;
Artigiano in Fiera, il Bergamotto di Reggio Calabria tra i prodotti più graditi

A Roghudi in più di 150 all’Assemblea sulla problematica della filiera bergamotticola

Sono stati più di 150 i partecipanti all’Assemblea indetta dal Comitato Spontaneo dei Bergamotticoltori reggini per discutere della problematica della filiera bergamotticola  e dell’inversione della scelta regionale che chiede di fermare l’Igp a favore degli interessi di poche persone ovvero della proposta Dop.

All’incontro, svoltasi all’Access Point di Roghudi, partecipato agricoltori, trasformatori, sindaci, consiglieri metropolitani, associazioni di categoria, il Comitato promotore dell’Igp “Bergamotto di Reggio Calabria”,  hanno affrontato varie tematiche anche grazie ai numerosi interventi. È stato illustrato, inoltre, il disciplinare dell’Igp ed è stato spiegato perché non c’è differenza tra il valore della Dop e dell’Igp e come il Disciplinare dell’Igp prevede che tutte le fasi della filiera dalla coltivazione alla trasformazione e non una, si svolgano all’interno dell’area vocata dei 50 comuni.

È stato esposto tutto l’iter dell’Igp dalla presentazione del 2021 fino all’approvazione di dicembre da parte del ministero. Quindi, è stato introdotto il tema del blocco da parte della Regione il 28 febbraio col ritiro del parere favorevole di tre anni prima, e i dubbi sono emersi visto che  in data 20 febbraio lo stesso Dipartimento Agricoltura scriveva all’Unci Calabria che la Regione aveva operato alacremente per l’ottenimento dell’Igp e che nulla aveva in contrario alla Riunione di Pubblico accertamento, ultima fase di ratifica dell’Igp.

È emerso, inoltre, che a gennaio il Ministero ha sospeso l’iter della Dop considerandolo non utile vista l’approvazione dell’Igp dalla triennale istruttoria. Ecco la necessità dunque di un intervento apparentemente risolutivo da parte del governatore ma contro la volontà degli agricoltori e del territorio. Tra gli interventi quello di Giuseppe Mangone, presidente regionale di Ampa-Liberi agricoltori Calabria, di Giuseppe Arone di Copagri Calabria, del consigliere metropolitano Giuseppe Marino, di sindaci ed assessori del territorio e di numerosi bergamotticoltori.

È emerso che un gruppo di potere e finte rappresentanze sindacali non tutelano la base agricola e non tollerano che qualcun altro possa prendere le redini della tutela, quella vera in questo caso del bergamotto. Le conclusioni sono state tratte da Giuseppe Falcone e Aurelio Monte, organizzatori dell’evento, tutti i presenti hanno dato disponibilità a partecipare alla protesta dei trattori di domani pomeriggio in occasione del Consiglio regionale.

«Gli agricoltori – si legge in una nota – vogliono interloquire con il governatore e l’assessore gallo che essendo cosentini probabilmente non hanno la piena conoscenza delle vere dinamiche  e degli attori del territorio e vogliono chiedere informazioni sull’inversione ad “u” della Regione Calabria rispetto all’Igp ormai obiettivo ottenuto». (rrc)