Orrico e Auddino (M5S): Interrogano il ministro Fratin per ex Lsu al Parco d’Aspromonte

La deputata del M5S e Giuseppe Fabio Auddino, coordinatore pentastellato della Provincia di RC, hanno depositato una interrogazione  rivolta a più dicasteri, primo fra tutti quello dell’Ambiente, in merito alla vicendadegli ex Lsu stabilizzati al Parco Nazionale del’Aspromonte, che ora risultano estromessi.

Nell’interrogazione, i pentastellati vogliono verificare «la liceità di tale estromissione che, concretamente, ha provocato un sottodimensionamento della pianta organica, paralizzando, di fatto l’Ente».

«Una questione – hanno detto – sulla quale eravamo già intervenuti sperando che si riuscisse a trovare una soluzione ragionevole che salvaguardasse da un lato cinque lavoratori stabilizzati ormai da due anni e, dall’altra, garantisse il funzionamento dell’Ente così penalizzato sia nella sua operatività che nella sua autonomia visto il commissariamento firmato dal ministro Pichetto Fratin».

«Purtroppo, così non è stato – hanno proseguito – nonostante le esigenze emerse dal Piano di fabbisogno di personale 2020-2022 dell’Ente e le pronunce positive della Ragioneria Generale dello Stato, il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della stessa Corte dei Conti».

«Dunque – prosegue la nota – ci troviamo costretti non solo a denunciare nuovamente l’accaduto quanto a chiedere a gran voce chiarezza e trasparenza: che ratio ha mosso questa scelta? Forse il reclutamento di altri lavoratori sebbene ci siano altri dodici ex Lsu che attendono momentaneamente in soprannumero?». (rp)

 

Minasi (Lega): Lunedì al via demolizione vecchio ponte di Longobucco

«Lunedì inizieranno i lavori per la demolizione del vecchio ponte di Longobucco, indispensabili per procedere poi alla costruzione del ponte nuovo». È quanto ha annunciato la senatrice della Lega, Tilde Minasi, spiegando come si tratta di «lavori che saranno seguiti con attenzione e in ogni fase dallo stesso Salvini. Ennesima dimostrazione della sua attenzione al nostro territorio e della fruttuosità del suo impegno al Ministero».

«Voglio rimarcare l’impegno del Ministro – ha proseguito – al servizio dei cittadini calabresi e che non si ferma qui.  Accanto alla notizia sulla demolizione del ponte di Longobucco, infatti, ce n’è un’altra che riguarda la SS 106 Jonica, dove sono già in corso di esecuzione i lavori del terzo megalotto e dove giovedì si chiuderà la conferenza dei servizi per il lotto Sibari-Rossano, che di questo megalotto fa parte e che sarà finanziato con 1 miliardo stanziato proprio da Matteo Salvini nella legge di bilancio 2023».

«Anche questa – ha continuato Minasi – un’ulteriore conferma della concretezza e della celerità con cui dal Governo si interviene nell’interesse del nostro territorio. Rivolgo dunque al Ministro il mio personale grazie, ma credo che a lui debba andare la gratitudine di tutti i calabresi, la gratitudine di una Regione che dai governi passati era stata dimenticata e lasciata ai margini e che, invece, adesso può dirsi davvero, nei fatti, centrale nelle politiche governative». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Calabria ha fatto passi da gigante per ambiente

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come siano stati fatti «passi da gigante» in Calabria per l’ambiente.

«Le nostre citta sono sostenibili – ha proseguito – mentre il mare calabrese ha fatto passi in avanti molto importanti. Ringrazio il presidente Occhiuto, gli assessori e i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia per il loro contributo in materia ambientale, il commissario di Arpacal, Michelangelo Iannone, per l’impegno che sta profondendo per l’agenzia».

«L’ambiente che noi rispettiamo – ha concluso Antoniozzi – è cosa ben diversa dal furore ideologico del green deal, una cosa senza senso che impoverisce la nostra agricoltura». (rp)

Orsomarso (Fdi): Bene Regione, centrodestra non litighi

«La giunta regionale ha fatto una cosa buona prorogando le concessioni balneari fino a fine anno», per il senatore di Fdi, Fausto Orsomarso, sottolineando come fosse «il massimo possibile e Fratelli d’Italia ha contribuito fortemente all’adozione di questa misura».

«Analogamente – ha aggiunto – è importante che il centrodestra sia unito intorno a questi temi. Grazie al governo Meloni i concessionari degli stabilimenti balneari sono stati difesi ma è naturale che di fronte a una direttiva europea che ha valore di priorità nel rango giuridico l’unica cosa possibile da fare è avere un’Europa diversa che cambi le norme volute da socialisti e popolari».

