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A Roma le medaglie d'oro del Brutium ai "Calabresi eccellenti"

A Roma le medaglie d’oro del Brutium ai “Calabresi eccellenti”

di PINO NANO – Serata solenne per i calabresi di Roma in Campidoglio dove mercoledì sera, 5 luglio, sono state assegnate le tradizionali Medaglie d’Oro a «Figli di Calabria che hanno reso onore e prestigio alla propria terra di origine».

Finalmente- questo va detto con franchezza- una serata davvero molto speciale, sobria, elegante, dedicata alle migliori tradizioni ed eccellenze calabresi, e dove per fortuna non si è mai parlato di mafia, dove la parola “Ndrangheta” non è mai stata citata neanche una volta, dove il sottosegretario di Stato agli interni Wanda Ferro ha trovato finalmente il tempo per rilassarsi e sorridere come poche volte in questi anni l’abbiamo vista.

Una festa corale, dunque, quasi avvolgente, che quest’anno festeggia 55 anni di vita vera, e che -ne sono certo- sarebbe molto piaciuta a Giuseppe Gesualdi, storico e famoso avvocato calabrese di Roma che 55 anni fa, per rimettere insieme forse i tasselli dei suoi ricordi e della tradizione borghese di famiglia, si inventò prima il Circolo Brutium, che era il Circolo dei Calabresi di Roma nel mondo, e poi il Premio Brutium, che oggi ha sulla tolda della nave sua figlia, Gemma Gesualdi.

Vi raccontiamo dunque di una cerimonia importante, che insieme a Wanda Ferro, ha visto ospiti d’onore molto legati alla tradizione del Brutium, la ministra Elvira Calderone, il Presidente della Fondazione La Sapienza Eugenio Gaudio, la senatrice Tilde Minasi, il deputato Nicola Carè, sindaci amministratori locali e grand commis in rappresentanza di quasi tutte le province calabresi.

Veniamo ai premiati dell’edizione di quest’anno, in ordine rigorosamente alfabetico.

Franco Bartucci Giornalista, storico portavoce Unical; Carmine Belfiore Questore di Roma; Gianni Crea Clavigero del Vaticano; Rosario De Luca Presidente Consiglio Nazionale Ordine Consulenti lavoro; Carmelo Dominici Cardiochirurgo Campus; Leonardo Donato Ceo Fortune Italia; Enzo Gentile, Urologo; Amedeo Lucente, oculista; Nicola Maione, Presidente Monte Paschi di Siena; Patrizia Mirigliani, Patron Miss Italia; Francesco Napoli, Presidente CONFAPI Calabria; Enrico Maria Pujia, Capo Dip. Programmazione Strategica Ministero LL.PP; Luigi Sbarra, Segretario Gen. CISL; S.E. Antonio Staglianò Presidente Pontificia Accademia di Teologia.

Questi, invece, sono i profili con cui Gemma Gesualdi li ha presentati e raccontati.

Franco Bartucci. Comunicatore Emerito dell’Università della Calabria, 80 anni meravigliosamente ben portati. La più alta benemerenza del Brutium va a lui per aver raccontato e seguito la storia dell’Università della Calabria fin dall’inizio con Rettore Beniamino Andreatta, e poi con Pietro Bucci.

Un giornalista che ha dedicato tutta la sua vita al Campus Universitario di Arcavacata, come nessun altro forse saprà più fare. Dal 2009 ha collaborato strettamente con l’indimenticabile ing Aldo Bonifati a cui si deve la costruzione della nostra Università che lo ha voluto Portavoce dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” e con il quale ha scritto i 3 volumi su “La Storia dell’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione”.

Carmine Belfiore. Un uomo di Stato, poliziotto di primissimo ordine. Nato a Rossano, dopo un percorso nella Polizia di Stato punteggiato da importanti tappe che lo hanno visto impegnato in importantissime operazioni di contrasto al terrorismo, da dicembre dello scorso anno è il “famoso” Questore di Roma.

Gli viene assegnata la Medaglia d’Oro Calabria 2023 per la sua comprovata e prestigiosa esperienza al servizio dello Stato “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni” è con queste parole si è presentato al Capo della Polizia e ai suoi uomini nella cerimonia di insediamento.

Gianni Crea. Originario di Melito Porto Salvo, è il famoso Clavigero della Santa Sede, l’uomo che ogni giorno apre i musei Vaticani ai visitatori di tutto il mondo. È il custode di 2797 chiavi e quotidianamente con i suoi compagni di lavoro provvede all’apertura e alla chiusura delle 247 porte e cancelli dei Musei Vaticani. 40 anni, sempre elegante, della Cappella Sistina conosce custodisce e conserva i segreti di ogni Conclave.

Rosario De Luca. Nato a Gioia Tauro, avvocato, giornalista con una ricca carriera alle spalle, è attualmente il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Professionista impegnato da sempre nel mondo del lavoro, ha messo al servizio di questo settore tutta la sua preparazione e la tenacia propria della calabresità, per valorizzare e rigenerare una materia che è in continua evoluzione.

Carmelo Dominici. Accademico e illustre cardiochirurgo al Policlinico Universitario Campus biomedico di Roma è più volte balzato alle cronache per via di alcuni suoi interventi a cuore aperto. Passerà alla storia per salvato la vita a centinaia e centinaia di pazienti e malati a rischio, ma la sua opera viene ancora svolta ogni giorno con grande competenza e umanità al Campus dove il professore lavora ormai da tempo, dopo una vita interamente dedicata alla cardiochirurgia.

