La nona edizione del Premio di Poesia “Alda Merini”, il concorso letterario internazionale organizzato dall’Accademia dei Bronzi procede a gonfie vele, e si prepara – Covid permettendo – alla serata conclusiva, in programma a dicembre a Catanzaro.
Intanto, l’Accademia fa sapere che sono pervenute 2.206 opere provenienti da sei nazioni (Italia, Canada, Spagna, Svizzera, Romania, Bulgaria) e che Voci poetiche per Ada è il titolo dell’antologia di questa edizione, che raccoglierà, in forma gratuita, le 670 opere che hanno superato la prima selezione.
Oltre all’ambito premio, previste cinque targhe di argento per i finalisti, realizzate dal Maestro orafo Michele Affidato e 100 targhe di merito per i segnalati; altri premi, infine, sono in fase di definizione.
Un’edizione speciale, dunque, che «ha superato ogni record precedente – si legge in una nota dell’Accademia – e si preannuncia come una delle più seguite manifestazioni internazionali alla quale fanno ormai riferimento tutti coloro che considerano la poesia come mezzo insostituibile per diffondere veri messaggi di fratellanza universale».
«Il concorso – ha dichiarato Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia – è diventato grande proprio per aver saputo interpretare il desiderio di tanti autori di contribuire a cambiare le cose o, quantomeno, di tentare di cambiarle attraverso la parola, semplice o articolata che sia».
Il “Merini” non chiede niente a nessuno, ma offre a tutti l’opportunità di farsi conoscere.
«E non ci sono nomi altisonanti, – ha aggiunto Ursini – spesso inseriti solo per catturare l’interesse di qualche partecipante distratto. I nostri collaboratori sono qualificati dirigenti scolastici, docenti e medici che amano la poesia e che ci offrono la loro spontanea collaborazione».
Il “Merini”, con Ursini, è diventato non una competizione tra poeti, ma un “mezzo” di aggregazione. Al premio è importante esserci, non tanto vincere, tant’è che hanno confermato la loro adesione alcuni dei precedenti vincitori.
«Siamo in presenza di un fenomeno culturale di massa – ha concluso Ursini – che produce effetti positivi anche sul turismo locale». (rcz)