È una bella storia quella dei tre fratelli Calarco, Francesco, Nino ed Angelo, partiti nel 1963 da Campo Calabro per raggiungere il padre emigrato in Canada e, ormai da molto tempo, imprenditori di successo ad Ottawa. Ogni anno in agosto tornano in Calabria a respirare aria di casa e incontrare parenti, amici e conoscenti e per loro è sempre una grande festa ritrovare amicizia e affetto. Il giornalista e regista Paolo Bolano, loro vecchio amici, ha organizzato alla Locanda di Marcello di Melia di San Roberto una piacevole tavolata alla quale, tra gli altri, ha preso parte il sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci. Che ha ascoltato, commosso come tutti i presenti, il ricordo di Nino del giorno della partenza: «Eravamo con i soldi contati, praticamente avevamo speso tutto per cambiare i biglietti della nave con quelli dell’aereo, era il 1963. In volo col pasto servito non sapevamo che gli extra si dovevano pagare a parte e uno stewart abbastanza antipatico ci contestava alla fine del pranzo il mancato pagamento del vino, appena 50 lire, che nostra madre non aveva proprio. Aveva cominciato ad insultarci perché meridionali, calabresi, e senza soldi, quando un passeggero qualche fila dietro di noi lo ha messo subito in riga: “date ai ragazzi tutto quello che vogliono, pago io”. Uno sconosciuto che ringraziammo tutti con un mesto sorriso, mortificati e imbarazzati quanto nostra madre. Sette anni dopo, ad Ottawa – racconta Nino – incontro per strada un signore che mi sembra di conoscere. È l’ “angelo custode” che era intervenuto sull’aereo. Lui non mi riconosce, io sono cambiato, ma non posso dimenticare il suo gesto. Lo fermo e gli ricordo l’episodio. Lui si schermisce, “sono un emigrato anch’io, è stata una sciocchezza”. Ma non per me, per tutti noi. Avevo già un bel lavoro e guadagnavo abbastanza. L’ho costretto ad accettare il mio invito a cena. È stato un momento molto bello della nostra storia di emigrazione. Scoprire la solidarietà, l’amicizia, la vicinanza, in nome delle stesse origini. Gli stessi sentimenti – dicono i tre i fratelli Calarco con la corte di figli e nipoti venuti insieme a Campo Calabro – che troviamo ogni volta che torniamo qui. È la nostra terra, la nostra gente: c’è rispetto, amicizia e tanto affetto per chi vive lontano, ma ha sempre la Calabria nel cuore». (s)
Nella foto dello storico Pino Caridi, altro ospite della serata, Nino, Angelo, Nino e Francesco Calarco con figli e nipoti, insieme col sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci e il giornalista-regista Paolo Bolano