CICALA (CZ) – La mostra “Archivio Mabos”

Sabato 21 dicembre, a Cicala, sarà inaugurata “Archivio Mabos”, la mostra di documenti d’archivio, composta da fotografie delle opere allestite all’interno del parco espositivo, progetti degli artisti e tutto ciò che concerne la promozione, compresi gli esiti della più recente collaborazione con l’illustratore e graphic designer Giuseppe Talarico.

L’inaugurazione della mostra, promossa nell’ambito del progetto finanziato con risorse Pac 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3., sarà impreziosita da un’attività di trekking urbano a cura dell’associazione Terra Mater che svelerà il percorso tracciato dai manifesti, raccontando al contempo la storia di Cicala.

Mettendo in relazione non solo due luoghi geografici ma anche due spazi d’azione a tratti antitetici, che si armonizzano sotto il segno di un’unica narrazione e missione, la direttrice del Museo d’Arte del Bosco della Sila, Elisa Longo, affiancata e sostenuta dal fondatore Mario Talarico, per questa edizione speciale ha deciso di ricorrere alla street poster art. L’intervento urbano, infatti, prevede circa 20 immagini che, stampate in grande formato su carta da manifesto, adorneranno le pareti di edifici abitativi, tra i vicoli di Cicala.

«La scelta di intervenire direttamente nel contesto urbano e rendere la mostra ancora più comunicativa – ha spiegato Longo – è emersa da un’esigenza logistica, ma si è subito configurata come una nuova e più efficace possibilità. Ci ha permesso di coinvolgere non solo i giovani cicalesi dell’associazione Terra Mater, con cui abbiamo scelto il percorso della mostra, ma anche i proprietari delle abitazioni su cui affiggeremo le foto-manifesto, che da semplici e forse involontari fruitori si trasformano così in partecipanti attivi a quello che è un vero e proprio progetto di riqualificazione urbana».

Si tratta di una forma di contaminazione artistica e poetica impattante in quanto dialoga in maniera semplice e diretta con la quotidianità delle persone, influenzandone la direzione e la comprensione stessa dello spazio urbano, seppur con la specificità dell’impermanenza che tanto identifica anche il progetto Mabos. 

«Le opere d’arte concepite a partire da questi presupposti, che siano pensate, progettate e realizzate in relazione a un ambiente naturale o meno, subiscono l’esposizione ai fattori spazio-tempo in maniera amplificata e, allo stesso modo, instaurano con la collettività dei fruitori, estremamente eterogenea e tendenzialmente immediata, un rapporto più intenso», ha precisato la direttrice.

Tanti i linguaggi esplorati, con lo sguardo rivolto soprattutto al coinvolgimento delle nuove generazioni. Sarà disponibile, infatti, anche il pacchetto sonoro “I sonagli verso i confini”, uno spazio di fruizione audio che, attraverso la voce calda e evocativa di Pierpaolo Capovilla e le vibrazioni sonore di Giorgio Caporale, fa rivivere il senso del viaggio e delle fotografie calabresi di Mario Giacomelli, di cui il Museo custodisce un piccolo nucleo. 

«Una riscrittura di appunti, pensieri ed emozioni scaturiti dall’incontro del grande fotografo marchigiano coi paesaggi umani e geografici della Calabria, prima assimilati nelle trame degli spostamenti fisici, poi sublimati dalla lettura del Canto dei nuovi emigranti del poeta calabrese Franco Costabile», ha commentato la direttrice che, tra l’altro, progetta e produce questi pacchetti sonori per incrementare la più pura e profonda conoscenza dei luoghi nonché della poesia che resiste ai limiti del tempo e alle intromissioni dei confini geografici. (rcz)

 

CATANZARO – Successo per “Inverso”

