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Donati nuovi giochi alla Casa rifugio/ Centro antiviolenza "Mondo Rosa"

CATANZARO – Donati nuovi giochi alla Casa rifugio/ Centro antiviolenza “Mondo Rosa”

A “Mondo Rosa” il “Giardino di Ines”, sono stati donati nuovi giochi alla Casa Rifugio/Centro Antiviolenza del Centro Calabrese di Solidarietà.

Nello spazio che è stato ribattezzato “Il Giardino di Ines”, i giochi che sono stati donati a “Mondo Rosa” nel ricordo di una donna straordinaria che ha dedicato la propria esistenza alla cura del prossimo, prima di tutto dei più piccoli: Ines Pelaggi, amatissima ginecologa catanzarese scomparsa nei mesi scorsi.

Le amiche e gli amici di Ines hanno acquistato tanti giochi da donare alla Casa Rifugio/Centro Antiviolenza che hanno ricevuto anche la benedizione speciale dell’arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, per la prima volta in visita a “Mondo Rosa”, accompagnato dalla presidente del Centro Calabrese di solidarietà, Isolina Mantelli, da componenti del direttivo e dalle operatrici che si prendono cura delle mamme e delle bambine e dei bambini ospiti della struttura.

«Entrando tra queste mura ho avuto subito l’impressione di accedere in una casa. Si chiama “Mondo Rosa” ma il clima è proprio quello che respiriamo entrando in famiglia – ha detto monsignor Maniago –. E che sia un ‘rifugio’ non stona perché la nostra casa è sempre un rifugio: è il posto in cui sappiamo trovare il calore degli affetti più cari. E che questa sia una casa è anche dimostrato dal bene che c’è, il bene delle persone che qui vivono e che sanno comunicare agli altri. Del resto tutti, anche chi è ferito, ha una grande capacità di dono d’amore”. Ed è così che nelle parole di Maniago emerge l’essenza di questo luogo di accoglienza: una casa rifugio che è tale “anche per chi viene a visitarla, perché si sente un clima che può guarire tensioni e ferite».

L’arcivescovo di Catanzaro-Squillace parla anche del “dono della memoria e del ricordo”, benedicendo i giochi, le mamme e i bambini e la memoria dell’amica speciale che di fatto li ha portati in questa casa.

«Speriamo davvero che il Signore dia un’occhiata particolare a questa casa e ci aiuti anche benedicendo questi giochi – ha detto monsignor Maniago –. Attraverso questa benedizione vogliamo invocare la presenza del Signore su questi bambini, ma anche chi li ha voluti, e su tutte le persone che come Ines hanno vissuto la propria vita con un’attenzione particolare verso gli altri, con una dedizione e una generosità che avrà la sua ricompensa».

Dopola benedizione, monsignor Maniago si è intrattenuto con le ospiti della casa rifugio, con gli amici e le amiche di Ines Pelaggi presenti, in un momento conviviale addolcito dalla torta e dai pasticcini prodotti dal Laboratorio di pasticceria animato dai ragazzi e dalle ragazzi che seguono il percorso nella struttura di Villa Emilia. (rcz)