«Le schermaglie tra partiti della stessa coalizione – ha concluso – seppure alla vigilia di un voto proporzionale, non servono a niente e nascondono le responsabilità della sinistra europea dinanzi a migliaia di imprenditori che, soprattutto in Calabria, hanno fatto investimenti considerevoli per attività che ancora oggi hanno una bassa stagionalità. Giorgia Meloni sta dimostrando, da Caivano al Piano Mattei, una credibilità che è garanzia per realizzare davvero una nuova Europa».

Per Alfredo Antoniozzi, deputato di Fdi, «il collega Fausto Orsomarso ha ragione: la giunta Occhiuto ha operato bene sulla direttiva Bolkstein facendo il possibile rispetto a una direttiva sbagliata che, però, ha una valenza giuridica sovranazionale».

«Il centrodestra deve essere unito – ha sottolineato – come è sempre stato contrastando gli effetti di una direttiva che penalizza chi ha investito ingenti somme su stabilimenti che , specie in Calabria, lavorano a volte per due mesi. La delibera Occhiuto è positiva e Fratelli d’Italia ha contribuito, con i suoi assessori, a farla approvare».

«Fausto Orsomarso – ha ricordato – si è opposto alla Bolkstein sia da consigliere di opposizione che da assessore regionale al turismo. Questo è un regalo che ci ha fatto la sinistra europea e il centrodestra deve rimanere unito». (rp)

Baldino (M5S): Scontro Salvini-Occhiuto su balneari dimostra già il disastro dell’autonomia

La deputata del M5s, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «lo scontro tra il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Salvini sulla direttiva Bolkenstein è un’anteprima del caos che ci aspetta con l’autonomia differenziata».

«Da un lato, Salvini, fanatico promotore della riforma – ha detto – tenta disperatamente di promuovere una gestione unitaria delle concessioni balneari. Dall’altro, Occhiuto, cheerleader della riforma per puro interesse di partito, si nasconde dietro il paravento dell’autonomia, dichiarando apertamente che ignorerà i bandi per le spiagge e rifiutandosi di cedere quote di litorale alle regioni che ne sono prive».

«Questa contraddizione grottesca – ha proseguito – all’interno della stessa coalizione di governo è una chiara dimostrazione delle falle di un sistema che, invece di promuovere l’efficienza e l’equità, rischia di distruggere il nostro Paese. Se Salvini, autoproclamato paladino dell’autonomia, è costretto a supplicare i governatori di non agire autonomamente, è evidente che la riforma proposta da Calderoli è una farsa. Non solo è tutt’altro che solida e ben pensata, ma è un autentico disastro».

«Stanno trasformando il Paese in una nave alla deriva – ha concluso – priva di timone, che si dirige verso una tempesta. Senza una direzione chiara e una guida stabile, stiamo per affondare in un mare di disuguaglianze e inefficienze. La vicenda delle concessioni balneari, con migliaia di operatori economici lasciati nell’incertezza totale alle porte della stagione estiva, dimostra chiaramente che la situazione è completamente fuori controllo». (rp)

Balneari, Cannizzaro (FI): Con delibera Occhiuto proroghe reali

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la delibera sui balneari voluta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto – e convintamente votata in Giunta anche dalla Lega –, è una misura estremamente concreta, dalla parte della Calabria e delle imprese», e che non si tratta di una «iniziativa elettorale o un atto simbolico».

«Dopo mesi di incertezze, nella nostra Regione – ha spiegato – le proroghe delle concessioni saranno realtà. Ciò vorrà dire certezze per gli imprenditori che hanno investito per anni nelle proprie attività, salvaguardia dei posti di lavoro, una migliore ricettività per i turisti che arriveranno nelle prossime settimane».

«Gli amici della Lega, dopo aver accolto con dichiarazioni e messaggi di giubilo l’approvazione della delibera – ha proseguito – adesso provano a sminuirle la portata. Capiamo le esigenze dettate dalla campagna elettorale e dalle direttive che arrivano dai vertici nazionali, ma sarebbe gradito anche un pizzico di onestà intellettuale».

«Il presidente Occhiuto poteva stare con le mani in mano  – ha concluso – in attesa di interventi normativi calati dall’alto, ha invece deciso di agire a ridosso della stagione estiva e per il bene esclusivo della Calabria». (rp)

Minasi (Lega): Sciocche insinuazioni che Salvini abbia evitato Reggio per non parlare del Ponte

La senatrice della Lega, Tilde Minasi,  ha risposto alle insinuazioni giornalistiche circa la mancata presenza di Salvini nella città di Reggio Calabria, in occasione del suo tour elettorale per le europee.