Ha riscosso grande successo la terza edizione di Inverso, la sfilata delle creazioni realizzate dagli studenti della Scuola di Fashion design dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Le sale del Complesso monumentale San Giovanni, come già era avvenuto per la prima edizione, hanno ospitato i 60 outfit con tanto di accessori e gioielli che i 19 designer del Triennio e del Biennio della Scuola hanno realizzato nel corso dello scorso Anno Accademico 2023/2024. Inverso” rientra nel novero delle iniziative legate a Performing, il festival delle arti performative voluto dall’Aba Catanzaro con il coinvolgimento di altre 11 istituzioni Universitarie e dell’Alta Formazione italiane, finanziato coi i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A portare in passerella le loro creazioni sono stati: Elia Anania, Anna Chiara Cozza, Assunta D’Amico, Maria Letizia Gabriele, Jessica Galea, Benedetta Grano, Davide Lucano, Matteo Mancuso, Ilham Osman, Vincenzo Lamonica, Ida Maletta, Valentina Renda, Arianna Riganello, Erica Roberti, Carmine Rocca, Giorgia Saporito, Georgiana Saviciuc, Federica Sestito, Ivana Trivieri.

A coordinare il loro lavoro sono state le docenti Aba Maria Saveria Ruga, Dobrila Denegri e Karisia Paponi. Nelle parole di quest’ultima, tutta l’emozione per il successo dell’evento: «Quest’anno la sfilata ha raccontato il loro lavoro progettuale durato un intero anno – ha spiegato –. Ognuno di loro ha lavorato sulla propria identità, creando una “capsule collection” di tre o quattro outfit partendo proprio dalla progettazione, quindi dall’idea, per poi passare al disegno, alla realizzazione del cartamodello e del prototipo fino ad arrivare alla realizzazione dei capi veri e propri. Li ho visti felici e soddisfatti».

«Hanno lavorato tanto – ha proseguito – per realizzare questo evento e credo che per loro sia stata un’esperienza altamente formativa perché hanno avuto l’occasione di confrontarsi con un contesto professionale, con i modelli e con tutto ciò che ruota attorno alla realizzazione di un evento complesso».

«E questo è esattamente il fine – ha concluso – che perseguiamo nella formazione, cercando di dare agli studenti non solo la teoria e gli strumenti tecnici per intraprendere una carriera, ma anche la conoscenza diretta e pratica del mondo del lavoro».

Entusiasta Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia: «È stato un momento straordinario – ha chiosato -. Con “Inverso” credo che abbiamo dimostrato in che misura il linguaggio acquisito dai nostri allievi sia in grado di competere con tutto il territorio europeo».

«Ne sono assolutamente fiero – ha concluso – così come sono fiero del fatto che anche questo evento sia stato realizzato con grande abnegazione, passione e senso di appartenenza alla comunità da parte dell’intero corpo docente dell’Accademia, affinché il pubblico potesse emozionarsi e partecipare emotivamente alla sfilata delle creazioni dei nostri studenti». (rrc)

 

A Catanzaro consegnato il Carlino d’argento

Successo, a Catanzaro, per la settima edizione del Premio Carlino d’Argento, la cui cerimonia di premiazione si è svolta al Teatro Politeama.

Un’edizione che, grazie all’impegno del presidente Yves Catanzaro, ha confermato il percorso di crescita di un evento che quest’anno ha abbracciato ancora di più la città e il territorio, offrendo diversi momenti di cultura e di incontro.

I premi creati ad hoc dal maestro Antonio Affidato ed ispirati alla storica moneta catanzarese, assegnati dalla commissione guidata da Anna Russo, hanno visto gli insigniti salire sul palco per raccontarsi e lanciare un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutti i calabresi a far valere le proprie qualità spesso sommerse.

Preziose le testimonianze dell’archeologo Francesco Cuteri (Premio per la cultura), del produttore cinematografico Luca Marino (Arti visive e discipline dello spettacolo), di Serafino e Antonio Mirijello dell’Ente Nazionale Sordi Catanzaro (Impegno per il sociale), di Rizieri Mele per la startup tecnologica Searcode (Imprenditoria giovanile), della ricercatrice nell’ambito delle neuroscienze Maria Concetta Miniaci (Premio speciale) e del coreografo Giovanni Calabrò (Premio alla carriera).

