CATANZARO – Giovedì alla Camera di Commercio di parla di alta velocità

Giovedì 7 marzo, a Catanzaro, nella sede della Camera di Commercio, si terrà l’incontro Alta (o bassa?) velocità: quale futuro per il capoluogo di regione? organizzato da Ande Catanzaro.

All’iniziativa hanno aderito, concedendo il patrocinio, la Camera di Commercio di Catanzaro- Crotone- Vibo Valentia ed i Consigli degli Ordini professionali degli avvocati, dei dottori agronomi e forestali, degli architetti e degli ingegneri, della provincia di Catanzaro.

«L’obiettivo – ha chiarito Roberta Porcelli, presidente Ande Catanzaro – è quello di approfondire la discussione che ruota intorno al progetto dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, con un occhio rivolto alla nostra città. Una viabilità adeguata e competitiva, compresa la viabilità ferroviaria, è essenziale per lo sviluppo socio-economico di un territorio. E l’alta velocità è una opportunità importante per la nostra regione, in forte ritardo rispetto al resto del Paese, considerato che da oltre venti anni le aree del centro-nord sono collegate con treni veloci. Ma l’alta velocità in Calabria si farà effettivamente e secondo quale tracciato e quali tempi? E per la città di Catanzaro quale sarà la prospettiva?».

«Cercheremo di capirlo meglio – ha proseguito Porcelli – attraverso la relazione tecnica dell’ingegnere Domenico Angotti e gli interventi programmati di Pietro Falbo, Presidente della Camera di Commercio  di Catanzaro-Crotone – Vibo Valentia, Nicola Fiorita  e Valerio Donato, rispettivamente sindaco  e capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale».

Il dibattito è aperto a tutti. Trae le conclusioni Marisa Fagà. Modera il giornalista Luigi Stanizzi. (rcz)

A luglio torna il Lamezia International film fest con l’undicesima edizione

Dal 16 al 20 luglio si terrà l’undicesima edizione del Lamezia international film fest ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, che come ogni anno si trasforma restando sempre fedele a sé stesso e alla sua voglia di esplorare il senso del cinema.

In dieci anni, al concorso internazionale di cortometraggi Colpo d’occhio hanno partecipato circa 2000 registi e, da quest’anno, il festival si apre anche ai feature film da tutto il mondo: un concorso internazionale per lungometraggi che da oggi aprirà durante le cinque giornate dell’evento uno sguardo sulle declinazioni dell’audiovisivo ancora più potente.

Questa è solo la prima delle tante sorprese del Liff11: come ogni anno infatti, il direttore e lo staff stanno lavorando per portare nella cittadina calabrese moltissimi ospiti, perché l’esperienza sia sempre più vivace e piena.

Ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, già collaboratore di Cinematografo di RaiUno e membro di giuria dei Nastri d’argento, il Lamezia international film fest nasce nel 2007, e da allora ha ospitato e premiato artisti del calibro di Abel Ferrara, Peter Greenaway, Lars Von Trier, Carlo Verdone, Lina Wertmuller, Mario Martone, Toni Servillo, Ornella Muti e tantissimi altri. Fino a Lino Banfi, Luc Merenda e Niccolò Ammaniti, star del 2023. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Gli istituti superiori incontrano la polizia stradale

Nel corso dell’incontro con gli studenti degli istituti superiori della città di Lamezia Terme “Per strada…rispetta e rispettati”, organizzato dalla locale sezione della Fidapa, il comandante della sottosezione della polizia stradale di Lamezia Terme, Vincenzo Angotti, ha fornito dati allarmanti. Relatore della giornata è stato anche Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione “Michele Scarponi”.

«Sono da 24 anni in servizio alla polizia stradale di Lamezia Terme ed in tutti questi anni abbiamo trattato in totale 5561 incidenti di cui 36 con esito mortale, 1227 con lesioni e 4298 con danni a cose», ha detto Angotti.

Dati, questi, come ha precisato lo stesso Angotti, «molto significativi considerando che si tratta di incidenti avvenuti su tratti di strada do sola nostra competenza». Quindi, ha sottolineato che «dopo il calo della mobilità durante la pandemia di Covid 19, l’anno 2022 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidenza stradale: 3159 morti in Italia in incidenti stradali, pari al +9,9% rispetto all’anno precedente, praticamente 9 al giorno, con 223.475 feriti pari al +9,2%» da qui un rafforzamento del controllo di strade ed autostrade con un 2% in più rispetto al 2022 che avrebbe fatto registrare “un calo generale del numero dei sinistri, così come sono diminuite le vittime ed i feriti rispetto alle rilevazioni del 2022.

