SANT’ANDREA APOSTOLO (CZ) – Domenica l’evento “Sant’Andrea Borgo… un Tesoro da scoprire”

Domenica 30 giugno, a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, dalle 10, si terrà la seconda edizione di Sant’Andrea Borgo… un Tesoro da scoprire, una giornata organizzata dall’Associazione Pro Loco Sant’Andrea dedicata alla scoperta dei “Tesori nascosti” custoditi a nell’antico Borgo medievale che mira a far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale, artistico, architettonico e paesaggistico.

Dopo il raduno sotto l’Olmo secolare, la passeggiata si snoderà attraverso antiche vie di fuga tra stradine e viuzze, alcune delle quali ancora lastricate in granito, prevede: Palazzo Jannoni, XVII secolo; La Torre civica dell’orologio; La Chiesa Matrice, nel cui interno è custodito il quadro dell’Immacolata, attribuito a Francesco de Mura; altresì si trovano al suo interno i Pastori del Presepe (Santucci), realizzati dall’artista serrese Vincenzo Zaffino (1865); La casetta della Monachella di S. Bruno, al secolo Mariantonia Samà, che nel mese di ottobre 2021 è stata proclamata Beata;  Palazzo Stella/Mattei; Palazzo Scoppa, già antica Grangia dei Certosini (XII secolo) e ora Convento delle Suore Riparatrici; La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, completamente affrescata dagli artisti pizzitani Diego Grillo e Carmelo Zimatore; Palazzo Damiani. (rcz)

LAMEZIA – Sabato la Diocesi celebra i Santi Patroni Pietro e Paolo

La Chiesa di Lamezia si appresta a vivere la festa dei suoi Santi Patroni Pietro e Paolo. In questi giorni, infatti, in Cattedrale, accompagnati dalle loro comunità, alcuni sacerdoti della Diocesi si stanno alternando nell’officiare le Sante Messe in preparazione della festa del 29 giugno prossimo quando il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, presiederà due Celebrazioni Eucaristiche: alle 10.30, con la presenza del Clero diocesano, ed alle 18.30 al termine della quale si svolgerà la processione.

«Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea – è scritto nel martirologio di queste due figure importanti e fondamentali per la storia Chiesa universale e non solo per quella del primo secolo – , primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo».

Nato a Betsaida in Galilea, Pietro, era pescatore a Cafarnao, divenendo apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò a seguirlo presso il lago di Galilea e dopo che ebbe assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l’unico, insieme al “discepolo prediletto”, a seguirLo nella casa del sommo sacerdote Caifa. Datosi alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il Cristo, come lo stesso gli aveva predetto, Pietro ricevette il mandato di fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. 

Originario di Tarso, invece, Paolo era un persecutore dei cristiani prima di incontrare il Risorto sulla via di Damasco e convertirsi al Cristianesimo divenendo punto centrale nell’evangelizzazione dei popoli pagani del Mediterraneo. Morì anch’egli a Roma tra il 64 e il 67. (smg)

 

PALERMITI (CZ) – Si presentano le cavità rupestri rinvenute

Domani pomeriggio, a Palermiti, alle 16.30, nella palestra della Scuola Media, sarà presentato il considerevole insieme di cavità rupestri, alcune delle quali con interessanti graffiti databili tra l’età paleocristiana e l’alto medioevo che sono state rinvenute a Palermiti.

Saranno presenti il sindaco Domenico Emanuele, la Soprintendente Stefania Argenti, l’archeologo Domenico Benoci dell’Università Pontificia Regina Apostolorum, l’archeologo Eugenio Donato già collaboratore esterno Sabap  e lo storico Francesco Cosco, primo studioso a vedere e analizzare i graffiti.

Presentato dall’antropologa Patrizia Giancotti, responsabile del presidio Italia Nostra di Palermiti, il rilevante ritrovamento che getta nuova luce sulla storia del piccolo paese del catanzarese, non è stato un evento fortuito. Bensì frutto di ricerche e rilevamenti effettuati da Renzo Peronaci e dalla moglie Loredana Teti, palermitesi appassionati di archeologia e storia locale, a partire da una felice intuizione scaturita dalle dichiarazioni di Don Innocenzo Lombardo, eminente studioso, già parroco del paese, che indicava il toponimo di Palermiti come derivante dalle parole greche pàlai erimítis, luogo di antico eremitaggio.