Nel corso della serata, condotta da Domenico Gareri, sono intervenuti diversi esponenti delle istituzioni locali, a partire dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa – alla sua prima uscita pubblica in città – e a seguire la vicesindaca Giusy Iemma, l’assessore comunale Vincenzo Costantino e il Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo.

Presente, anche, don Maurizio Franconiere, incaricato dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Dalle voci delle autorità civili e religiosi è arrivato un plauso all’iniziativa che mira a mettere in risalto il valore aggiunto della comunità e a far conoscere le storie personali di chi, vicino o lontano, contribuisce a raccontare in modo positivo la propria terra.

Il Premio Carlino d’Argento ha consolidato, inoltre, il proprio impegno solidale grazie alla collaborazione con Telethon – rappresentato dal coordinatore provinciale Raffaele Marasco – e la FITP Federazione italiana tradizioni popolari – presenti il presidente nazionale Gerardo Bonifati, il segretario nazionale Franco Megna e il consigliere regionale Andrea Addolorato – che hanno rinnovato sul palco l’invito a donare in occasione dell’apertura della settimana a sostegno della ricerca sulle malattie rare.

Particolarmente suggestiva la sfilata degli abiti a cura della stilista Azzurra Di Lorenzo che, dalla Calabria, ha saputo consacrarsi anche a livello internazionale. Una particolare menzione, inoltre, per l’artista Mario Vetere – protagonista della mostra “Negativo è positivo” in corso al complesso San Giovanni di Catanzaro – e per gli scrittori Gianluca Facente e Sandra Giglio che hanno presentato il loro libro “La madre del turco”. Non sono mancati i momenti di spettacolo dedicati ai talenti del territorio: applausi per i giovani cantanti Dasco, Anna Lacroce e Carmen Folino e per gli allievi della Scuola di ballo del Teatro Politeama.

«oglio ringraziare tutti i nostri ospiti e i partners pubblici e privati che hanno dato lustro e visibilità al Premio Carlino d’Argento», ha commentato Yves Catanzaro.

«Una settima edizione – ha concluso – che ha segnato un ulteriore passo in avanti per un progetto che vuole esaltare le radici autentiche e l’identità della Calabria, parlando sempre più alle nuove generazioni per contribuire alla crescita del territorio». (rcz)

A Catanzaro “Berlinguer – La grande ambizione” racconta una storia ancora attuale

È stata una riflessione profonda e appassionata sulla politica italiana degli anni ’70 e sulla figura di Enrico Berlinguer, quella fatta dal regista Andrea Segre nel corso di una serata al Teatro Comunale di Catanzaro, dove è stato proiettato il film Berlinguer – La Grande ambizione.

L’evento è stato fortemente voluto anche dai dirigenti locali del Partito Democratico, molti dei quali erano presenti in sala.

«L’idea del film nasce dalla voglia di raccontare un pezzo di paese, un pezzo di popolo italiano e un pezzo di storia che non era mai stato al centro di un film del cinema di finzione – ha spiegato Segre –. Sia la figura di Berlinguer che il PCI non erano mai stati raccontati nel cinema di finzione. Ma il motivo che davvero mi ha trascinato per questi quattro anni di fatica è stato che studiando quel mondo e quella persona, ho capito che c’era dentro il materiale per poterci interrogare su cosa è successo oggi, sul rapporto tra società e politica e tra comunità e collettività».

«Vedere quella comunità così grande di persone che si sono attivate, nel bene e nel male – ha aggiunto – ma dentro un progetto comune, era anche un modo per interrogarci su come stiamo oggi. E questa era la mia speranza: il successo del film e la grande partecipazione di tante generazioni diverse al film. Credo che abbia intercettato questa urgenza, questa esigenza, e credo che questa sia un po’ l’emozione più grande del film, sia in distribuzione che durante le riprese».