«Nell’anno appena trascorso – ha aggiunto Angotti – sono stati 44.778 gli incidenti rilevati dagli agenti, contro i 45.387 del 2022. Gli incidenti mortali nel 2023 sono stati 449 (erano 521 nel 2022) con un calo del numero delle vittime pari al – 17,1% su base annua. Inversione di tendenza anche per gli incidenti con feriti che nel periodo in esame sono stati 15.760 (erano 16.402) con 24.701 feriti (- 2,7% su base annua)».

L’incontro, ospitato dall’Iis Rambaldi e moderato dalla giornalista Saveria Maria Gigliotti, dopo i saluti della dirigente Anna Primavera, che ha parlato di «iniziativa importante per la crescita di tutti, studenti ed adulti, e c’è bisogno di lavorare insieme per crescere insieme», è stato introdotto dalla presidente della Fidapa, Paola Stilo, che ha sottolineato che «il tema che ci avviamo a trattare è quello della educazione stradale e vuole essere un contributo per la costruzione di un futuro che riesca a salvaguardare ed a tutelare vite umane. Per questo – ha aggiunto – abbiamo coinvolto le scuole perché diffondendo l’educazione stradale si può raggiungere una nuova mentalità fra di voi ragazzi incentivando il messaggio educativo sensibilità e tecnologia. Affrontare la questione della sicurezza stradale richiede un impegno collettivo ed il coinvolgimento di Istituzioni, comunità, scuole, singoli soggetti perchè tutti insieme possiamo creare un ambiente strade e che protegga la vita e consenta a tutti di muoversi in modo sicuro ed efficace».

Particolarmente toccante, poi, l’intervento di Scarponi che, nel raccontare il tragico incidente in cui perse la vita il fratello Michele, promessa del ciclismo agonistico di cui ha tracciato un profilo umano e sportivo ed al quale è intitolata la Fondazione, ha spiegato le finalità della stessa «nata l’otto maggio 2018 per ricordare ogni giorno Michele nel modo più bello e utile possibile, ossia impegnandoci contro la violenza stradale quotidiana affinchè nessuno muoia più sulla strada come è morto Michele. Per avere una strada accogliente, di tutti e per tutti, bisogna migliorare l’educazione stradale e alla mobilità sostenibile, ridistribuire lo spazio stradale partendo dai più deboli, pretendere maggiori controlli».

A portare i saluti dell’amministrazione comunale il sindaco Paolo Mascaro che, tra le altre cose, ha annunciato la realizzazione di cinque percorsi ciclabili grazie ad «una parte consistente del Pnrr» ed il presidente del Consigli Comunale, Giancarlo Nicotera, che ha sollecitato i ragazzi presenti a considerare le forze dell’ordine come «figure di riferimento» rendendo noto che «anche per questa estate con la Lamezia Multiservizi sono state previste le corse notturne verso la costa».

La sovrintendente della sottosezione della polizia stradale di Lamezia Terme, Angela Celli, infine, ha commentato e proiettato alcuni video della Polstrada inerenti alla sicurezza stradale ed alla sua prevenzione. (rcz)

LAMEZIA – Grande partecipazione al primo seminario apistico di Ara Calabria

Ha registrato una grande partecipazione La nutrizione degli alveari e diversificazione dell’azienda apistica: L’idromele, il seminario dedicato al mondo apistico organizzato da Ara Calabria  – Associazione Regionale Allevatori e svoltosi all’Agriturismo Trigna Lamezia Terme.

Obiettivo degli incontri, offrire un supporto mirato e qualificato per affrontare le sfide quotidiane del settore apistico, discutendo, con esperti del settore, argomenti di vitale importanza, come sanità degli alveari, piani di lotta alla Varroa, normative di riferimento.

A relazionare sono stati l’apicoltore-erborista, specializzato in Scienze e Tecnologie Alimentari, Rosario Sica e la docente, tecnica apistica, Alessandra Giacomelli.