Per la parlamentare «chi scrive è evidentemente molto male informato, dal momento che, proprio sullo Stretto, il Ministro Salvini ci andrà, eccome, e precisamente a Messina per una cena elettorale e un evento incentrati esattamente sul Ponte. Dunque, salvo a voler dire che Messina non fa parte dell’area dello Stretto e non ha a che fare con la grande opera di collegamento tra le due sponde che il Ministro e la Lega considerano strategica, chi scrive ha preso un grossissimo abbaglio. E dispiace che si tratti di un giornalista, che dovrebbe fare informazione, anziché campagna elettorale per il Pd».

«Il Ponte si farà e continua ad essere una priorità per Matteo Salvini e il nostro partito – ha proseguito la Senatrice –. Insinuare che il Ministro abbia saltato la nostra città perchè il ponte potrebbe “trasformarsi in un boomerang” è sciocco, oltre che non corrispondente al vero, come dimostra la tappa, cui accennavo prima, a Messina. Semplicemente, in questa tornata elettorale Reggio non esprime un candidato diretto del territorio, ed essendo tantissimi gli impegni del Ministro, ha giustamente dovuto dare precedenza alle città di Catanzaro e Cosenza».

«Quanto alle dichiarazioni rilasciate da Elly Schlein dopo aver attraversato lo Stretto con il traghetto – ovvero “avendo messo appena venti minuti con la nave” questa sarebbe “la dimostrazione del fatto che il Ponte non serve” – quelle dichiarazioni – ha continuato Minasi – sono piuttosto la dimostrazione che la Segretaria del Partito Democratico farebbe bene a parlare delle cose che conosce. Probabilmente è la prima volta che si reca in Sicilia partendo da Villa San Giovanni a bordo di una nave e non sa, dunque, cosa significhi dipendere dagli orari dei traghetti, dalle code agli imbarchi nei periodi soprattutto di punta, non conosce la vita dei pendolari dello Stretto, dunque può permettersi di fare considerazioni semplicistiche a scopo unicamente propagandistico».

«E chiudo dicendo che la presenza del Ministro Salvini oggi – ha detto ancora – sui cantieri della SS106 jonica dimostrano quale e quanta sia la sua e nostra attenzione proprio verso le altre Infrastrutture sul territorio, che servono a collegare la Calabria e la Sicilia al resto d’Italia e quindi anche il Ponte alle arterie di comunicazione che lo renderanno un grandioso strumento di sviluppo del territorio».

«Matteo Salvini, peraltro – ha concluso la Senatrice – tornerà a breve in Calabria, smentendo ulteriormente ogni superficiale illazione». (rp)

Bolkestein, Cannizzaro (FI): La Calabria ancora una volta apripista

Il deputato di FI, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la Giunta regionale calabrese, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha varato una delibera con cui sancisce che in Calabria non si applicherà la direttiva Bolkestein, per l’insussistenza di scarsità della risorsa. Ed è la prima Regione in Italia a prendere una decisione del genere».

«Se c’è un patrimonio  – ha evidenziato – di cui è ricca e può andare veramente fiera la Calabria, è sicuramente la costa. Ma nella nostra Regione solo il 13% delle spiagge è attrezzato e pronto ad ospitare turisti, mentre l’87% è al momento libero. Motivo per cui, con la ferma e coraggiosa resistenza della Regione Calabria, la direttiva europea denominata Bolkestein può non essere applicata». 

«Secondo la Bolkestein, infatti – ha concluso – laddove il numero delle concessioni è limitato (per scarsità delle risorse naturali) serve una gara, per una durata limitata, senza rinnovo automatico e senza preferenze per il precedente concessionario. Una misura che va nettamente contro i balneari, contrastando con lo sviluppo delle nostre coste e soprattutto perché in Calabria non c’è affatto scarsità della risorsa spiaggia, tutt’altro». (rp)

Irto (PD): Mons. Savino ha ragione, serve unità contro ‘ndrangheta

Per il senatore del Pd, Nicola Irto, «ha ragione mons. Francesco Savino, vicepresidente della Cei: contro la ’ndrangheta non ci si può dividere. Sarebbe un grave errore, se la politica e i vari attori sociali si muovessero isolati, cercando visibilità piuttosto che coinvolgere, come chiedeva Paolo Borsellino, tutte le coscienze, soprattutto i giovani».

«In linea con la visione di Papa Francesco, monsignor Savino e tutta la Chiesa calabrese – ha proseguito il parlamentare dem – ci spronano da tempo a superare, sui temi della libertà e dell’eguaglianza, divergenze e limiti, a guardare insieme alle priorità del Sud. La lotta alla ’ndrangheta è una priorità assoluta per la Calabria, che richiede investimenti politici, culturali e sociali, oltre alla meritoria azione repressiva dello Stato».