L’immediato collegamento eremita-grotta riportò alla memoria antichi racconti familiari, spingendo Peronaci alla ricerca effettuata insieme alla moglie Loredana, fino agli strabilianti ritrovamenti che verranno illustrati nel corso della presentazione.  Il luogo caratterizzato da folti boschi e corsi d’acqua, sarebbe dunque costellato da decine di grotte, configurandosi come il punto focale di un monachesimo mistico ancora tutto da studiare.

Il complesso iter necessario per arrivare al riconoscimento e al vincolo archeologico è stato possibile grazie all’interessamento personale e alla tenacia del sindaco Domenico Emanuele, allertato da Renzo e Loredana, dopo essersi sincerati, grazie ad un primo sopralluogo effettuato da Ines Caliò, archeologa dell’Archeoclub di Girifalco, che le loro intuizioni non erano infondate. Preziosissimo è stato il supporto della sezione Italia Nostra Soverato Guardavalle, nelle persone di Angela Maida e Raffaele Riverso che, hanno coadiuvato il sindaco per la segnalazione del ritrovamento agli enti preposti alla tutela e innescato la virtuosa partecipazione di numerosi soggetti che, a vario titolo, hanno contribuito a creare un percorso approdato agli attuali rilevamenti.

Ora le cavità rupestri, nelle quali sono riscontrabili sedute circolari, croci e particolari forme di altare dalla complessa simbologia, sono tutte da studiare: per stabilire una datazione più precisa, se ci fossero legami con qualche particolare ordine religioso, quali le specifiche destinazioni d’uso, quali persone hanno potuto usufruirne. Per il momento si tratta solamente di prime ipotesi, ma anche di un importante passo per la messa in sicurezza dei siti, verso l’istituzione di un vero e proprio percorso archeologico, potenziale attrattore per studiosi, escursionisti, appassionati di storia e archeologia. E, soprattutto, siamo di fronte al recupero di una preziosa memoria storica locale, dalla quale emergono racconti e senso di appartenenza, alla quale è opportuno attribuire tutto il valore che merita. (rcz)

CATANZARO – Si proietta documentario “Parole come pietre” su Saverio Strati

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 18, nello Spazio Paparazzo, sarà proiettato il documentario Saverio Strat – Parole come pietre di Francesco Mazza.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Momenti letterari – Gli incontri del Giovedì. Le letture sono a cura di Aldo ConfortoAnna Maria.

Dopo i saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella MonteverdiGiusy Staropoli Calafati dialogherà con Francesco Mazza. Modera Marcello Barillà. (rcz)

 

Azione Catanzaro: Convocare un Consiglio straordinario per il Sant’Anna Hospital

I consiglieri di Azione del Comune di Catanzaro, Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi, hanno chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario per la «drammatica situazione che si sta sviluppando a seguito della presa d’atto della decadenza dell’accreditamento del S. Anna Hospital».

«Già il 4 agosto dell’anno scorso – hanno ricordato – il Gruppo Azione aveva avanzato la formale richiesta di una immediata convocazione del Consiglio comunale con all’oggetto “Sistema sanitario calabrese e sviluppo delle strutture pubbliche e private di Catanzaro: soluzione delle crisi aziendali del Sant’Anna Hospital e della Fondazione Betania Onlus”». 

«La seduta, chiedevamo – hanno aggiunto –, era da tenersi in forma aperta al fine di dibattere, coinvolgendo anche gli Enti pubblici e privati, le Istituzioni, le formazioni sociali, le organizzazioni sindacali, professionali e di categoria, è stata ritenuta necessaria considerando che “diverse strutture sanitarie e socio assistenziali versano in situazione di grave crisi aziendale. Come per altre occasioni le nostre sollecitazioni sono inesorabilmente cadute nel vuoto e non percepite da una maggioranza sorda ai problemi veri della città.