Nella sessione inaugurale è intervenuta il direttore di Ara Calabria, Filomena Citraro, che ha annunciato l’apertura imminente di uno sportello dedicato all’assistenza tecnica per gli apicoltori in ogni provincia della regione, in ottemperanza Reg. Ue 2021/2115 – Scheda Azione A.2. Assistenza Tecnica e Consulenza alle aziende, interventi e dimostrazioni pratiche.

Le prossime date in programma sono l’8 e il 29 marzo, il 12 e il 23 aprile, il 10 maggio e il 7 giugno, nella sala conferenze dell’Agriturismo Trigna. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Una iniziativa per ricordare Lucia Della Torre e suor Marina Mandrino

L’8 marzo, alle 17 nella Chiesetta delle suore del Beato Tommaso Maria Fusco, AiparC Lamezia Terme, ente no profit presieduto da Dora Anna Rocca docente, giornalista e scrittrice, ha inteso ricordare con una celebrazione eucaristica in occasione delle Giornata internazionale della donna due donne che hanno operato con dedizione nella città: Lucia Della Torre (1922-2021) e suor Marina Mandrino (1916-2008).

Trattasi di un momento di riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile in generale. La Della Torre e suor Mandrino rappresenteranno tutte le donne che con amorevole dedizione e caparbia hanno raggiunto degli obiettivi importanti in città.

Il perché AIParC Lamezia abbia scelto queste due figure femminili è legata all’attività associativa che nel 2021 indisse la prima edizione del concorso Giovanil…Mente che invitava gli studenti delle scuole superiori di primo grado a far emergere storie anche poco note di personaggi del territorio che a loro avviso meritavano di essere menzionate.

Data l’alta adesione dei partecipanti e le storie raccontate, venne realizzata una pubblicazione curata da AIParC Lamezia edita da Grafichè editrice con l’intento di divulgare le storie degli studenti classificatesi in posizione utile in graduatoria.

A classificarsi al primo posto fu Matteo Caruso alunno della Pietro Ardito, pronipote della Della Torre che ha raccontato la storia della bisnonna prima segretaria donna del Comune di Lamezia Terme, insignita con il titolo di cavaliere del lavoro dall’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Inoltre venne dato risalto nella pubblicazione anche se fuori concorso a Suor Marina Mandrino grazie alla cui opera vennero realizzate a Lamezia Terme l’Istituto del Beato Tommaso Maria Fusco nella sede attuale, la Casa di ricovero per orfanelle a Gizzeria oggi sede di una casa di riposo, la Casa Nazareth di Villa Rosa ad Acquavona, utilizzata come casa di preghiera da gruppi ed associazioni.

In occasione della ricorrenza dell’8 marzo verranno ricordate dunque due donne lametine e in tale occasione saranno distribuite gratuitamente ai presenti alcune copie del volume in cui si racconta la storia di Lucia Della Torre e suor Marina Mandrino. Saranno presenti anche i familiari di Della Torre oltre che le suore della Tommaso Maria Fusco.

Ha detto la presidente Dora Anna Rocca: «Se per la Della Torre bisognerà attendere altri sette anni per l’intitolazione di una strada o di una via, nel caso di suor Marina Mandrino essendo trascorsi più di dieci anni dal suo decesso l’Associazione si è preoccupata lo scorso anno di inoltrare mozione negli uffici comunali di competenza al fine di dedicare il nome di una via a tale figura che ha operato tanto bene in città. Speriamo che la macchina organizzativa e burocratica non faccia trascorrere più tempo del previsto perché questo desiderio sia realizzato». (rcz)

Giovedì a Lamezia incontro pubblico su “Sud, salute e Sanità: condannati per sempre dall’Autonomia”

Giovedì 7 marzo, al Chiostro San Domenico di Lamezia Terme, alle 17.30, si terrà l’incontro pubblico Sud, salute e Sanità: condannati per sempre dall’Autonomia Differenziata, a cui parteciperà la responsabile nazionale Sanità del Partito Democratico, Marina Sereni.

Dopo i saluti del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua, della vice presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale Amalia Bruni e del senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto, sono previsti gli interventi di Damiano Silipo, docente Unical e componente della segreteria regionale del Pd, Stefano Capriglia, studente di Medicina e Chirurgia Umg e Don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità “Progetto Sud”.

