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CATANZARO - Tassa occupazione suolo pubblico, Azione chiede più equità

CATANZARO – Tassa occupazione suolo pubblico, Azione chiede più equità

Un regolamento più equo è quello che chiede il gruppo Azione in consiglio comunale per quanto riguarda il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico per gli esercenti.

«A breve – scrivono i consiglieri di Azione – il consiglio comunale di Catanzaro sarà chiamato ad esprimersi sulle modifiche al Regolamento per l’applicazione del Cup – Canone unico patrimoniale di occupazione del suolo pubblico. Un argomento di rilevante portata che interessa operatori economici e cittadini intenzionati ad utilizzare suolo e spazi pubblici. In questa fase, e riservando in momenti successivi ulteriori approfondimenti, vorremmo porre l’attenzione su un aspetto di grande impatto per gli esercenti attività commerciali localizzati nei centri storici. La proposte di modifica al regolamento in discussione, anziché risultare attrattiva e favorire l’incremento di attività economiche, va nella direzione opposta penalizzando ulteriormente le nostre attività commerciali già piegate da una forte crisi».

Continua Azione: «All’articolo 37, infatti, è previsto quanto segue : 1. In caso di occupazioni di suolo pubblico effettuate all’esterno di pubblici esercizi che interessano aree stradali dedicate alla sosta dei veicoli (c.d. “strisce bianche”) il canone da corrispondere è calcolato applicando un incremento pari al 100% della tariffa di riferimento per tutta l’area interessata dall’occupazione. 2. Per le occupazioni ricadenti sugli stalli di sosta di competenza Amc (c.d. “strisce blu”), si rinvia all’apposito disciplinare di Concessione approvato con Delibera di consiglio comunale n. 160 del 22/12/2020 e successive determinazioni».

«Premesso che nel disciplinare richiamato nulla è detto in ordine a tale specifico argomento – aggiungono quelli di Azione – riteniamo che i pubblici esercizi che faticosamente decidono di investire realizzando degli spazi al fine di rendere più confortevole ed attrattivo il servizio ai propri clienti, debbono essere incentivati e non penalizzati oltremodo. Con la proposta pervenuta dagli Uffici, in sostanza se il gestore di un bar o ristorante oppure una gelateria decidesse di farsi autorizzare uno spazio davanti alla propria attività che ricade in zona “striscia blu” dovrebbe riconoscere all’Amc una cifra spropositata che quindi rende antieconomica l’iniziativa. Basterebbe quindi, e questa è la nostra proposta, deliberare che in questi casi gli esercenti saranno chiamati a corrispondere un canone “ordinario” e, quindi, sopportabile. Si tratta di un gesto concreto di attenzione verso le attività commerciali che a parole, e temiamo solo a parole, questa Amministrazione dichiara di voler incentivare e sostenere. Altrimenti tutti i buoni propositi, le tante parole spese in campagna elettorale, gli studi e le elaborazioni di marketing territoriale, il paventato rilancio del centro Storico rimarranno chimere.
Chiediamo quindi al sindaco ed all’assessore Borelli di intervenire sposando la nostra proposta e rendendo così il Regolamento più equo soprattutto verso gli operatori economici del food». (rcz)