Se la richiesta non verrà accolta, per i tre consiglieri «non rimarrebbe che prendere atto dell’ennesimo fallimento di questa Giunta e di tutta la classe dirigente e politica cittadina la quale nell’oblio generale ha lasciato per strada centinaia di lavoratori e negato l’assistenza di eccellenza che i professionisti del S. Anna hanno saputo assicurare a migliaia di pazienti in ambito cardio-chirurgico». (rcz)

CATANZARO – A Villa Margherita il poeta performer Guido Catalano

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 18.30, a Villa Margherita, Guido Catalano presenta il suo libro Cosa fanno le femmine in bagno?, un racconto in versi intimo e strepitosamente divertente su un giovane uomo che, dal momento della crescita, dell’adolescenza, della vita adulta continua a interrogarsi sui misteri che albergano nel cuore delle donne.

L’evento rientra nell’ambito del cartellone Da Margherita, che sta animando il polmone verde del centro storico con un variegato programma di talk letterari, musica live, cinema sotto le stelle, rigorosamente ad ingresso gratuito. La manifestazione è sostenuta dal Comune di Catanzaro, dalla Regione Calabria e dalla Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo.

Catalano sarà il protagonista di una ballata “tristallegra” in versi liberi e con la musica incorporata, per riacciuffare quel tanto che basta di poesia utile a sopravvivere in un mondo non dei più facili tra quelli possibili. Un nuovo lavoro per il poeta che porta i suoi libri (e la sua barba) in giro per l’Italia con oltre 130 reading all’anno. Collabora con Smemoranda, è ospite fisso di “Caterpillar” su Rai Radio 2, tiene un blog su “Il Fatto Quotidiano” e cura la posta del cuore per la rivista “linus”.

Da Margherita, oggi pomeriggio alle 18.45, ospiterà i giornalisti e reporter di guerra Greta Cristini e Sebastiano Caputo per un interessante talk sul tema “Campi minati. Il mondo in guerra”. Un’occasione per aprire una finestra di discussione sui conflitti internazionali e sulla geopolitica, alla luce di un’attualità sempre più complessa e stratificata.

Seguirà la selezione musicale a cura di Dino Scarfone.

Giovedì 27 giugno, nella giornata di chiusura, un altro talk di rilievo con Andrea Di Consoli che presenterà Dimenticami dopodomani, il suo ritorno alla scrittura dopo dieci anni. (rcz)

LAMEZIA – L’incontro si parla di “Prospettive di sviluppo dell’area centrale della Calabria”

Lunedì 24 giugno, a Lamezia, alle 10, nella sede di Unioncamere Calabria, si terrà l’incontro Politiche industriali, infrastrutture, bonifiche: Prospettive di sviluppo dell’area centrale della Calabria, organizzato da Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia.

Un confronto a più voci, che spinge verso una riflessione capace di proporre progetti di miglioramento per supportare lo sviluppo economico e sociale nell’area centrale della Calabria.

A discutere del tema, dopo l’introduzione del segretario generale della Cgil Area Vasta Enzo Scalese: Fabrizio D’Agostino, dirigente Corap; Caterina Vaiti, segretaria regionale Cgil Calabria; Emilio Errigo, commissario straordinario di Governo Sin Crotone-Rossano-Cerchiara di Calabria; Roberto Rugna, presidente Ance Calabria; Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria; Umberto Calabrone, segretario generale Fiom Cgil Calabria; Simone Celebre, segretario generale Fillea Cgil Calabria; Francesco Gatto, segretario generale Filctem Cgil Calabria; Salvatore Larocca, segretario generale Filt Cgil Calabria; Alberto Ligato, segretario generale Slc Cgil Calabria.

Concluderà i lavori Pino Gesmundo, segretario Cgil Nazionale. (rcz)

CATANZARO – Comune partner per il progetto “Cuav Catanzaro”

Il Comune di Catanzaro è partner del Centro Calabrese di Solidarietà per la proposta progettuale “CUAV di Catanzaro” che il Centro stesso presenterà alla Regione Calabria a valere sull’Avviso pubblico per il potenziamento di centri di riabilitazione per uomini maltrattanti (CUAV) operanti nel territorio della Regione Calabria con lo scopo di contrastare il fenomeno della violenza di genere.

