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Candia

Anci Calabria chiede al Governo la revisione del Recovery Plan

Il Comitato direttivo di Anci Calabria ha chiesto ai parlamentari calabresi di fare «fronte comune per chiedere al Governo e al Parlamento le opportune conseguenti revisioni e modifiche del Pnrr».

La richiesta è arrivata nel corso dell’Assemblea del Comitato direttivo di Anci Calabria, convocata dal presidente f.f. Francesco Candia, per discutere di Valutazioni, osservazioni e richieste sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Governo.

«I sindaci e gli amministratori partecipanti – si legge in una nota – avendo visionato i contenuti della proposta del Governo che sarà oggetto di valutazione parlamentare, hanno unanimemente espresso preoccupazione e disappunto in relazione alla carenza di espresse previsioni che contemplino robusti interventi per la Calabria esaustivi di ataviche problematiche ed insufficienze che hanno impedito il corretto sviluppo della regione e di gran parte del Sud d’Italia».

«Vi è piena consapevolezza – continua la nota – della portata storica, forse irripetibile, del Piano di investimenti che, proprio per questo, non può non affrontare adeguatamente le esigenze specie infrastrutturali che emergono dal territorio regionale. In particolare è stata posta l’attenzione sulla misura delle Infrastrutture, l’Alta Velocità Ferroviaria, la manutenzione stradale e l’intermodalità e logistica integrata. Il Comitato Direttivo di Anci Calabria esprime preoccupazione per le limitate previsioni programmatiche e finanziarie che riducono alla realizzazione dei primi lotti funzionali della direttrice Salerno/Reggio Calabria, l’attività di estensione dell’Avf. Così come giudica inaudita la mancanza di espressa previsione di un complessivo intervento di completamento della costruzione della nuova SS 106 che risolva l’esigenza di assicurare un collegamento stradale, veloce e sicuro, all’intero versante ionico della Calabria che riguarda tratte delle province di RC-CZ-KR e CS con proiezione verso la Basilicata e la Puglia».

«Analoga limitazione – continua la nota – è stata rilevata sulla linea di intervento che dovrebbe interessare i collegamenti col porto di Gioia Tauro, mentre non trova menzione alcuna l’ipotesi di costruzione del Ponte sullo Stretto. Per tutti detti temi il Comitato Direttivo ha stabilito di richiedere ad Anas e Rfi, oltre che alla Regione Calabria, una ricognizione delle progettazioni esistenti e disponibili per avere certezza della fattibilità entro il 2026 degli interventi invocati. Su queste criticità l’organo di rappresentanza dei Comuni intende sensibilizzare tutti i deputati e senatori calabresi, senza distinguo di appartenenza, e fare fronte comune anche tramite Anci Nazionale per chiedere al Governo e al Parlamento le opportune conseguenti revisioni e modifiche del Pnrr».

«Ulteriore motivo  – conclude la nota – e argomento di rilievo riguarda la carenza di una specifica misura finalizzata al recupero e valorizzazione del territorio ed a sostegno del ”sistema Città”. Infine, ma di pari importanza, è stata data attenzione alla misura sulla Salute e sarà posta specifica distinta richiesta sulle strutture ospedaliere e sanitarie che, peraltro, insieme alla riorganizzazione territoriale e con la telemedicina, potrebbero anche divenire oggetto di maggiori investimenti con l’auspicata utilizzazione del Mes».

Il senatore di Italia VivaErnesto Magorno, in un post su Facebook, ha dato il tutto il suo sostegno «alla richiesta di revisione del Piano arrivata dal comitato direttivo di Anci Calabria», ribadendo che «il Recovery Plan è un’occasione storica, un’opportunità unica. La nostra regione non può essere lasciata indietro su temi quali infrastrutture e sanità, i calabresi non possono essere staccati dal resto del Paese». (rrm)