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Festival d'Autunno

CATANZARO – Al via il Festival d’autunno 2019

Al via, a Catanzaro, al via la 17esima edizione del Festival d’Autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce.

Il Festival è dedicato interamente ai cantautori italiani e dal titolo Cantautori & dintorni. L’irriducibile forza delle parole.

«La parola – ha dichiarato il direttore artistico Santacroce – ha un legame indissolubile con la musica e i nostri cantautori ne sono l’esempio più nitido. Ho ideato un cartellone con artisti che con i loro testi, sottolineati dalla potenza delle sette note, riescono a comunicare emozioni, conflitti, stati d’animo, fotografando la loro epoca e trasmettendola ai posteri. Proprio per questo accanto a cantautori attuali della scena nazionale ci saranno anche concerti-tributo dedicati a grandi artisti venuti a mancare, che ancora oggi sono più attuali che mai, continuando ancora a emozionare e a farci riflettere anche a distanza di tanti anni. Musica e parole senza tempo potrebbe essere un sottotitolo esplicativo della rassegna».

Si parte il oggi con Woodstock: 50 anni di pace, amore e musica, in cui racconti, suoni e visioni saranno al centro della celebrazione del 50° anniversario di un evento storico che ha segnato un’epoca. Il festival più famoso della storia vivrà attraverso i racconti, gli aneddoti e i filmati di Ezio Guaitamacchi, critico musicale, autore e conduttore radio/televisivo, musicista, docente, performer e storyteller.

Accanto a lui, a interpretare alcuni brani epocali, la vocalist Brunella Boschetti Venturi e la speciale partecipazione della cantautrice Andrea Mirò.

A seguire, il 28 settembre, sarà la volta di Luca Carboni che, proprio nella città dei Tre Colli, concluderà il suo Sputnik Tour, con uno show impreziosito anche da effetti speciali, luci multicolor e laser. Il 5 ottobre Carmen Consoli eseguirà il suo canzoniere con nuove folgoranti letture dei brani più conosciuti e amati dai fan.

Due grandi eventi significativi a dimostrazione di come la grande musica travalichi le epoche, restando sempre attuale e coinvolgente. Coautore di molti brani di Lucio Dalla, Ron toccherà le corde del cuore eseguendo alcune “perle” come Il cielo, Futura, Se io fossi un angelo, Piazza Grande e Quale allegria. Cristiano De Andrè omaggerà il padre con la rilettura, nella prima parte del concerto, di uno degli album più importanti di Faber Storia di un impiegato, e nella seconda parte di branisimbolo come Amore che vieni amore che vai, Quello che non ho, Fiume Sand Creek, Creuza de mä e Il pescatore.

È previsto, poi, un intero week end sarà dedicato a Lucio Dalla con la masterclass che Ron terrà, prima del concerto in programma il 12 ottobre, nel Piccolo del Politeama e con la proiezione, nella sala della Biblioteca “De Nobili” di Catanzaro, del film Senza Lucio di Mario Sesti, nel quale viene narrata la storia dell’artista bolognese attraverso le parole e le immagini di amici, collaboratori e illustri colleghi.

Il Festival d’Autunno si chiuderà con il concerto di Mogol, in programma l’8 novembre. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti , accompagnato da una orchestra di 16 elementi e da Gianmarco Carroccia, cantante che da anni si dedica a questo repertorio riproponendolo con una straordinaria somiglianza sia vocale che fisica.

A 20 anni dalla morte del cantante di Poggio Bustone, Mogol svelerà al pubblico aneddoti e curiosità della sua carriera e la genesi e la storia di canzoni intramontabili come Mi ritorni in mente, La Collina dei Ciliegi, Il mio canto libero e Il tempo di morire “L’irriducibile forza delle parole” è al centro anche dei numerosi eventi culturali, dislocati in vari luoghi storici della Città, ai quali parteciperanno molti esperti che arricchiranno il cartellone principale del Festival d’Autunno, soffermandosi sul ruolo della parola nei vari settori in cui è protagonista: la musica, la poesia, la comunicazione, la radio e la fede.

Si comincerà il 21 settembre in Villa Margherita con il critico musicale, scrittore e saggista Paolo Talanca e il suo viaggio nella storia della musica d’autore italiana, dalla scuola genovese a Brunori SAS, impreziosito dalle interpretazioni di alcuni giovani cantanti calabresi.