Lo ha reso noto l’assessora alle Politiche Sociali, Giusi Pino, cui si deve la proposta di delibera approvata dall’esecutivo.

«Il progetto trasmessoci dal Centro Calabrese di Solidarietà –ha  spiegato l’assessora Pino – si distingue per la sua metodologia innovativa e per l’approccio di prevenzione mirato a lavorare direttamente con gli autori di violenza per migliorare le relazioni di genere supportati da una rete consolidata di enti pubblici e privati. Le azioni progettuali riguarderanno start up e comunicazione attraverso la formazione dell’équipe e l’attuazione del piano di comunicazione; prevenzione e sensibilizzazione attraverso programmi rivolti agli studenti degli Istituti scolastici che prevedono, tra l’altro, seminari laboratoriali volti a diffondere conoscenza e affrontare vissuti legati alla violenza di genere, programmi per le coppie; infine il trattamento grazie ai servizi per uomini autori di reati di violenza di genere».

«La funzione del Comune di Catanzaro, mediante il Settore Politiche sociali ed abitative, in virtù dell’azione di rete che promuove con i centri antiviolenza e le case rifugio – ha aggiunto l’assessora – sarà quella di pubblicizzare le attività del centro di riabilitazione attraverso la rete territoriale e procedere alla segnalazione e all’eventuale invio di uomini autori di violenza. Anche questa iniziativa va inquadrata nella strategia dell’attenzione verso le tematiche sociali e di genere che costituisce uno dei pilastri dell’azione di governo cittadino».

«La violenza di genere, oltre a rappresentare l’emergenza che sappiamo bene è un fenomeno assai complesso, perché non c’è solo la parte che la subisce ma anche quella che la genera. È necessario quindi tenere conto di entrambe – ha concluso Giusi Pino – perché come per ogni fenomeno negativo le cause e gli effetti vanno affrontati nella loro globalità». (rcz)

LAMEZIA – Successo per il concorso “La rosa nel bicchiere”

Grande partecipazione tra studenti e docenti provenienti da tutta la Calabria, per il concorso nazionale La rosa nel bicchiere, svoltosi nell’ex Seminario Vescovile di Lamezia.

Il concorso è stato bandito nell’ambito del progetto culturale La rosa nel bicchiere e ha avuto la precipua finalità di far conoscere, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il Paese, un grande autore della letteratura italiana del Novecento: Franco Costabile, un poeta calabrese che per le tematiche trattate nelle sue opere si rivela più attuale che mai. Il tema su cui i concorrenti hanno lavorato è stata “La rosa nel bicchiere”, un’opera ‘manifesto’ della poetica costabiliana. 

Il progetto “La rosa nel bicchiere” (Marchio d’impresa del ministero dello Sviluppo economico) ideato e promosso dalla giornalista lametina Maria Scaramuzzino, proprio in questi giorni ha ricevuto le medaglie del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, come riconoscimento per il suo valore culturale.

La progettualità che è in pieno svolgimento, si articola in tutta una serie di attività che mirano alla promozione delle eccellenze del territorio. Nello specifico, per il concorso destinato alle scuole italiane, i versi di Franco Costabile sono stati ‘volano’ per tanti giovani talenti che hanno potuto esprimere il loro estro e la loro creatività con molteplici modalità. 

A vincere il concorso sono stati per la categoria A (sequenze iconico-visive), primo premio ex aequo: l’Istituto comprensivo di Sant’Eufemia Lamezia con l’elaborato digitale “La rosa nel bicchiere” e l’istituto comprensivo C. Guardia P. – Bonifati “G. Cistaro” di Guardia Piemontese (Cosenza) che ha realizzato l’elaborato digitale dal titolo “Calabria rosa nel bicchiere tra passato e prospettive future”.

 Il primo premio per la categoria B (graphic novel/fumetto) è stato assegnato ad Alessandro Cosma e Matteo Andrei Vlad dell’istituto comprensivo “Cavalchini – Moro” di Villafranca Verona, i quali hanno partecipato col graphic novel “La patria del sole, la vita di Franco Costabile”. I due studenti hanno seguito la cerimonia in collegamento web. 