Leonardo Donato. Amministratore Delegato di Fortune Italia, la rivista che ogni mese racconta la storia di imprenditori e imprese con l’obiettivo di porle a modello, esempio tra i più fulgidi della professionalità e creatività di un calabrese. Nato a Vibo, ha saputo coniugare sin dall’inizio della sua carriera la cultura e l’importanza di valorizzare la “managerialità” di tanti italiani, che ha fatto conoscere attraverso una sapiente pubblicità a tutto il mondo. Nel passato ha rivestito molti e importanti ruoli istituzionali, che comunque non gli hanno mai fatto dimenticare le sue radici, che affondano in una regione che ha fatto conoscere la cultura al mondo.

Vincenzo Gentile. È una delle figure più conosciute nell’ambito dell’urologia nella medicina italiana. Professore ordinario di urologia alla Sapienza di Roma e primario emerito di urologia del Policlinico Umberto I di Roma. Nella sua figura si unisce l’eccellenza della professionalità con una incredibile carica umana che sono state il segreto del successo durante la sua lunga carriera universitaria, nella quale colleghi e studenti hanno potuto conoscere quanto può essere grande un calabrese.

Amedeo Lucente. Medico Chirurgo Specialista in oftalmologia, nato a Castrovillari, è uno di quei professionisti che non hanno mai voluto lasciare la propria terra, non tralasciando la ricerca e lo studio. Con oltre trecentomila prestazioni specialistiche dall’inizio della sua attività, collabora oggi con la Facoltà di ingegneria dell’Università della Calabria per ricerche di bioingegneria che sono state anche materia di varie tesi e documenti universitari.

Nicola Maione. Originario di Lamezia Terme, dal 20 aprile di quest’anno Presidente del Monte Paschi di Siena e dal 30 maggio Vicepresidente dell’ABI. Avvocato cassazionista e titolare dello Studio Maione che si occupa di Diritto Civile e Commerciale, è stato legale di importanti operazioni di ristrutturazione aziendale, procedure concorsuali e gruppi societari in Amministrazione Straordinaria. Ha maturato un’intensa attività accademica in materia di diritto civile e premiato nel 2012 per l’attività prestata a favore della professione forense da parte del Consiglio Nazionale forense.

Patrizia Mirigliani. Il suo nome è legato al concorso di “Miss Italia”, il concorso che ci ha fatto conoscere nel mondo. Erede di suo padre, l’indimenticabile Enzo Mirigliani, storico fondatore ed ideatore di Miss Italia, e che è stato uno dei primi calabresi – lui originario di Santa Caterina dello lonio, a ricevere la Medaglia d’Oro del Brutium- Patrizia con la sua tenacia e la sua forza di carattere ha saputo continuare la tradizione del Concorso italiano forse più famoso nel mondo. Ieri sera elegantissima e affascinante più che mai.

Franco Napoli. Presidente della Confapi Calabria e Vicepresidente Nazionale di Confapi, la confederazione della piccola e media industria, motore pulsante dell’economia nazionale. Imprenditore che in passato ha ricoperto anche ruoli politico-amministrativi, ma dal 2014 si è dedicato con una grande passione riconosciuta da tutti a trasformare gli obiettivi di impresa fino ad oggi squisitamente tesi al profitto in un’ottica finalizzata all’equità tra generazioni e una migliore redistribuzione del benessere anche alla luce delle attuali sfide sociali.

Enrico Maria Pujia. Economista, nato a Polia, è attualmente il Capo dipartimento per la programmazione strategica, sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informativi e strategici del Governo Meloni. Un uomo importante, che non gli fa dimenticare mai la sua famiglia, suo padre, storico preside a Soriano Calabro e sua mamma Lucia insegnante amata da intere generazioni.

Luigi Sbarra. Chi non lo conosce? Nato a Pazzano, un paesino della provincia di Reggio Calabria, ha iniziato la sua carriera giovanissimo come sindacalista della Fisba Cisl a Locri, la Federazione dei braccianti agricoli, di cui è diventato Segretario Generale nel 1985. Dopo un luminoso percorso nel Sindacato, dal 2021 è il Segretario Generale della Cisl.

Abbiamo imparato tutti a conoscerlo – ripete Gemma Gesualdi presentandolo – per essere sempre in prima linea e con concretezza nell’affrontare i grandi temi sociali che tormentano il nostro tempo, un leader nazionale che si batte per la settimana lavorativa di 4 giorni, per imboccare un cammino di relazioni industriali responsabili e generative, per un fisco equo, e per un contrasto reale alla povertà.

S.E. Mons. Antonio Staglianò. Nato a Isola Capo Rizzuto, presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Vescovo Emerito di Noto. A Noto dove è stato Vescovo per 13 anni, è stato definito il vero promotore della Pop Theology, di lui infatti si è parlato molto sui grandi giornali italiani e stranieri per le sue omelie cantate durante la Messa con brani di Mengoni, Noemi, e Nek.

Lo hanno anche definito il Vescovo cantante! Straordinaria figura di sacerdote, In linea con la Chiesa di Papa Francesco, oggi lui è convinto che la Chiesa debba “uscire” e andare incontro anche agli ultimi, vivendo una fede che operi attraverso la carità.

Servono ancora qualcosa questi Premi?

La domanda spesso è legittima, ma in questo caso c’è da dire che dietro questi riconoscimenti ci sono anche storie di assoluta e impeccabile eccellenza tutta italiana, prima ancora che calabrese. (pn)