Le conclusioni dell’iniziativa, moderata dal giornalista Ugo Floro, sono affidate a Marina Sereni. Saranno presenti consiglieri regionali, amministratori, dirigenti e militanti.

«L’Autonomia differenziata voluta dal governo – ha ribadito la consigliera Bruni – aumenterà le diseguaglianze territoriali e sociali. Siamo di fronte ad una vera e propria modifica costituzionale destinata a mettere in discussione l’essenza stessa dell’unità nazionale e dei valori dell’Italia Repubblicana custoditi nella Carta Costituzionale. Dobbiamo continuare a parlare, approfondire, spiegare alla nostra comunità la drammatica verità che si nasconde dietro questo antistorico tentativo di spaccare il Paese in venti distinti staterelli».

«Non vogliamo vivere in un Paese diviso – ha sottolineato – dove i cittadini non avranno le stesse opportunità e gli stessi diritti. Con l’attuazione di questa riforma, la nostra regione, che registra ancora il Pil più basso d’Europa, continuerà a rimanere sempre più ai margini nell’offerta dei servizi essenziali che non è mai stata garantita in modo uniforme a livello nazionale. La premessa deve essere quindi quella di costruire e finanziare i Livelli Essenziali di Prestazioni (Lep) su sanità, istruzione, trasporti, apparati amministrativi, ambiente. Parliamo di bisogni minimi della collettività che non potrebbero essere garantiti in maniera uniforme: anche quando si riuscissero a trovare i soldi, le regioni ricche – che il Sud ha reso ricche – farebbero ulteriori passi in avanti, potendo pagare stipendi migliori ai professionisti come insegnanti e medici».

«Questo significa, ad esempio – ha spiegato – una istruzione e una sanità migliore nelle regioni che possono investire in qualità, a discapito delle regioni povere, e quindi cittadini di serie A, B e anche C. Siamo di fronte ad un progetto politico che vuole imporre uno stravolgimento del funzionamento dell’Italia, a discapito delle regioni svantaggiate, e quindi del Mezzogiorno».

«Iniziative pubbliche come quella di giovedì 7 marzo con Marina Sereni a Lamezia Terme – ha concluso Amalia Bruni – sono fondamentali per diffondere la consapevolezza necessaria a promuovere il cambiamento nelle mani dei cittadini informati e coinvolti». (rcz)

CATANZARO – L’agricoltura come strumento di inclusione socio-lavorativa col progetto “Sgusciatə”

Si intitola Sgusciatə il progetto del Centro Calabrese di Solidarietà che, attraverso la promozione dell’agricoltura sostenibile e sociale, mira a garantire il benessere e la salute per tutti, con particolare attenzione alle fasce d’età più vulnerabili.

L’obiettivo principale è quello di avviare un allevamento di lumache, specie Helix Aspersa, in conformità con le norme di produzione biologica. Questo tipo di agricoltura, oltre a promuovere la sostenibilità ambientale, offre anche un’importante opportunità di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, contribuendo così alla riduzione del tasso di disoccupazione e alla lotta contro la povertà.

L’agricoltura diventa, così, uno strumento di inclusione socio-lavorativa, offrendo opportunità di integrazione per persone fragili e vulnerabili. Il percorso formativo offerto ai beneficiari del progetto sta consentendo loro, passo dopo passo, di acquisire competenze agricole di alto valore, facilitando il loro reinserimento nel mondo del lavoro e promuovendo la loro inclusione sociale e lavorativa.

Per il Progetto “Sgusciatə”, il Centro Calabrese di Solidarietà Ets si avvale della collaborazione della Cooperativa Eureka e di Confartigianato Imprese Calabria, che lavorano insieme per garantire il successo e la sostenibilità dell’iniziativa.

Attraverso un approccio partecipativo e condiviso, il Progetto “Sgusciatə”, si propone di diventare un modello replicabile e scalabile, in grado di generare un impatto positivo e duraturo sul territorio calabrese.