Il regista si è soffermato anche sulla scelta di affidare a Elio Germano il ruolo di Berlinguer: «Nessun altro poteva fare Berlinguer. Ero talmente convinto che fosse necessario che fosse davvero Elio e non venisse trasformato in Enrico, per cui nessuna maschera. Tu vedi la faccia di Elio ed è Elio che racconta. Segui la sua forza interpretativa, non solo la mimesi di Enrico, ma proprio il condurre lo spettatore, tutti noi, a pensare le cose che succedono. Quindi, non ti chiedi più se assomigli o no ad Enrico, non stai a guardare se raffigura bene Enrico, ma sei condotto al pensiero, all’interrogarti su cosa succede, a sentire le emozioni, a sentire le paure, a sentire i silenzi».

La chiacchierata con il regista condotta dal direttore artistico del Teatro Comunale, Francesco Passafaro, si è arricchita di spunti e di domande del pubblico che si è lasciato condurre per le vie della storia tracciata da Segre.

Durante la serata, Segre ha spiegato la sua motivazione principale per aver realizzato il film, ovvero la volontà di raccontare un pezzo di storia italiana che non era mai stato raccontato nel cinema di finzione. La sua ricerca è stata spinta anche dal desiderio di interrogarsi su cosa sia successo oggi, nel rapporto tra società e politica. Il regista ha parlato della fatica emotiva che ha vissuto durante la realizzazione del film, ma anche dell’emozione più grande che ha provato: quella di vedere un gruppo di persone unite in un progetto comune, proprio come accadeva nei movimenti politici degli anni ’70.

La pellicola si concentra sugli anni cruciali della vita politica di Berlinguer, dal tramonto dell’ideologia di Salvador Allende al drammatico attentato che lo colpisce in Bulgaria, passando per le sue sfide politiche e personali. Segre non si limita a raccontare un biopic, ma esplora la “democrazia zoppa e bloccata” dell’epoca, una democrazia che ancora oggi presenta le stesse sfide e le stesse domande irrisolte.

La storia non si ferma alla figura di Berlinguer, ma offre un affresco della Sinistra italiana, dei suoi limiti, dei suoi conflitti e delle sue difficoltà nel rispondere alle sfide del capitalismo mondiale e alle influenze straniere. Berlinguer – La grande ambizione è un film che interroga il presente e il passato, portando il pubblico a riflettere sulle dinamiche politiche e sociali attuali. Il successo del film, che ha raccolto un’ampia partecipazione di generazioni diverse, conferma quanto sia viva la voglia di comprendere la nostra storia e di trarne insegnamenti per il futuro. (rcz)

A Copanello di Stalettì attivata la Stazione Metereologica

È stata attivata, a Copanello di Stalettì, la prima e unica Stazione Metereologica della zona, realizzata grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia di Catanzaro, diretta da Francesco Benevento.

L’inaugurazione della stazione meteorologica di Copanello, rappresenta un traguardo importante per la meteorologia calabrese e per la comunità locale. Grazie all’impegno della Stazione Meteorologica Sant’Elia e all’Associazione Insieme per Copanello, guidata da Danilo Sorrenti, questa località nota in tutto il mondo si prepara a diventare un punto di riferimento per la ricerca climatica e la salvaguardia ambientale.

La stazione meteorologica, finanziata interamente con fondi privati, è stata installata in un punto strategico per raccogliere dati sul clima locale, influenzato dalla vicinanza al mare e dai rilievi circostanti.

Questo progetto non rappresenta solo un’innovazione tecnologica, ma anche un contributo essenziale alla rete regionale di monitoraggio climatico. La collaborazione con l’associazione Insieme per Copanello, ha giocato un ruolo determinante nell’individuazione del sito e nella logistica dell’installazione. L’associazione si è impegnata per garantire il successo dell’iniziativa.

«La stazione di Copanello rappresenta un grande passo avanti per il monitoraggio climatico in Calabria»,  ha sottolineato Francesco Benevento.

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto così significativo per la nostra comunità – ha dichiarato il presidente Sorrenti. –. Questa stazione non solo aiuterà a monitorare il clima, ma rappresenta un esempio di come la cooperazione possa portare valore aggiunto al nostro territorio».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha evidenziato come tutte le iniziative, mirate alla valorizzazione e tutela della Costa Jonica, vadano salutate con gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i meritevoli promotori.

