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Anna Falcone

Anna Falcone: le ragioni per cui non si candida alle elezioni politiche

L’avvocata Anna Falcone, già portavoce della Primavera delle donne durante la campagna elettorale per la Regione Calabria, ha rinunciato a candidarsi alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Con un post su fb ha spiegato le sue ragioni.

«Vi invito – scrive la Falcone – a leggere con attenzione l’articolo di Domenico Gallo: descrive senza infingimenti e ipocrisie le ragioni per cui si è deciso di consegnare il Paese alla Meloni, affinché faccia quelle riforme che non riuscirono neppure al PD di Renzi. Peggio: perché mantenga il Paese in una condizione di soggezione economica e internazionale che nessuna democrazia, per quanto zoppicante, può tollerare. Nessuno si salva da solo e la dignità ha un prezzo: quello di saper dire di no, non in mio nome.

Per questo ho deciso di rifiutare le offerte e i tentativi di ‘abboccamento’ per una candidatura ‘sicura’ arrivati dalle parti più disparate (e senza vergogna!): non partecipo all’ordalia di potere di partiti e classi dirigenti malate che si stanno prendendo la responsabilità di consegnare il Paese e la Costituzione alla Destra! Al delirio autocratico di pochi leader, spesso autoproclamati o in cerca di un posto al sole, che (anche fra i più ‘puri’ di Sinistra) stanno imponendo i propri fedeli dall’alto decidendo da soli la composizione del futuro Parlamento, senza alcun coinvolgimento neppure dei propri iscritti! Soprattutto al Sud, già venduto e perso con l’autonomia differenziata e la truffa dei bandi per il PNRR. Almeno alle scorse elezioni la pur fallimentare lista di LEU, con il suo 3%, servì da argine: oggi ci è stata tolta anche questa illusione. Ci sarà un dopo, in cui bisognerà tornare a combattere per la Costituzione, per una democrazia compiuta e per quella Sinistra progressista, ecologista, femminista, europeista…e autonoma, che non c’è ancora. Ci troverete lì. A ognuno il suo elmetto e la sua libertà». (rp)