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Comites

Carè (PD): la legge di Bilancio penalizza i Comitati per gli italiani all’estero

Il deputato Nicola Carè, eletto per il PD nella circoscrizione estera Africa Asia Oceania Antartide, ha presentato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta per evidenziare le gravi difficoltà cui andranno incontro i Comites con l’attuale Legge di Bilancio.

«L’interrogazione parlamentare – dice l’on. Carè – è indirizzata al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, riguarda le dirette ripercussioni che l’attuale Legge di Bilancio potrebbe avere sul funzionamento dei Comites, i Comitati per italiani all’estero, tra i principali organi rappresentativi della cittadinanza italiana oltre confine. Essi, istituiti nel 1985, operano in tutto il mondo. Se ne contano 101 elettivi e 5 di nomina consolare, così ripartiti: 47 in Europa, 42 nelle Americhe, 10 in Asia e Oceania e 7 in Africa.

«La mia attenzione per queste istituzioni è doverosa e necessaria: sono state create dal legislatore costituzionale per perfezionare e rendere effettivamente esecutivo il diritto di rappresentanza politica. Senza il loro contributo, il diritto di voto sarebbe mutilato ed incompleto, poiché quotidianamente tutelano e rinforzano il reale legame con la Madrepatria. Cooperano con i Parlamentari delle Circoscrizioni Estere, il C.G.I.E. (Consiglio generale degli italiani all’estero) e le Associazioni. Sono la voce delle comunità italiane nel mondo. Rappresentano lo strumento territorialmente più prossimo e, quindi, più valido per rilevare problemi, esprimere necessità, indicare tematiche di interesse, rendere coesa la cittadinanza italiana ovunque essa risieda. I Com.It.Es. si rivolgono certo ai connazionali all’estero ma svolgono un altro essenziale ruolo: la promozione del Sistema-Italia, la divulgazione delle nostre eccellenze, dell’enorme patrimonio umano e culturale di cui siamo ambasciatori.

«Nell’ultima legge di bilancio non sono stati confermati gli stanziamenti in precedenza previsti per il loro funzionamento ed i loro progetti: per la precisione, sono stati sottratti alla loro destinazione circa un milione di euro. I finanziamenti carenti potrebbero ledere in maniera rilevante le attività già programmate e i progetti in corso. Il Governo deve prendere atto che questa decisione potrebbe avere serie conseguenze, incidendo sulla loro struttura e limitandone di fatto anche le funzioni  ordinarie.

«È in discussione – afferma il deputato – l’onorabilità dello Stato Italiano nei confronti dei suoi cittadini lontani che, costantemente e con successo, sono le avanguardie del Paese: onorabilità e fiducia che l’elettorato continua a riporre nei suoi rappresentanti governativi, ricevendone in cambio solo indifferenza. L’interrogazione depositata è una doverosa domanda al Ministro degli Affari Esteri sulle iniziative più opportune da adottare per reintegrare le risorse perdute e carenti». (rp)