La stazione è dotata di strumenti avanzati per rilevare parametri come temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica e pluviometria. Grazie a un sistema di trasmissione dati via satellite, i risultati saranno disponibili in tempo reale, fornendo informazioni essenziali per la prevenzione di eventi meteo estremi, come mareggiate e piogge torrenziali, che spesso colpiscono la zona. (rcz)

CATANZARO – Inaugurata la 3° edizione di “RaccontArti”

Fino al 30 dicembre, nella Sala esposizioni dell’Ex Stac di Catanzaro si terrà la terza edizione di RaccontArti, il Festival delle arti e dei mestieri, promosso da Confartigianato Imprese Calabria, e realizzato con il sostegno economico di Ancos Confartigianato, Camera di commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ed il patrocinio gratuito del Comune di Catanzaro, in collaborazione con le strutture territoriali calabresi.

La formula vincente delle edizioni precedenti, che hanno registrato oltre 5000 presenze, sarà ulteriormente potenziata. Il programma di quest’anno si presenta ancora più ricco, con iniziative pensate per coinvolgere tutte le età, dai più piccoli agli adulti. A tagliare il nastro della Terza edizione il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace; l’assessore comunale alle Attività economiche, Giuliana Furrer; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo, Pietro Falbo; il coordinatore dell’evento William D’Iuorno; il presidente nazionale di Ancos Enrico Inferrera.

Tra i presenti, Salvatore Ascioti, vice presidente regionale e componente della Giunta nazionale di Confartigianato; il presidente di Confartigianato Cosenza, Carlo Angotti; il segretario provinciale di Confartigianato Catanzaro Raffaele Mostaccioli; Francesco Filice, coordinatore Ancos Calabria.

«RaccontArti, giunto alla sua terza edizione, è un evento che anche quest’anno Confartigianato Imprese Calabria ha voluto confermare nella città di Catanzaro, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’artigianato calabrese – ha esordito il segretario regionale, Silvano Barbalace –. Il nostro scopo è avvicinare l’artigianato alla comunità, ai visitatori e al pubblico, permettendo loro di scoprire da vicino le bellezze di quest’arte».

«In questa edizione – ha concluso – abbiamo voluto rappresentare le diverse forme di artigianato, da quello tradizionale a quello artistico e pittorico, includendo anche l’artigianato musicale, grazie a un ricco programma di eventi di intrattenimento. Inoltre, sono stati organizzati laboratori dedicati sia ai più piccoli che agli adulti, per offrire un’esperienza concreta e coinvolgente sui mestieri artigianali».

Uno degli aspetti più significativi di quest’anno è rappresentato dalle cinque giornate interamente dedicate agli incontri con i ragazzi delle scuole, che si terranno la prossima settimana: «L’obiettivo è stimolare la loro curiosità e far conoscere loro il mondo dell’artigianato, un settore che può offrire opportunità preziose e inaspettate», ha detto ancora Barbalace ringraziando i partner che hanno reso possibile questa iniziativa.

«Oltre alla straordinaria squadra che ha lavorato con impegno e passione. L’evento, che sarà visitabile fino al 30 dicembre, è il frutto di un lavoro corale, realizzato grazie alla collaborazione tra artigiani, associati e dirigenti», ha concluso Barbalace.

«La Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo è entusiasta di partecipare a questo evento che riunisce le eccellenze dell’artigianato calabrese – ha affermato il presidente Pietro Falbo –. Essere arrivati alla terza edizione è un segnale di continuità e crescita che rende l’evento un punto di riferimento per la città e il territorio. Eventi come questo offrono visibilità agli artigiani dei borghi storici, contribuendo a far emergere le eccellenze calabresi. La nostra missione è aiutare le piccole imprese a crescere, per misurarsi con i mercati internazionali».

L’evento è cresciuto e si è radicato nel territorio. Lo ricorda Giuliana Furrer, assessore alle Attività economiche del Comune di Catanzaro che nella veste di presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato ha creato e fortemente voluto questa manifestazione, tre anni fa, organizzandola con grande impegno e passione. Fino a questo terzo appuntamento.