«Dobbiamo testimoniare e insegnare alle nuove generazioni – ha sottolineato Irto – che la ’ndrangheta crea enormi diseguaglianze e gravissime ingiustizie sociali, che la criminalità organizzata inquina l’economia e determina il progressivo peggioramento della qualità dei servizi pubblici, a partire dalla sanità. Dobbiamo anche respingere e combattere la cultura ’ndranghetista, altro grosso problema, che si sostanzia nell’aggiramento sistematico delle regole, nell’utilizzo di rapporti personali per finalità private, nella prevaricazione a ogni livello, a cominciare dai luoghi dell’infanzia».

«Bisogna creare alleanze culturali e sociali per sostenere e diffondere una pedagogia antimafia che, sulla scia dell’insegnamento di don Lorenzo Milani, trasmetta, soprattutto ai più giovani, il valore insuperabile della democrazia e dell’impegno pubblico volto a garantire parità di condizioni ai più poveri e deboli. Come Partito democratico calabrese, continuiamo a lavorare – ha concluso Irto – proprio in questa direzione». (rp)

Baldino (M5S): Occhiuto e il centrodestra calabrese sono senza vergogna

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «il presidente Roberto Occhiuto e il centrodestra calabrese sono davvero senza vergogna!».

«Con la faccia di bronzo, vengono a fare campagna elettorale su un territorio – ha spiegato – quello della fascia ionica cosentina, che hanno a lungo saccheggiato e depredato, sopprimendo tribunali, risorse per strade e ferrovie, posti letto ospedalieri.
Invece di mangiare gelati e comiziare con codazzo in favor di telecamere, il Presidente della Regione si occupi dei problemi della Calabria, primo fra tutti quello della sanità, di cui è anche commissario straordinario».
«Già, perché la realtà che vivono quotidianamente i calabresi è ben lontana – ha spiegato ancora – dal mondo incantato che racconta dai palchi elettorali: una sanità con la spesa corrente più bassa d’Italia, con un tasso del 43% di migrazione sanitaria per un costo totale di 200 milioni di euro. Un territorio in cui si racconta che con l’ospedale unico (che doveva essere consegnato a fine 2024 secondo gli annunci di Occhiuto?!) si risolveranno tutti i problemi, senza dire però che saranno corsie senza medici, proprio come le ambulanze che prestano soccorso a chi ha bisogno: mancano i medici di famiglia, mancano oltre 3000 medici di medicina generale e circa 2500 in corsia, ma non mancano i medici gettonisti, per ciascuno dei quali la Regione spende 43mila euro all’anno in più di quanto spenderebbe per un medico della sanità pubblica».
«Una sanità regionale totalmente relegata alle strutture ospedaliere e ai centri diagnostici privati, con liste d’attesa infinite – ha aggiunto – pensiamo che per una mammografia possono passare tra i 63 e i 128 giorni, ma se ci rivolgiamo ad una struttura privata, in un giorno abbiamo risolto. Ce lo dice lo stesso Cup Online, altra geniale trovata di Occhiuto, sbandierata in pompa magna come storico traguardo, che ha portato zero vantaggi e benefici ai calabresi, ma molti vantaggi e molti benefici agli azionisti dei centri diagnostici privati convenzionati».
«È questa la Calabria che la politica regionale non vede e non racconta per non ammettere i propri fallimenti – ha sottolineato –. Preferiscono trincerarsi dietro il lavoro altrui, come la repentina accelerazione dei lavori per la strada statale 106 jonica dovuta al governo Conte1 e al decreto sblocca cantieri, e che grazie a quell’intervento è oggi finanziabile, ma non finanziata interamente per quanto servirebbe, dopo l’ormai famoso e mai smentito scippo di 7 miliardi destinati alla ss106 e dirottati da Berlusconi e Bossi agli allevatori del Nord. Oppure come l’elettrificazione della ferrovia jonica che non solo Occhiuto non ha deliberato ma il cui finanziamento è per lo più legato a fondi Pnrr, risorse portate in Italia dal presidente Conte, mentre il Governo Meloni, con la sua complicità, ha sottratto pochi mesi fa 40 milioni di euro destinati proprio all’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Reggio Calabria».
«È facile vendersi meriti che non sono propri e vantarsi di poter tagliare nastri che sono frutto del lavoro altrui – ha proseguito –. È diabolico perseverare venendo a fare comizi in questa terra, mentre con una mano si destinano 15 miliardi di euro per il ponte sullo stretto e con l’altra si decide il definitivo tracollo della Calabria con l’autonomia differenziata».
«La Calabria – ha concluso – ha bisogno di una politica locale che affronti la realtà con trasparenza, competenza e determinazione, non di narrazioni ingannevoli e di mistificazioni, altro che populismo e demagogia. Quello di Occhiuto è illusionismo e televendita, un incrocio tra il mago Silvan e Wanna Marchi. La Calabria e i calabresi hanno bisogno che gli venga restituita la dignità di cittadini di un Paese civile. La nostra regione merita di più, molto di più». (rp)