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Alessio Orlando, un figlio di Calabria ai vertici del Maie – Movimento Associativo Italiani all'Estero

Alessio Orlando, un figlio di Calabria ai vertici del Maie – Movimento Associativo Italiani all’Estero

di PINO NANOAlessio Orlando, uno dei tanti figli di Calabria sparsi per il mondo, è da qualche giorno il nuovo coordinatore Maie in Florida, Stati Uniti. A nominarlo è stato Vincenzo Odoguardi, vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, anche lui calabrese dalla testa ai piedi. Italiani all’estero, dunque: si allarga a macchia d’olio la rete organizzativa del Maie, il Movimento – dice il suo Vice Presidente Enzo Odoguardi – che difende e tutela la grande comunità italiana in America. 

È lo stesso Vincenzo Odoguardi a raccontare la vita di questo giovane manager italoamenicano, figlio di genitori calabresi, e lui stesso profondamente ancora calabrese: «Alessio Orlando è un giovane manager nel settore immobiliare e della ristorazione. Figlio di calabresi da generazioni, nato quasi per caso a Roma, ma impastato di calabritudine dalla testa ai piedi. Parla 5 lingue – oltre all’italiano, inglese, spagnolo francese e portoghese – ed è a stretto contatto con una parte importante della comunità italiana residente nello stato americano».

«Sono entrato nel Maie – spiega lo stesso Alessio Orlando – perché è un progetto costruito su misura per noi italiani nel mondo, e non posso non ringraziare il vicepresidente Odoguardi per la fiducia e per l’opportunità di poter dare il mio contributo alla crescita del network MAIE, in modo tale da essere vicini, come Movimento, al maggior numero di connazionali possibile. Per dare loro aiuto e assistenza in caso di bisogno, per coinvolgerli nelle nostre iniziative culturali, per ascoltare le loro richieste e lavorare per trovare soluzioni possibili».

«Mi metterò subito al lavoro – aggiunge il nuovo leader del Maie in Florida- per allargare ulteriormente la squadra, per parlare del Maie ai tanti italo-latinoamericani qui presenti, totalmente abbandonata dai partiti tradizionali».

Vincenzo Odoguardi approfitta della nomina di Alessio Orlando per ricordare al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani che la Florida rappresenta per il Maie uno stato Usa particolarmente importante: «Qui siamo esattamente là dove Stati Uniti e America Latina si incontrano, dove sono residenti migliaia di latinoamericani (cubani, venezuelani, colombiani, argentini, brasiliani) con cittadinanza italiana. Cittadini italiani a tutti gli effetti, ma che non hanno punti di riferimento tricolori sul territorio, non conoscono e non seguono la politica o l’attualità italiana; forse in Italia non ci sono nemmeno mai stati. Eppure esistono, hanno le proprie necessità, i loro problemi, le loro richieste. Ma nessuno li ascolta».

«Ecco – conclude il vicepresidente Maie –, noi vogliamo farlo. Vogliamo prestare loro attenzione come nessuno ha mai fatto prima. Buon lavoro ad Alessio, nell’interesse di tutti gli italiani e italo-discendenti residenti in Florida». 

Il Maie – sottolinea ancora Enzo Odoguardi – unisce e non divide. «Le problematiche degli italiani nel mondo sono al centro del suo interesse e della sua azione politica, sociale e culturale. E proprio per questo motivo il Maie orienta la sua azione alla costruzione e al rafforzamento di una rete globale degli italiani all’estero con l’obiettivo di considerarli una parte integrante della nazione italiana globale e quindi una risorsa e un’opportunità della Repubblica italiana».

È la conferma che oltre Oceano la comunità italiana spesso fatica a crescere, ma da quando è nato il Maie – spiegano gli esperti del settore – in realtà già molte cose sono cambiate. (pn)