«La presenza di numerose persone e l’entusiasmo manifestato dimostrano l’attesa che c’è intorno a questa manifestazione – sottolinea Furrer –. Quest’anno abbiamo scelto di concentrarci su due settimane, migliorando le attività grazie all’esperienza accumulata».

«Un aspetto fondamentale – ha sottolineato – è il coinvolgimento delle scuole, per avvicinare le nuove generazioni all’artigianato, un settore che offre opportunità uniche. Il mio impegno è anche quello di riportare un tessuto artigianale stabile nel centro storico, facendo del nostro patrimonio un attrattore turistico».

Il “testimone” dell’organizzazione dell’evento è passato a William D’Iuorno, presidente regionale dei Birrifici artigianali che ha rimarcato: «La terza edizione di RaccontArti ospita 18 espositori provenienti da tutta la Calabria. L’obiettivo è valorizzare le diverse forme d’arte e di manualità della nostra regione».

«La prima settimana – ha spiegato – è dedicata ai laboratori scolastici e abbiamo organizzato un concorso per premiare l’artigiano del futuro. È fondamentale dare visibilità al lavoro artigianale, far comprendere al pubblico il processo che sta dietro a ogni prodotto. I workshop sono essenziali per avvicinare le persone al mondo dell’artigianato».

A tenere a battesimo la terza edizione di “RaccontArti” è stato il presidente di Ancos Enrico Inferrera: «Sono felice di partecipare a questo evento che unisce i valori dell’artigianato, della solidarietà e della cultura, che rappresentano anche i principi di Ancos».

«Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a questo progetto e invito tutti a sostenere Ancos – ha continuato –, che opera su tutta Italia per progetti che spaziano dall’aiuto alla disabilità al restauro di opere d’arte. Come il colibrì che fa la sua parte durante l’incendio, anche noi, con piccoli gesti, possiamo migliorare il mondo».

Oltre alla esposizione di opere artigianali, il festival offrirà una vasta gamma di attività, che spazieranno dalla moda alla pittura, dai laboratori creativi alle esibizioni musicali, con l’intento di promuovere il legame tra arte, cultura e comunità. Questo evento, inserito nel periodo natalizio, sarà un’occasione imperdibile per riscoprire i valori della tradizione, della solidarietà e della bellezza condivisa.

La serata è proseguita con l’intrattenimento musicale di Francesca Lupis e Antonio Politano, voce e pianoforte. (rcz)

Lunedì all’Umg tavola rotonda “Per un invecchiamento sano e attivo”

Lunedì 16 dicembre, a Catanzaro, alle 14.30, nell’Aula ‘Salvatore Venuta’ del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Per un invecchiamento sano e attivo: il nuovo campo della Gerontologia sociale”.

L’incontro è organizzato dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Invecchiamento Sano e Attivo (C.R.I.S.A.) con il patrocinio della Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina – Associazione Italiana di Sociologia (AIS) ed è fruibile anche online .

L’evento è rivolto ai professionisti sanitari e sociali (MMG, geriatri, infermieri, assistenti sociali, educatori professionali, fisioterapisti, psicologi) che operano nei servizi per gli anziani in quanto mira ad approfondire il nuovo approccio per un invecchiamento sano e attivo promosso dalla Gerontologia sociale.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Giovanni Cuda, Guido Giarelli, docente ordinario di Sociologia all’Università “Magna Græcia” e direttore del C.R.I.S.A., introdurrà i lavori a cui parteciperanno: il dott. Dario Leosco, professore ordinario di Geriatria all’Università “Federico II” di Napoli e presidente della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (S.I.G.G.), il dott. Antonino Cotroneo, vice-presidente dell’Associazione Geriatri Extra-Ospedalieri (AGE); la dott.ssa Lucia Muraca, referente del presidente nazionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (S.I.M.G.); il dott. Cosimo Cicia, vicepresidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI); la dott.ssa Elma Battaglia, referente del presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS); la prof.ssa Angela Sciacqua, ordinario di Geriatria dell’Università Magna Græcia; il prof. Andrea Corsonello, aggregato di Geriatria dell’Università della Calabria e Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) di Cosenza; la dott.ssa Saveria Cristiano, dirigente dell’Unità Organizzativa Autonoma “Assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale – Programmazione e integrazione socio-sanitaria” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