 Per la categoria C (dialogo intertestuale con il componimento costabiliano) il primo premio ex aequo è andata alla studentessa Eva Cuccaro del liceo classico-artistico “Francesco Fiorentino” di Lamezia con la poesia “Calabria bella e dissoluta” e alla studentessa Alessia Fimiani del liceo statale “Tommaso Campanella”, sempre di Lamezia, che ha presentato il componimento “Il mio paese”. 

A ricevere la menzione d’onore lo studente Nicola Samele del liceo statale “T. Campanella” di Lamezia che ha partecipato con la poesia “Luce di Calabria”. Menzione d’onore anche per lo studente Francesco Serratore del liceo classico –artistico “F. Fiorentino” di Lamezia che ha composto la poesia Sambiase: incanto di una terra fra amore e tradizioni”, scritta in italiano e in vernacolo. Il componimento è dedicato a Rosalinda Falvo, giovane professionista lametina prematuramente scomparsa nel gennaio scorso. Tutti gli altri partecipanti sono stati classificati dalla giuria al secondo posto pari merito.

Gli studenti e le scuole vincitrici hanno ricevuto delle targhe ricordo e degli attestati. Ai partecipanti è stato anche donato il volume La rosa nel bicchiere raccontata ed illustrata dai suoi fiori che racchiude tutti gli elaborati pervenuti nell’ambito del concorso. La stesura e la pubblicazione del libro è stata curata da Nella Fragale per la casa editrice lametina Grafichèditore.  

A presiedere la giuria il professor Francesco Polopoli, docente di latino e greco recentemente insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Gli altri giurati sono stati: Annita Vitale, Manuelita Iacopetta, Angela Isabella, Salvatore D’Elia e Pasquale Allegro, tutti noti professionisti lametini. In giuria anche il sacerdote diocesano don Domenico Cicione Strangis, rettore del complesso interparrocchiale San Benedetto. La madrina del concorso e di tutti gli eventi del progetto “La rosa nel bicchiere è la senatrice Ida D’Ippolito, parlamentare decano.

 Main sponsor della cerimonia di premiazione è stata l’Ecp Pegaso Università Digitale – Ecp Mecenate Lamezia Terme diretta dal professor Vincenzo Carbone che ha fattivamente sostenuto la manifestazione. Tra gli ospiti premianti la dottoressa Anna Maria Carbone e la professoressa Caterina Carbone in rappresentanza dell’Università Digitale ECP Pegaso – ECP Mecenate Lamezia Terme; la dottoressa Francesca Narda in rappresentanza dell’Università Telematica Pegaso di Catanzaro; il professor Domenico Servello, presidente calabrese dell’Anp (Associazione nazionale presidi). 

Il professor Polopoli ha espresso la sua soddisfazione per il successo ottenuto dal concorso che ha consentito a bambini e ragazzi di tutte le scuole d’Italia di soffermarsi su un’eccelsa figura della nostra letteratura qual è Franco Costabile, uomo e poeta che ha meritatamente conquistato la ribalta nazionale. 

La senatrice Ida D’Ippolito si è complimentata con tutte le comunità scolastiche partecipanti per l’impegno profuso nel voler descrivere a tutto tondo il pensiero e la personalità di un autore che con i suoi versi narra le vicissitudini di un Meridione e di una Calabria che purtroppo ancora affliggono il nostro amato Sud. La parlamentare decano ha anche invitato giovani e giovanissimi a mantenere ben saldo il legame con le proprie radici storico-culturali, col patrimonio identitario che rappresenta la ricchezza di ogni territorio. 

Anche i rappresentanti dell’Università Digitale Ecp Pegaso – Ecp Mecenate Lamezia Terme hanno evidenziato la valenza dell’iniziativa che ha messo in rete tutte le scuole d’Italia per un omaggio a Franco Costabile che si è tradotto in studio e ricerca certosini, in passione per la poesia e la letteratura. Un’occasione di crescita sia per i singoli studenti che per le classi che hanno lavorato in gruppo. 

