di MARIATERESA ORLANDO – Quando la cura dell’autismo non è solo un progetto di lavoro, ma diventa un vero e proprio progetto di vita. C’è un’esistenza fatta di sacrifici quotidiani, richieste ed iter burocratici a volte lunghi e contorti, ma la soddisfazione di vedere il suo sogno prendere sempre più forma, è lampante nel volto del suo ideatore.
Giovanni Marino, ingegnere melitese, ed ideatore della “Fondazione Marino Onlus” per la cura dell’autismo ha vinto ancora la sua sfida, inaugurando a distanza di 13 anni anche un centro semiresidenziale rivolto a bambini ed adulti affetti dalla sindrome dello spettro autistico, che va ad aggiungersi alla residenza sanitaria ad alta integrazione già esistente.
Alla cerimonia, cui avrebbe dovuto partecipare il Ministro per le disabilità Erika Stefani, sostituita dal delegato e responsabile del Centro pilota per il Dsa dell’Asl di Torino, Roberto Keller, hanno preso parte il sindaco della città metropolitana Giuseppe Falcomatà, quello di Melito Salvatore Orlando, la senatrice Gelsomina Vono ed il consigliere regionale Giacomo Crinò.
Presente anche il Direttore Generale del Dipartimento della Salute, politiche sociali ed integrazione socio-sanitaria della Calabria, Giacomo Brancati.
Un tassello importante che va ad aggiungersi ad un progetto riabilitativo e di integrazione sociale già avviato, grazie ad un eccellente funzionamento della rete di assistenza fatta da specialisti ed operatori in continua formazione.
Nel nuovo Centro semiresidenziale “Fondazione Marino onlus” verranno infatti erogati servizi di terapia cognitivo-comportamentale ABA rivolta ad adolescenti con diagnosi di autismo e terapia TEACCH ESDM rivolta ai bambini più piccoli, oltre che proposte attività motorie in piscina erogate sulla base di programmi specialistici. Si tratta di attività riabilitative di tipo intensivo, suddivise per specificità di trattamento e fascia di età.
Nel corso della cerimonia, le informazioni di natura tecnica sono state fornite dall’ingegnere Giovanni Marino, che ha più volte rimarcato la «necessità di un supporto da parte della Regione Calabria e degli organi preposti», soprattutto relativamente al macchinoso iter burocratico che troppo spesso ostacola l’accreditamento nelle strutture e la presa in carico di bambini bisognosi di terapie.
Un concentrato di energie e sacrifici , ma soprattutto un impegno finanziario imponente, qualcosa come 2 miliardi delle vecchie lire, posto in essere con l’obiettivo di garantire efficienti percorsi riabilitativi e di integrazione sociale e migliorando la qualità della vita ai ragazzi “speciali”. In questa ottica, la “Fondazione Marino onlus” non può che essere un modello da seguire, ma soprattutto motivo di orgoglio e vanto per la Calabria e tutto il meridione. (rrm)