A seguire, sono in programma gli interventi dei componenti del Consiglio Scientifico del C.R.I.S.A.: prof.ssa Donatella Bramanti, ordinaria di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, prof.ssa Giuseppina Cersosimo, ordinaria di Sociologia dell’Università di Salerno, prof.ssa Rita Biancheri, associata di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università di Pisa,prof. Carmine Clemente, associato di Sociologia all’Università di Bari.

Le conclusioni dell’evento sono affidate al dott. Pietro Gareri, geriatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università “Magna Græcia”. (rcz)

LAMEZIA – Martedì l’iniziativa “Nessun esclus*” di Cgil

Martedì 17 dicembre, a Lamezia, alle 18, nel Chiostro di San Domenico, si terrà l’iniziativa Nessun esclus* – iniziativa di riflessione ascolto e sostegno promossa da Filcamcs Cgil Calabria.

A partire dal libro di Manuel Sirianni “Fantasie… e non solo”, si discuterà con Pinuccia Cosmano e Giuseppe Valentino, Filcams Cgil Calabria, Barbara Rosanò, Aps Kinema, Annamaria Bavaro, Comunità Progetto Sud, Rosario Cortese, Apd Lucky Friends, Gianmario Foti, Studio Psico Educativo “Legame”, Daniela Cittadino, dottoressa in Pedagogia, Amalia Bruni, consigliera regionale Pd Calabria, un dirigente dell’Assessorato al Lavoro Regione Calabria.

Verranno ascoltate le testimonianze delle famiglie e dei ragazzi con disabilità. Concluderà i lavori il Segretario Generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta. Modererà l’iniziativa la giornalista Tiziana Bagnato.

LAMEZIA – Al Museo Lametino due laboratori creativi

Questo weekend, al Museo Archeologico Lametino si terranno due laboratori creativi, per grandi e piccini, a cura di Marco Matarazzo e del personale del Museo.

Sabato 14 dicembre alle 16.30, riservato a adulti fra i 20 e i 40 anni, si svolgerà il laboratorio “Trova il confronto: ceramica a vernice nera per tutti”. Alla prima fase di accoglienza e di didattica in cui verrà illustrata la ceramica a vernice nera rinvenuta nel corso degli scavi archeologici di Terina, seguirà il laboratorio creativo in cui i partecipanti dovranno trovare il confronto dei frammenti ceramici in esame.
Domenica 15 dicembre, sempre alle 16.30, sarà il momento del laboratorio ludico-didattico dal titolo “Il disegno archeologico delle anfore di Terina”, riservato a giovani utenti dai 10 ai 15 anni.
Anche nel laboratorio per i più piccoli, alla prima fase didattica seguirà il laboratorio ludico-creativo in cui i giovani partecipanti saranno chiamati a cimentarsi nel disegno archeologico di orli e puntali di anfore, come dei veri studiosi di ceramica antica.
Per entrambi i laboratori si richiede di portare con sé il materiale da disegno (fogli, matite, forbici, squadrette ecc.).
L’accesso ai laboratori è gratuito ed è richiesta la prenotazione ai seguenti contatti: all’indirizzo e-mail del Museo drm-cal.lametino@cultura.gov.it o al numero di telefono 3351732323. (rcz)

CATANZARO – Successo per l’evento su Arte, Musei e accessibilità

Si è parlato di Musei, Arte, Accessibilità per i non vedenti nel corso del seminario svoltosi all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e organizzato dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Catanzaro, presieduta da Luciana Loprete, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti.

