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Successo per il primo incontro del Festival Euromediterraneo

ALTOMONTE (CS) – Successo per il primo incontro del Festival Euromediterraneo

Successo, ad Altomonte, per il primo incontro del Festival Euromediterraneo, che si è aperto con la presentazione del libro Gli omini dei tetti nella città della luce di Marialuigia Campolongo e dell’illustratrice Margherita Mari.

Presenti anche il direttore del Museo Domenico Bloise, all’editore della Casa editrice Le Pecore nere Editore, Maria Pina Iannuzzi, con la quale sono promossi anche gli altri incontri e la docente e poetessa Lia Grisolia. I protagonisti sono stati i bambini.

Obiettivo dell’incontro, educare alla lettura e promuovere la cultura del libro, strumento e veicolo alla base di un rituale senza tempo capace di far stringere un patto intergenerazionale tra nonni e nipoti. Promuovere la fruizione del Museo Civico non come semplice spazio espositivo e statico, ma come luogo vivo, di aggregazione, di confronto e crescita.

«Oggi – ha detto la Berlingieri – è internet che allevia le solitudini di tanti giovani. Come scrive Raffaele Simone, è ormai il tempo dell’homo videns. L’uomo di quest’epoca ha più amichevolezza con i messaggi audio, video e digitali che con il testo scritto ed alla sequenzialità ha sostituito la simultaneità, incorporando un ritmo veloce e incalzante in luogo di quello, più lento, che caratterizzava la nostra generazione. Vedere i nostri figli sempre in rete ed ossessivamente connessi ci preoccupa, ma forse non dovrebbe».
«Si tratta solo – ha aggiunto – del modo in cui oggi si manifesta la difficoltà a costruire relazioni tipica dell’età adolescenziale, amplificata dalle infinite possibilità offerte da internet. Accusare la scuola di non far leggere, di aver fatto perdere questa sana abitudine ai ragazzi e di non riuscire a coinvolgerli significa, come al solito, trovare il capro espiatorio di una situazione determinata da fattori esogeni, in questo caso l’evoluzione tecnologica».
«Non si torna indietro – ha continuato la Berlingieri – ma è pur vero che si può recuperare per altra via ciò che ormai appare come un reperto archeologico. Ritrovare il rapporto con la lingua madre attraverso il contatto (anche fisico) con il libro, visto non come altro da sé ma come parte integrante del proprio mondo, può essere la strada privilegiata per ridare corpo ad un’abitudine sana e costruttiva. Ad una competenza che non solo gli adulti desiderano non vada perduta, ma che anche i ragazzi stessi sanno valorizzare: spesso basta un suggerimento, un’osservazione su un testo, perché essi si incuriosiscano e chiedano di più. A maggior ragione, quindi, la lettura potrebbe diventare dimensione importante della loro vita: alternativa ma non sostitutiva della rete».
I prossimi appuntamenti in calendario si terranno alle ore 17,30 di domenica 5 dicembre, con il reading letterario tratto dal libro Quel garofano spezzato di Matteo Dalena che sarà presente all’incontro; e alle ore 17,30 di sabato 11, con la presentazione del libro Cartesio ti odio iperbolicamente, che vedrà la partecipazione dell’autore Tullio Cesario, in arte Noah. (rcs)