Per il deputato di Italia Viva, Nicola Carè, «il Ponte sullo Stretto costituirebbe un’infrastruttura di straordinaria rilevanza per il Mezzogiorno», sopratutto se si pensa alle «ricadute positive che ne deriverebbero dalla sua realizzazione, che si tramuterebbero nella creazione di nuovi posti di lavoro e nell’assicurare una migliore mobilità dei cittadini tra la Calabria e la Sicilia, a condizione che ci siano impegni precisi su modalità e tempi di esecuzione».
«Il compimento dell’opera – ha dichiarato il deputato di Italia Viva – che avrebbe anche un grande impatto sugli afflussi turistici, si inserirebbe nel complesso di tutte quelle infrastrutture necessarie per agevolare gli investimenti e favorire lo sviluppo economico e sociale della Calabria e della Sicilia. Tra queste la realizzazione dell’alta velocità, l’elettrificazione della tratta ferroviaria jonica, lo sviluppo del sistema aeroportuale ed il miglioramento delle vie di comunicazione interne. La mancata realizzazione di tali interventi, che non sono in competizione tra di loro ma si integrano in maniera imprescindibile per raggiungere lo stesso obiettivo, andrebbe a penalizzare la Calabria e la Sicilia e l’intero Paese, ridimensionando drasticamente la principale industria del Mezzogiorno: il turismo».
1Per tali ragioni – ha concluso l’on. Carè – sono in linea con la posizione assunta nelle ultime ore da Matteo Renzi sul Ponte sullo Stretto. Ritengo, infine, che le grandi opere debbano necessariamente realizzarsi nel Mezzogiorno come accade nel resto d’Italia e il Ponte sullo Stretto rientra tra quegli interventi che uniscono il Sud al Nord e l’intero Paese all’Europa». (rp)