Se non fosse per i commenti dei social che hanno accompagnato l’ora di quasi diretta (disastroso il collegamento dalla redazione reggina della Gazzetta del Sud, con continue interruzioni e un audio inascoltabile, guidato dagli incolpevoli – tecnologicamente parlando – Piero Gaeta e Giuseppe Lo Re), si potrebbe dire che il confronto tra il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà e lo sfidante Antonino Minicuci è stato pressoché deludente e, a volte, abbastanza noioso. Lo stile tra i due candidati è evidentemente diverso: Minicuci attacca su molti fronti sventolando documenti e lettere (inclusa una di censura di Oliverio sull’amministrazione del suo stesso colore politico), Falcomatà respinge al mittente e snocciola cifre e dati.
È tutto un dejà vu, con grande delusione chi quanto si aspettavano qualche fremito che incentivasse i pentiti del non-voto ad andare, almeno a questa importante tornata, alle urne. Nessuno dei due ha voluto anticipare i nomi della Giunta che ognuno ha già in mente, se non un timido accenno di Falcomatà a un probabile inserimento di Saverio Pazzano (La Strada, sinistra alternativa a Falcomatà) che – naturalmente ha una cambialetta da poco più del 7% di voti da presentare all’incasso – e il fumoso prevedibile utilizzo in Giunta di un paio di esterni (secondo Minicuci) per un assessorato di peso come i Lavori Pubblici e il Turismo. Ogni riferimento a persone o cose era banalmente non casuale. I commenti su Facebook, (2805, per la cronaca), tra sfottò e insulti, in eguale misura per entrambi i candidati, hanno confermato che la città è davvero divisa in due. Il ballottaggio appare sempre più un referendum su Falcomatà, sui suoi sei anni da sindaco e di consiliatura. Nessuno azzarda un qualsiasi pronostico perché la sfida, non è difficile che avvenga, si potrebbe consumare su poche centinaia di voti di distacco, l’uno dall’altro. La cosa bizzarra è che il “nuovo” che si propone è un “vecchio” signore e il “vecchio” che si ricandida è un “giovane”: a parti invertite, c’è davvero il rischio di confondersi nell’imbarazzo della scelta.
Oggi si replica con una nuovo confronto tra i due aspiranti sindaci negli studi di ReggioTv, dove almeno la tecnologia non tradirà le aspettative, e in serata su LaC, televisione del Vibonese. A ReggioTv il confronto sarà mediato dal direttore Francesco Chindemi che ha reso, in queste settimane, un ottimo servizio ai reggini con un’informazione sempre corretta e puntuale e interviste ai candidati che hanno consentito a chi ascoltava di farsi un’opinione più precisa su progetti, programmi e obiettivi. Il confronto su LaC sarà guidato dal direttore Pasquale Motta. (s)