Il 30 settembre, al Museo Marca, l’evento Ma rimane il canto…” reading di poesia e musica, con le suggestive liriche di Pietro Santacroce, medico e poeta, nel decennale della sua scomparsa. Le parole dell’informazione è, invece, il titolo della tavola rotonda che, nella Casa delle Culture il 19 ottobre, vedrà confrontarsi direttori di giornali, editori e giornalisti sul ruolo del cronista e sui cambiamenti nell’epoca post-internet.

Mercoledì 23 ottobre ospite del Festival sarà Gianfranco Valenti, autore e conduttore RAI Radio 2 e docente di “Tecniche dell’intrattenimento radiofonico” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il ritorno della radio parlata è il titolo di questo appuntamento che, nel Museo del Rock, analizzerà il successo di un mezzo di comunicazione, la radio appunto, sopravvissuto alla rivoluzione della televisione prima e di internet poi.

Sabato 8 novembre, nella Sala del Complesso Monumentale “San Giovanni”, l’evento Le parole della fede e i giovani, dove Pippo Corigliano, giornalista e scrittore di successo per Mondadori, cercherà di rendere attraente e stimolante il progetto di una vita coraggiosa e impegnata, in un’epoca segnata da indifferenza, egoismo e paura.

Sempre nella stessa sala, il 15 novembre, l’evento conclusivo del cartellone, dal titolo Da dove nascono le parole: la scatola magica. Si tratta di una lezione interattiva che terrà il prof Antonio Cerasa, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ricercatore del CNR, autore di oltre 100 pubblicazioni, che si occupa di vari campi delle neuroscienze.

Il festival, dopo i vari incontri che declinano la parola nei diversi settori in cui essa trova applicazione, si concluderà infatti con una lezione interattiva su come e dove nascono le parole. Lo scienziato ci condurrà all’interno del nostro cervello per aiutarci a comprendere la genesi del linguaggio e tutto ciò che può limitarlo o potenziarlo, anche alla luce delle più recenti scoperte, come l’intelligenza artificiale.

«Devo ringraziare Antonietta Santacroce – ha dichiarato il sindaco Sergio Abramo – per il bellissimo lavoro fatto in questi anni. Siamo orgogliosi di dire che la nostra città è effervescente dal punto di vista culturale, la cui crescita avviene con una attenta programmazione creando un indotto turistico sempre maggiore».

«Siamo molto contenti – ha aggiunto Salvatore Bulotta – della qualità di questo cartellone. È, per noi, un motivo di soddisfazione condividere l’esperienza di essere a fianco di questo Festival che è ormai un punto fermo della programmazione culturale calabrese. È importante che il Festival faccia riflettere al di là degli eventi spettacolari. La parola è il veicolo fondamentale per qualsiasi cosa nella nostra vita e quindi mi complimento per la scelta. Proporre eventi di cultura per la valorizzazione dei beni della città: è il Festival del centro storico».

«Il lavoro che abbiamo portato avanti – ha dichiarato l’Assessore Alessandra Lobello – è stato quello di fare rete con associazioni e privati. Solo così si possono raggiungere risultati importanti. Dal punto di vista culturale la città offre molto e dobbiamo puntare sul turismo culturale. Ringrazio Antonietta Santacroce per la sua direzione artistica che offre sempre un cartellone di grande qualità».

Sulla stessa lunghezza d’onda Ivan Cardamone: «L’importanza dei privati nella realizzazione degli eventi culturali. Abbiamo raggiunto una bella sintonia con il Festival d’Autunno, migliorando anche l’impegno dell’Amministrazione comunale nello stare vicino a questo evento perché a usufruirne è tutta la città di Catanzaro».

Maurizio Ferrara, direttore della Camera di Commercio di Catanzaro, ha messo in risalto il rapporto instauratosi con il Festival d’Autunno: «La Camera di Commercio ha appoggiato il Festival d’Autunno sin dalla sua prima edizione, sostenendo questa idea del rapporto tra turismo, cultura ed economia. Siamo felici che il Festival ogni anno dia importanti segnali di crescita, diventando un punto di riferimento per tutta la Calabria». (rcz)