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Biagio Vinci, la "Calabria straordinaria" di Toronto

Biagio Vinci, la “Calabria straordinaria” di Toronto

di PINO NANOKing Street 155, siamo a soli due passi dal cuore finananziario di Toronto, la city canadese per eccellenza, zona silenziosa, alberata, tranquilla, dove oggi sorge uno dei ristoranti più famosi dell’Ontario.

Che è diventato ormai un locale storico della città, ritrovo esclusivo, si chiama come il suo titolare, Biagio, “Biagio Restaurant, ed è uno dei locali davvero più eccentrici della capitale canadese. Un ristorante da dove in tutti questi anni è passata tutta la grande politica dell’Ontario, ministri, capi di stato, parlamentari, grandi manager e grandi bussinesmen, ristorante per vip, dove non è facile trovare posto se non si prenota in tempo utile.

Raccontato, esaltato, descritto in tutti i suoi particolari e fotografato dai grandi giornali americani il “Ristorante Biagio” in realtà non è altro che un “focolare tutto calabrese” ai margini del grande lago Ontario. E a gestirlo c’è lui, Biagio Vinci

“Mi sento un missionario”, alle spalle Biagio ha una storia di emigrazione come mille altre, da bambino lascia la Calabria per sempre, e oggi si ritrova ad essere considerato e riconosciuto come uno dei protagonisti della vita mondana di Toronto. Oggi più di ieri. Perché i giornali nordamericani sono tornati ad occuparsi di lui proprio in questi giorni per via del riconoscimento solenne che la Chiesa del Canada ha riconosciuto alla sua famiglia e alla sua storia.

La settimana scorsa, il 10 febbraio, nella cappella della Cattedrale St. Michael, il Cardinale Thomas Collins gli ha conferito la Croce papale pro Ecclesia et Pontifice, un’onorificenza pontificia che fu istituita da Papa Leone XIII nel Luglio del 1888 e che viene assegnata direttamente dalla Santa Sede “a coloro che si sono distinti al servizio della Chiesa cattolica e del Papa”. Il resto è storia.

Quando la famiglia di Biagio Vinci lasciò il paese natale, che era Serra San Bruno, e arrivò qui a Toronto i Vinci andarono a vivere nel quartiere italiano attorno a Manning Street, dove già avevano preso casa migliaia di italiani e soprattutto di calabresi come loro. Si inventano un luogo di ristoro, creano una piccola trattoria, poi un ristorante più grande, dove la mamma di Biagio aveva preso l’abitudine di invitare un giorno alla settimana per tutto l’anno e a cena i senza tetto del quartiere.Raccontata cosi oggi dopo tanti anni da allora questa storia sembra davvero una favola inventata, ma è invece un pezzo di storia canadese, e  che la città di Toronto non ha mai più dimenticato.

Gli anni passano, e quando Biagio assume la guida del ristorante non fa che seguire la tradizione e rispettare le abitudini di famiglia: e così come aveva fatto per tanti anni sua madre anche lui decide di offrire, un giorno al mese, un pasto caldo agli ultimi del quartiere. 

«Mi piace tutto questo, perché penso che sto facendo qualcosa per me stesso, qualcosa di buono». Solidarietà senza fine, voglia di stare insieme con gli altri, probabilmente desiderio di riscatto ulteriore, fatto sta che il “pranzo dei poveri” che Biagio offre alla gente che vive ai margini della sua nuova città di adozione diventa uno dei capitoli più belli della storia dell’Ontario. E la Chiesa, che è sempre attenta in queste cose, non se ne è dimenticata.

Addirittura, dal 1989, Biagio Vinci usa il suo carisma e il successo del suo ristorante per organizzare il Tastes of Heaven, un gala annuale di beneficienza per raccogliere fondi per le missioni cattoliche in Canada.Nella prima fase del suo progetto si ritrova accanto come “secondo” l’ex Primo Ministro John Turner, suo grande amico, il primo anno 100 coperti a tavola, quest’anno non meno di 500. Bellissima la location già scelta, l’edizione di quest’anno si terrà il prossimo 25 aprile a The Bellvue Manor a Vaughan.

Centinaia e centinaia di migliaia di dollari trasferiti poi all’Arcidiocesi di Toronto per i padri missionari sparsi per il mondo. Storia da copertina. (pn)