Un tema di grande sensibilità che è stato affrontata in un interessante seminario con la presenza di  Stefania Mancuso (Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro) Virgilio Piccari (direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro), Elena Console (Tea srl – progetto AivesMarco Stefano Scaravilli (funzionario Archeologo della Sabap della città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e direttore del Museo di Medma di Rosarno) Maria Cerzoso, (direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza) Simona Bruni (direttrice dei Musei Archeologici di Gioia Tauro e Lamezia Terme), Fabrizio Sudano (direttore museo archeologico Nazionale di Reggio Calabria e delegato alla Drm Musei Calabria) Ing. Bilotti Giovanni, esperto di Accessibilità Museale e Luciana Loprete (presidente UICI e IRIFOR di Catanzaro).

«Siamo felici di proporre questo tema della accessibilità qui in Accademia davanti ai nostri Studenti in quanto riteniamo che è nostro compito rendere accessibili a tutti le opere d’arti  e dobbiamo pensare a sistemi che possano ottimizzare la fruizione dell’arte per i non vedenti», ha detto la presidente dell’Accademia Stefania Mancuso che, poi, ha voluto rivolgersi agli studenti dell’Accademia presenti: «per voi studenti che siete  e sarete i creatori dell’arte e che le vostre opere costituiranno quel patrimonio culturale che è il punta di eccellenza del nostro del nostro Paese il mio auspicio è che progettiate  per tutti: è una sfida  forte ma è da affrontare con la massima consapevolezza che il mondo dell’arte sarà di tutti solo quando sarà per tutti, non solo  per quelli che possono e hanno alcune abilità ma aperto a tutte le diverse abilità rappresentate nelle fasce della popolazione».

«I Musei e nei luoghi d’arte – ha spiegato – devono diventare ancor più accessibili, inclusivi e partecipate a tutti i diversi target di pubblico, a tutte le disabilità tra cui i non vedenti.  Per questo insieme all’Uici di Catanzaro ed alla Tea ed altri qualificati partners abbiamo sviluppato il progetto Aives con l’obiettivo di proporre un sistema multisensoriale per la fruizione di opere bidimensionali da parte di persone cieche e/o ipovedenti che soddisfa anche le prerogative del “design for all”».

«Ed il partecipato seminario di oggi – ha concluso –con tutti gli attori principali che si occupano di fruizione dell’arte testimonia che c’è un impegno comune che va in questa direzione».

La presidente Loprete ha ribadito la necessità di rendere l’arte accessibile e fruibile ai non vedenti: «Chi nasce cieco non ha contezza di come è fatto il mondo, non sappiamo cosa ci circonda, non possiamo godere dell’arte».

«Per questo abbiamo sviluppato il progetto Aives (arti innovazione visione emozioni e sensazioni) dove la multisensorialità è data dalla modalità tattile di esplorazione del quadro – ha spiegato – a cui si associa quella olfattiva, uditiva e visiva: l’insieme di questi valori è fondamentale per far percepire l’arte ai non vedenti ai quali  piacerebbe scoprire la bellezza e percepire l’arte ed i contenuti cosi come sono, il più possibile aderenti alla realtà . E questo vale per tutte le disabilità, non solo per quelle visive».

 I Musei grazie anche a diversi progetti del Pnrr Cultura stanno predisponendo tutta una serie di servizi ed attività per migliorare la fruibilità dei luoghi di cultura ai disabili in genere.Tanti iniziative  e progetti sono emersi dai qualificati interventi dei vari relatori presenti al seminario dove è stata rimarcata l’ esigenza di rendere più fruibile ed accessibile alle varie disabilità il patrimonio artistico e culturale calabrese . Diversi i progetti ed iniziative in atto tesi a realizzare  e favorire l’accessibilità  anche in senso di partecipazione e di inclusione in quanto il Museo è un luogo che deve includere tutti  per rendere fruibile alla collettività il patrimonio cultural ivi gestito ( dall’ accessibilità ai luoghi, all’eliminazione delle barriere architettoniche, sensitive  e cognitive per consentire un ampio accesso e partecipazione alla cultura, anche grazie all’ausilio delle tecnologie innovative)

Un unico liet motive del Seminario: finché l’arte non sarà fruibile per tutti , sarà un privilegio per pochi. (rcz)