Fino al 30 settembre si può visitare, a Badolato, a Palazzo Gallelli, la mostra Rughe. Memoria di una generazione di Pino Codispoti.
I visitatori della mostra potranno ripercorrere la storia di una comunità, vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti e difficoltà. Sopravvissuti a guerre e calamità naturali, hanno trascorso la loro giovinezza o maturità nel borgo tra gli anni ’70 e ’90. Durante questo periodo, hanno assistito alla partenza di figli e fratelli verso la vicina Marina o verso terre lontane come l’Australia, alla ricerca di nuove opportunità. Una generazione, depositaria della memoria di una comunità che si sta disperdendo.
«Per anni, ho fotografato questi anziani tra le “rughe” del borgo – ha spiegato l’autore – cercando di catturare nei solchi dei loro volti la sapiente conoscenza che custodiscono. Mi sedevo con loro, al fresco del gradino davanti a casa, ascoltando storie di nonni e di una vita più semplice e bella nel paese, prima che la gente iniziasse a migrare altrove. Le loro storie di vita vissuta, narrate con un sorriso che appianava le rughe, mi hanno profondamente legato alla mia terra».
«Oggi, tuttavia, tutto questo non accade più. Passeggio ancora tra le viuzze del paese con la mia macchina fotografica, ma le porte sono chiuse e non si sente più il vociare di una volta. Quella generazione non ritorna più dalla campagna all’alba e non si ferma più a chiacchierare sui gradini del proprio rione», ha concluso l’autore della mostra, sottolineando come «quelle persone sono un tesoro di memorie e saggezza, la loro essenza è una storia della nostra comunità che non deve essere dimenticata». (rcz)