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San Lucido nella storia dell'Università della Calabria

Arte in Vivo: A San Lucido la cultura è di casa

di DEBORA CALOMINOA San Lucido è in corso Arte in Vivo, un contenitore di eventi e iniziative culturali di alto livello. Abbiamo incontrato Loredana Ruggieri, una delle ideatrici del format, che ci ha raccontato l’iniziativa che si chiude oggi.

 Come nasce il progetto Arte in Vivo e a chi si rivolge? 

Arteinvivo è una start up innovativa che propone un modello di incremento turistico nei borghi attraverso esperienze artistiche e vissuti del territorio interessato, sia dal vivo che online. Dal vivo attraverso l’organizzazione di Festival che propongono non solo eventi culturali ed artistici serali, ma soprattutto corsi, laboratori, percorsi ed esperienze in natura, enogastronomiche ed artigianato. L’obiettivo è attrarre un pubblico che voglia immergersi nelle bellezze del borgo, nella sua storia e conoscerlo ed amarlo attraverso esperienze emotive capaci di alimentare la voglia di riviverlo, tornarci e farlo un po’ suo.

La parte innovativa è l’attività online. Stiamo creando un portale arteinvivo.com capace di mantenere vivo l’interesse del borgo tutto l’anno attraverso rubriche, spettacoli in streaming, racconti e storie. Continuiamo a far vivere il luogo online mantenendo acceso un faro per tutto l’anno e mantenendo vivo l’interesse e il desiderio di tornare. Arteinvivo è un progetto frutto della collaborazione di tre donne, una sono io che oggi svolgo il ruolo di co-direttrice artistica e rapporti con il territorio, Francesca Stocchi, anche lei co-direttrice artistica e rapporti internazionali e Sophie Ravel (CEO). L’idea nasce durante il lockdown, ci siamo interrogate tanto su quanto sia il turismo che l’arte fossero settori particolarmente colpiti e partendo da un residenziale estivo che già organizzavo da 4 anni, abbiamo sviluppato un’idea che ci sembrava adattarsi ai tempi e alle abitudini che stavano cambiando durante la pandemia. Cosi nasce Arteinvivo. San Lucido è il nostro paese pilota.

Come mai avete scelto di proporlo in Calabria, a San Lucido? 

Vivo tra Roma e San Lucido da tanti anni e non smetto mai di scoprire risorse e tradizioni meravigliose. Raccontavo questa continua scoperta alle mie attuali socie e così abbiamo pensato di dare il nostro contributo nel far conoscere questo paese ricchissimo da ogni punto di vista. Paesaggistico. Il turista può vivere il bellissimo mare, ma anche la campagna e l’immensa montagna. Tradizioni musicali, danza e canto, le meno conosciute, ma che portano in sé un grandissimo valore culturale ed artistico.

Non tutti i paesi della Calabria hanno la fortuna di avere delle tradizioni così forti, così intrise di gestualità, prosodie, di storie e vissuti antichi sicuramente, ma che sono insiti ancora oggi nell’identità del sanlucidano. Ritengo che questo bagaglio sia un mondo inesplorato che valga la pena conoscere e vivere. Enogastronomia. Beh! A San Lucido si mangia bene. Perché non insegnarlo, non raccontare attraverso le pietanze e gli ingredienti scelti? Artigianato. Il sanlucidano è una persona creativa di per sé, immaginate cosa può creare se ha anche una tecnica in mano. Creazioni si tramandate, ma anche originali. Ad esempio il Brigante di Cosentino, oggi realizzato da Milena Cosentino con tecniche inventate e tramandate dal papà è un inedito ed esclusiva risorsa di San Lucido, si può trovare solo qui e nessun altro luogo! Però ci è sembrato interessante dare anche una spinta internazionale. Nello specifico con il Flamenco. Il nostro intento è far incontrare le tradizioni sanlucidane con l’arte internazionale, l’obiettivo è di aprire la prospettiva e allo stesso tempo consolidare il valore territoriale.

Quali saranno i punti cardine dell’edizione 2023?

Quest’anno il programma dei corsi, laboratori ed esperienze è ricchissimo: il flamenco. Come lo scorso anno, il Flamenco sarà molto rappresentato. Le guest star sono Olga Pericet e Marco Flores, prestigiosi rappresentanti di un baile virtuoso, creativo, rispettoso della tradizione ma, nel contempo, aperto ad esplorazioni inedite.

