda promossa dalla Reale Accademia Filarmonica di Gerace rappresenta anche un modello di inclusione sociale, integrando musiciste donne e giovani stranieri in attività culturali. La direttrice, Liliya Byelyera, ucraina, diplomata in composizione e direzione d’orchestra tradizionale russa, è un esempio di professionalità e multiculturalismo, simbolo dell’apertura dell’Accademia verso il mondo.
Un simbolo di rinascita per la Calabria
Grazie a queste iniziative, la Calabria si presenta come terra capace di valorizzare e promuovere il suo territorio creando connessioni tra il passato e il futuro e rilanciare la sua immagine nel panorama culturale e turistico. Le bande cittadine, da sempre espressione di identità e orgoglio popolare, si confermano strumenti di coesione sociale e promotrici di bellezza, storia e cultura.
L’armonia delle note, il fascino delle uniformi storiche e il calore delle comunità locali si fondono in un messaggio universale: la bellezza della musica è una risorsa senza tempo, capace di unire generazioni e culture.
Grazie a progetti come quello della Reale Accademia Filarmonica, la Calabria non è solo una terra da scoprire, ma anche da ascoltare e amare.