Il progetto – che iniziato da tempo, continua ad evolversi negli step principali con il coinvolgimento di 6 volontari e 8 beneficiari  – nasce nel contesto della realtà territoriale del catanzarese, caratterizzata da una generale condizione di povertà assoluta e da una crescente povertà relativa ed educativa, ed emerge come un’iniziativa fondamentale per offrire soluzioni concrete e innovative. Chi ha sofferto di disturbi patologici da dipendenza da sostanze o gioco d’azzardo ed è in fase di recupero difficilmente intravede una risoluzione alla sua condizione di svantaggio, dovendosi confrontare non solo con problemi strutturali relativi alle scarse possibilità occupazionali ma anche allo stigma che la dipendenza porta con sé.

Questo è quanto emerge anche dai questionari valutativi sottoposti agli ospiti e alle ospiti di Villa Emilia, la struttura accreditata del Centro Calabrese di Solidarietà Ets che ha lo scopo di assicurare trattamenti residenziali di recupero personale e di reinserimento socio-lavorativo a coloro che hanno raggiunto la condizione drug-free. Il reinserimento nel mondo del lavoro diventa un’esigenza prioritaria che può trovare risposta solo attraverso l’affrancamento da una condizione di dipendenza, scarsa autonomia e povertà, con un aiuto concreto nel momento della ripartenza. (rcz)

CATANZARO – All’Alliance Française si è discusso del passaggio dal direttorio all’epoca napoleonica

Un “Dibattito sulla morale: il passaggio dal direttorio all’epoca napoleonica” è quello che si è tenuto nell’aula magna dell’Ite “Grimaldi-Pacioli” promosso dall’Alliance Française di Catanzaro, guidata da Fernanda Tassoni, e che ha visto relazionare Alberto Scerbo, ordinario di Filosofia all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Presenti il console onorario di Francia a Catanzaro, Alessandro Ferrari; la dirigente dell’istituto, Cristina Lupia, anche componente del comitato direttivo dell’associazione, che ha ringraziato Fernanda Tassoni per la sua fervida attività in ambito culturale; nonché molti studenti.

«Il nostro gruppo associativo – ha affermato Tassoni – da ben 41 anni svolge un intenso lavoro di valorizzazione della lingua francese. Siamo una squadra forte e compatta che sta lavorando con entusiasmo grazie anche all’inserimento di nuove socie. Sono onorata della presenza del professore Scerbo, illustre pensatore e studioso».

La relazione di Alberto Scerbo ha destato notevole interesse: «E’ importante il dibattito sulla questione morale – ha evidenziato – L’illuminismo francese, ad esempio, voleva educare il popolo attraverso le leggi. I giornali, all’epoca, non avevano solo la funzione di informare ma anche di costruire un’opinione, di formare le idee. Nel 1795 venne approvata una nuova Costituzione che abrogava e temperava le caratteristiche della precedente del 1793. Fu reintrodotto, infatti, il criterio censitario per poter votare».

«Inoltre – ha continuato – la dichiarazione dei diritti era seguita da quella dei doveri. Lo Stato francese non si impegnava più ad eliminare sostanzialmente le diseguaglianze, limitandosi a dichiarare l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Venne istituito anche un Direttorio. Non venivano accolte le istanze dei ceti più popolari e questo causò un notevole malcontento. Si voleva rinnovare la Repubblica, invece se ne sancì la fine, con l’inizio dell’epoca napoleonica in cui l’obiettivo principale sarà quello del mantenimento del potere»

Si prevedono mesi intensi per l’Alliance Française di Catanzaro. Tra i tanti appuntamenti in programma: Le Français en herbe, corso di francese per i bambini dai 4 agli 8 anni; a Lamezia, in collaborazione con il liceo Campanella e alcune scuole medie ed elementari, progetto di alternanza scuola-lavoro co-finanziato dall’Ambasciata di Francia-Institut Français; la Festa della Francofonia nel mese di aprile e, a maggio, un’intera settimana di incontri letterari con scrittori francesi. (rcz)

CATANZARO – Un tavolo di concertazione per il progetto “Uniti contro la violenza”

Un tavolo di concertazione per il progetto “Uniti contro la violenza”. L’incontro si è tenuto il 26 febbraio per questo progetto finanziato dalla Regione Calabria e gestito dal Centro Aiuto Donna di Fondazione Città solidale.

Tra le varie attività previste dal progetto, questo importante tavolo di concertazione con la Commissione Pari opportunità del Comune di Catanzaro, presieduta da Luciana Loprete, per discutere di buone prassi per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere, mediante lo sviluppo e il consolidamento di una rete integrata e formalizzata di servizi offerti dalle diverse istituzioni attraverso la condivisione di procedure operative in grado di rendere più efficaci le forme di tutela delle donne vittime di violenza.