I due maestri hanno tenuto diversi corsi durante la settimana e quasi tutti sono sold out. Non mancheranno le attesissime masterclass di chitarra flamenca di Manuel Montero, di baile con Loredana Ruggeri, Francesca Stocchi e Virginia Veltri e di cajon con Francesco Perrotta.

Le tradizioni. Le tradizioni legati alla musica, canti, balli, dialetto e accenti ‘alla lucitana’ con Alessandro Sessa, Vincenzo Cesario, Francesco de Luca, Marco Guglielmi, Giovanni Squillacioti. In programma anche i corsi di ceramica (a cura di Milena Cosentino e Marilena Malito) e di liuteria con Diego Filippo. Perché San Lucido ha una ricca tradizione, proposta in questa occasione in forma quasi inedita, un tuffo nella cultura più profonda del paese e nei rituali tipici della zona del tirreno cosentino.

L’Enograstronomia. Novità di quest’anno è un intero percorso enogastronomico, con vari laboratori, come quello dedicato al gelato alla mandorla creato dalle mani sapienti del maestro Renato Marchese della gelateria “La Mandorla”. Ci sarà spazio per i cocktail di Francesca Coccimiglio del “Vida Loca Cafe”, i piatti di chef “Agriarmonia” e di Francesca Frangella (Casa Rural).

Particolarmente interessante sarà la collaborazione con Ais Calabria, Associazione Italiana Sommelier, in una tre giorni dal titolo Calabria Wine Tour in 9 bottiglie alla scoperta dei vini della regione.

Natura. Tanti gli appuntamenti da vivere in simbiosi con il territorio ed il suo ambiente naturale. Il Cammino Lucitano è un’escursione proposta dall’Associazione Nature Lovers (Emozioni in Movimento. Dal Corpo allo Spirito) svoltasi il 27 luglio in un tragitto panoramico e suggestivo, con sguardo che spazia dal mare alle montagne. Per venerdì 28 luglio Arteinvivo ha programmato uno speciale pomeriggio alla Casa Rural, un antico solco immerso in un querceto secolare dove poter passeggiare e molte altre sorprese da scoprire.

A chiudere il Festival, il 29 luglio, la visita all’Eremo di Santa Maria del Monte Persano, un modo di ricordare che San Lucido è anche montagna e terra di pellegrinaggio e meditazione. A conclusione una grande festa serale di puro intrattenimento con i gruppi di danza amatoriale con tutti gli artisti, i partecipanti dei workshop e tutti i residenti del paese.

Anche il programma serale sarà molto intenso: abbiamo cercato di rendere San Lucido un naturale protagonista scenografico. Il Festival si è aperto con un itinerario artistico sensoriale nel centro storico, questo evento è realizzato grazie alla collaborazione di artisti ed artigiani sanlucidani, avremo il piacere di ascoltare inoltre Il concerto di jazz contemporaneo Night Windows di Alberto la Neve e Fabiana Dota.

Il giorno 25 un cantautore sanlucidano, Alessandro Sessa,ha presentato in concerto, per la prima volta, il suo lavoro discografico Asulíju, testi e musiche originali ma  frutto di una ricerca molto intensa delle tradizioni musicali del luogo. 

Mercoledì 26 luglio è stato arricchito dallo spettacolo dei maestri Marco Flores ed Olga Pericet “Baile a Dos”, dove hanno esplorato un processo creativo nato da un lungo percorso artistico, nel quale si sono spesso incontrati, creando uno straordinario linguaggio intimo ed esclusivo, accompagnati dalla potente voce di Mercedes Cortes e dalla chitarra di José Almarcha.

Uno spettacolo che gira il mondo e che vedrà la prima assoluta italiana a San Lucido. Il 28 è stato protagonista il pubblico con la Notte dell’arte dell’improvvisazione. Tre eventi in differenti punti del paese, con l’Orchestra Improvvisata di Gonzalo Teijeiro, una grande festa dedicata alle tradizioni andaluse e un jam session in acustico con tre artisti straordinari, Iacopo Schiavo, Francesca Turchetti e Francesco Perrotta.

E a chiudere il Festival il 29 luglio sarà la serata dedicata a “Le Calabrie: canti, musiche e racconti” con Ettore Castagna che racconterà attraverso teatro e canzoni il suo ultimo libro “I gabbiani vengono tutti da Brooklyn”. Seguirà una grande festa di tradizioni calabresi. Abbiamo pensato di portare come evento finale l’incontro di due danze, quella del marchesato crotonese e quella sanlucidana. Sono sicura sarà un’esplosione di divertimento ed immersione totale nelle atmosfere calabresi e di San Lucido in particolare. (db)