Il professor Domenico Servello ha esortato i tantissimi studenti presenti a perseverare nell’impegno perché solo la conoscenza, solo il sapere rendono l’uomo libero nella piena consapevolezza di sé e del ruolo che ricopre nella società in cui vive. (rcz)

 

A Catanzaro la prima edizione del Nuvola Comics

di ELISA CHIRIANOCatanzaro, “la città del vento dove ogni nuvola è un disegno”, dal 14 al 16 giugno ha ospitato la prima edizione di Nuvola Comics, festival del fumetto, del gioco e dell’arte.

«Un progetto ambizioso – ha dichiarato il sindaco, prof. Nicola Fiorita che proietta la nostra città nel circuito nazionale, con importanti ricadute economiche e promozionali».

Un percorso virtuoso e aggregante che, come ha evidenziato l’Assessora alla Cultura, prof.ssa Donatella Monteverdi, «è la dimostrazione che, mettendo insieme le realtà culturali del territorio e le amministrazioni pubbliche, si possano promuovere e realizzare iniziative importanti, raggiungendo obiettivi di alto livello».

Il Progetto del Comune di Catanzaro, organizzato dalla Fondazione Politeama con la direzione artistica di Venti d’Autore, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e il sostegno della Fondazione Carical – Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania- è anche un Festival, un Premio, una rassegna e al contempo un’esperienza immersiva di incontro tra le arti. L’associazione Venti d’autore in undici anni ha costruito in città molteplici occasioni di riflessione e di scambio culturale, utilizzando lo strumento del fumetto per diffondere, soprattutto tra i giovani, i valori dell’antimafia e della coscienza sociale.

Nei giorni del Festival, sotto la guida del direttore artistico, Emiliano Lamanna, ha messo a disposizione della città tutta una rete di contatti, che hanno consentito di presentare un cartellone prestigioso. Nuvola ha animato gli spazi del Complesso monumentale del San Giovanni, suddivisi in tre aree: Museale (Expo, l’accesso segreto al regno dell’arte), Talk (Chiostro, la chiave della creatività d’autore), Gioco, stand e cosplay (terrazza Sandro Pertini, il varco verso il vibrante mondo dei manga e dei giochi). Il suggestivo castello normanno ha accolto graphic novel, manga, anime, cartoon, graphic journalism, produzioni originali, mostre dedicate al mondo del fumetto, workshop, laboratori di illustrazione, incontri, contest, giochi e tanto altro.

L’area museale ha ospitato interessanti mostre: “Di Segni e di Lettere”, a cura di Simonluca Spadanuda, con opere originali dedicate ai più importanti fumetti del mondo, dove il segno grafico incontra il carattere tipografico; Comics Retrò, a cura di Fausto Costantino, una collezione dedicata alla storia del fumetto; Oltre il fumetto: la magia del francobollo, un’esposizione di francobolli dedicati all’arte fumettistica in Europa con uno sguardo al Giappone; Amedeo Modigliani. Modì, il genio maudit, di Mauro Gulma, un’esposizione delle tavole tratte dalla graphic novel “Amedeo Modigliani. Modì, il genio maudit” di Ilaria Ferramosca e Mauro Gulma; Strappo d’autore, a cura di Paolo Scozzafava, un omaggio all’artista Mimmo Rotella.

Nell’area Area talk si sono avvicendati incontri con autori, sceneggiatori e fumettisti. Lelio Bonaccorso, finalista del premio Strega Poesia 2023, poliedrico artista siciliano che spazia tra fumetti, illustrazioni e poesie ha presentato “Vento di Libertà”, un’avvincente Graphic Novel ambientato nella Sicilia del 1266. Giacomo Pucci, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, ha portato al Nuvola Festival la serie di narrativa illustrata “Bulloni”, racconti per ragazzi che affrontano temi complessi come il bullismo, razzismo, la disabilità e la cyber security. Luciana Cimino ha ripercorso, attraverso le pagine del suo graphic novel, l’affascinante storia di Nellie Bly, donna audace e rivoluzionaria, pioniera del giornalismo di inchiesta e fervente sostenitrice del riscatto della condizione femminile nel tardo Ottocento. Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis hanno riacceso i riflettori su pagine di storia e di politica, sull’attualità del pensiero di Sandro Pertini, sulla guerra e anche sulla decimazione della Brigata Catanzaro. Un intenso pomeriggio, arricchito dalla presenza di don Giacomo Panizza.

