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La Consulta dell'Emigrazione a Falerna

Calabria nel mondo: coesi e uniti i nuovi rappresentanti della Consulta

Un bell’incontro, in riva al mare a Falerna, tra i rappresentanti della Consulta per l’Emigrazione (in vacanza in Calabria) e gli altri, sparsi in tutto il mondo collegati in streaming. Per raccontare la bella unità che contraddistingue questi “volontari” (non percepiscono alcun compenso né rimborsi) che rappresentano i calabresi nel mondo.

Un modo simpatico di attestare – con decisione – che la nuova Consulta – pur con le limitazioni imposte dalla precarietà del governo regionale – è coesa e unita, convinta di poter lavorare per il bene della Calabria e dei calabresi.

«Chiediamoci cosa potete fare voi per la Calabria – ha detto il direttore di Calabria.Live Santo Strati che ha moderato l’incontro –, ma anche cosa può fare la Calabria per i suoi figli lontani».

Il vicepresidente della Consulta Salvatore Tolomeo, accogliendo i tanti rappresentanti della Calabria nel mondo (di presenza dal Canada, dal Belgio, dalla Germania e da varie regioni italiane) e dal resto del pianeta (Australia, Argentina, Brasile), ha sottolineato l’importanza di ritrovarsi insieme a ribadire alla Regione la voglia di realizzare in concreto progetti e iniziative che già sono stati avviati.

È stata una emozionante carrellata di ricordi di chi ormai da troppo tempo vive altrove, ma tiene stretta la sua Calabria nel cuore, e insieme un mare di proposte e di idee che il nuovo governo regionale, qualunque colore esso avrà, dovrà tenere in massima considerazione. Ci sono progetti per il ripopolamento dei borghi, per il turismo delle radici, per attivare borse di studi per i figli dei calabresi che vivono all’estero, c’è da rendere attivo e forte l’interscambio possibile tra le aziende che operano nella regione e imprenditori – calabresi e non – che possono instaurare proficui rapporti commerciali. E c’è l’esigenza di ricostruire la reputazione della Calabria, mostrando al mondo la parte migliore, i suoi fantastici tesori paesaggistici, archeologici, artistici, storici, spesso millenari. C’è tantissimo lavoro da fare tenendo conto del ruolo di testimonial che la Consulta dei Calabresi nel Mondo (detta dell’Emigrazione) intende affidare a ogni singolo calabrese ovunque esso si trovi. L’orgoglio della calabresità si può tradurre in un aiuto importante per la crescita e lo sviluppo del territorio.

Ottima l’organizzazione del consultore di Roma Francesco Serratore. Hanno partecipato dei presenza, tra gli altri l’on. Nicola Carè (eletto nella circoscrizione estera che comprende l’Australia), il consigliere regionale Pietro Molinaro, la fondatrice e dell’Associazione Ra.gi Elena Sodano, la designer Paola Vocaturo, il giornalista Roberto Messina, i consultori Silvestro Parise (Germania), Enrico Mazzone (Canada), Berenice Vilardo (Belgio), l’arch. Domenico Schiava, l’avv. Vincenzo Attisani, l’ex sindaco di Bivongi Francesco Carnovale, Giuseppe Nucera (ex presidente degli industriali reggini), Alessandro Garofalo (Lombardia), Laura Iannicelli e Nicola Isabella. In streaming, tra gli altri, gli interventi di Vince Daniele (Australia) e Olga La Rosa (Mar de la Plata, Argentina). È intervenuto anche l’arch. Luciano Messina che ha illustrato il progetto in parte già completato della Cittadella di Padre Pio che sta sorgendo a Drapia, nel Vibonese, grazie alla volontà della figlia putativa del Santo Irene Gaeta.

La Calabria nel Mondo è nella Consulta dell’Emigrazione: i consultori aspettano di poter fare la loro parte. (rcz)