Dal 29 al 31 luglio, a Catanzaro, è in programma la tre giorni Saverio Rotundo. 80 anni di arte dell’abbandono. Ready Made, in memoria di Saverio Rotundo, ‘u Ciaciu.
L’evento è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, guidato da Ivan Cardamone, e realizzato con il contributo della Regione Calabria, in collaborazione con 4culture, Casa del Cinema Catanzaro, Cineteca della Calabria e Circolo del Cinema Cinemazaro.
«Questa iniziativa – hanno commentato il sindaco Sergio Abramo e l’assessore Cardamone – offrirà l’opportunità, specialmente alle nuove generazioni, di riscoprire un’artista per tanti versi straordinario e profondamente legato al nostro territorio. ‘U Ciaciu ha vissuto un’esistenza totalmente votata all’arte, facendo della città il suo palcoscenico. Una figura rimasta a lungo incompresa e non adeguatamente riconosciuta».
«Questa tre giorni di eventi – hanno aggiunto – aprirà un nuovo squarcio sulla complessità della sua ricerca estetica e concettuale restituendone l’originalità e la forza».
Il programma
Il 29 e il 30 luglio, nelle sale del Complesso Monumentale del San Giovanni, la proiezione del cortometraggio Human Thing di Davide Cosco, un’opera cinematografica dedicata alla figura del Maestro, che lo ritrae nella sua straordinaria dimensione artistica e umana. Sarà anche possibile visitare la pinacoteca “A. Cefaly jr.” nella quale sono esposte opere de ‘u Ciaciu.
Negli stessi giorni, “La Nuova Galleria dell’Abbandono”, luogo storico di esposizione e di lavoro del Maestro, dove sono esposti alcuni dei capolavori più significativi della produzione di Saverio Rotundo, sarà riaperta permanentemente al pubblico, tornata a nuova vita grazie all’impegno e al finanziamento di privati.
Il 31 luglio, sempre al San Giovanni, dalle ore 18.00, alla presenza delle autorità e degli autori, sarà presentato al pubblico il volume L’arte di Tutti i Tempi dell’Abbandono. Saverio Rotundo ‘u Ciaciu: un catalogo fotografico che, raccogliendo oltre cento scatti inediti, restituisce attimi della vita e dell’opera dell’artista. Le immagini sono alternate a testi critici a firma di Achille Curcio, Andrea La Porta, Piero Mascitti, Caterina Arcuri, Aurelio Fulciniti, Davide Cosco, Maria Saveria Ruga, Stefano Morelli e a trascrizioni delle sue opere manifesto.
Contestualmente, sarà presentata al pubblico e alla cittadinanza Il profilo dell’anima, opera del maestro datata alla seconda metà degli anni ‘70, recentemente donata alla città: un lastrone di ferro arrossato dalla ruggine in cui l’artista, disegnando con il fuoco, ricava il vuoto di una sagoma umanoide. (rcz)