Ilaria Ferramosca (sceneggiatrice che trasforma sfide sociali in avventure grafiche) e Chiara Abastanotti (Docente di Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Brescia e con all’attivo numerosi premi e collaborazioni con rinomate case editrici e riviste internazionali) hanno presentato “Lea Garofalo, una madre contro la ‘ndrangheta’, una storia di coraggio femminile che sfida la mafia divenendo testimone di giustizia, un simbolo di opposizione e resistenza nella speranza di un futuro migliore. Da segnalare anche la presentazione del numero 0 della rivista “Trentottesimo Parallelo” a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro (Aba CZ) e anche Giallo China, un progetto editoriale, a cura di Laura Papa (Direttore Editoriale) ed Alessandro Greco, che si propone di produrre graphic novel in tutte le sfumature del giallo. 

Un calendario ricco di eventi e proposte culturali, che si è arricchito anche di momenti di divertimento e di gioco grazie a: “L’Antro del Troll” (un gruppo ludico no profit nato dalla passione di ragazzi del comprensorio soveratese per il gioco da tavolo, di ruolo e wargames); Il Mercante in fiera (gioco delle 40 carte illustrate dall’artista Luca Viapiana con 40 indovinelli in vernacolo di Achille Curcio presentati dall’attore catanzarese Enzo Colacino); giochi da tavolo, proposti da Joka Calabria; la caccia al tesoro One Piece organizzata dall’associazione DiverCity; il  Cosplay contest con costumi potranno ispirati a manga, anime, comics, cartoons, film, serie tv, videogames e musica.

Nuvola ha anche ospitato la prima edizione del premio Gianni De Luca, celebre artista originario di Gagliato (CZ), fumettista, illustratore, pittore e incisore, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi maestri della nona arte, cui dedicò la maggior parte delle proprie sperimentazioni. Il premio, un manufatto artistico realizzato dalla studentessa dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Alois Arruzza, è andato a Vincenzo Filosa, selezionato da una giuria tecnica composta da Donatella Monteverdi (Assessora alla cultura del Comune di Catanzaro), Virgilio Piccari (Presidente Accademia di Belle Arti di Catanzaro), Tito Faraci (Fumettista, scrittore, curatore della collana Feltrinelli Comics), Andrea Mazzotta (Giornalista ed esperto dell’arte fumettistica), Laura De Luca (Giornalista, artista e figlia di Gianni De Luca).

Questa la motivazione del Premio: «Perché ha saputo creare un ponte ideale, un abbraccio, tra Oriente e Occidente, attraverso un’abile commistione dei diversi registri stilistici della tradizione italiana e giapponese, sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista grafico. Con la sua ultima opera, Il saraceno, Vincenzo Filosa ha reso accessibile anche alle giovani generazioni un immaginario complesso, semplificando i temi più difficili senza mai banalizzarli. Ma soprattutto ha saputo orientarci in direzione di un progetto alto e visionario di arte fumettistica, seguendo le tracce dei grandi maestri del fumetto mondiale e della cultura giapponese in particolare».

Vincenzo Filosa, tra i maggiori divulgatori del Manga e del Fumetto alternativo giapponese in Italia, con la sua vasta cultura fumettistica rappresenta un operatore poliedrico nell’editoria del genere, sia come curatore che traduttore.

Toccanti le parole di Laura De Luca, ospite speciale del Nuvola Festival, figlia di Gianni, depositaria e curatrice dell’archivio paterno. Ex-caporedattrice per Radio Vaticana, Laura è stata autrice e registra di vari programmi. Da saggista ha approfondito il linguaggio radiofonico, i suoi testi sono stati rappresentati a teatro e per Armando Editore dirige la collana XXI Venturo.  Oltre ad essere anche una disegnatrice, Laura sperimenta il contagio fra editoria classica e universo digitale, in particolare con una riedizione illustrata dei Sonetti di William Shakespeare, firma il blog “Cartoline da Marte”. 

Ospite d’onore dei tre giorni del Festival a Catanzaro è sicuramente stato il vento, che ha sostenuto il progetto, ha messo in circolo tante idee e ha fatto viaggiare nuvole e fumetti. (ec)