Rafforzare la capacità di collaborazione del sistema territoriale antiviolenza con soggetti non appartenenti alla rete ma che possano, nell’ambito delle proprie funzioni e nel perseguimento delle proprie finalità, portare un contributo nella lotta contro la violenza sulle donne e al raggiungimento degli obiettivi del progetto; favorire un processo di comunicazione e informazione sul fenomeno della violenza contro le donne, sui servizi erogati e sul progetto stesso.

Un’occasione di incontro e confronto, dunque, sul tema della lotta alla violenza contro le donne, nata a seguito di un apposito accordo di rete stipulato tra la commissione delle Pari Opportunità del Comune di Catanzaro e l’ente guidato da padre Piero Puglisi, alla quale hanno preso parte i rappresentanti di enti pubblici, istituzioni scolastiche e organismi del privato sociale che a vario titolo si occupano di violenza.

Nello specifico, insieme alla presidente della Commissione Luciana Loprete e all’assessore Donatella Monteverde, hanno potuto colloquiare sulla tematica l’avvocato Vittoria Trapasso, nella duplice veste di legale del Centro Aiuto Donna di Città solidale, ente proponente l’accordo, e di referente per la violenza di genere, delegata dall’avvocato Rossella Barillari, presidente Fidapa sezione di Catanzaro, Mondo Rosa, nonché le docenti rappresentanti l’Iis De Nobili e l’Ite Grimaldi-Pacioli di Catanzaro.

Finalità della concertazione è stata l’individuazione di buone prassi da condividere nelle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.

Ma prima ancora, attraverso un excursus delle attività e delle esperienze portate avanti in relazione alle funzioni svolte da ogni parte, ad essere affrontate sono state innanzitutto le criticità ancora prepotentemente presenti sul territorio.

Al centro dell’attenzione opportuni interrogativi sulla reale esistenza di una rete territoriale solida ed efficiente, il ruolo delle agenzie educative, quali famiglia e scuola, tra difficoltà e opportunità nella guida delle nuove generazioni, l’operato dei centri antiviolenza tra limiti e risorse, la necessità di attivare il percorso rosa nei maggiori presidi ospedalieri presenti sul nostro territorio, la formazione sui temi inerenti la violenza di genere ancora troppo approssimativa per molte categorie professionali, la tutela delle donne vittime di violenza e dei minori vittime di violenza assistita tra protezione e falle del sistema giuridico, l’importanza di informare con continuità la cittadinanza sui servizi presenti sul territorio.

Da qui la formulazione di possibili correttivi e soluzioni da attuare in sinergia tra gli attori della rete rispettando al contempo il proprio ambito di intervento e mandato professionale. Un’utile opportunità, dunque, per non rallentare la corsa nell’impegno alla lotta contro la violenza sulle donne. (rcz)

MAIDA (CZ) – Ultime iniziative per il progetto #Pep realizzato dal Cda Calabria odv

Volge a conclusione il progetto di Cda Calabria odv, presieduto da Graziella Catozza, #Pep (Polo educativo di prossimità) che, per queste ultime settimane di attività, ha programmato diversi eventi.

Il progetto #Pep chiuderà il pomeriggio del 27 marzo alle 17 nella biblioteca scolastica dell’istituto comprensivo statale di Maida.

Le iniziative sono rivolte, come sempre, a tutta la comunità e hanno per tema la parità di diritti di genere: un fil rouge in linea con la giornata dell’8 marzo ma che vuole lanciare idee propositive da concretizzare tutto l’anno e non solo per la ricorrenza della giornata della donna.

“Chiedimi se sono felice”, questo il titolo degli incontri e dei laboratori sulle emozioni programmati dal Cda Calabria Odv all’istituto scolastico A. Scopelliti Borgia-Cortale a Cortale e nelle Parrocchie di Filadelfia, Monterosso Calabro e Lamezia Terme.

Ci sarà anche un contest sull’imprenditoria femminile e sulle pari opportunità. Questo un altro momento di riflessione e di proposte fissato in tre date in presenza all’istituto comprensivo statale di Maida e nei plessi di San Pietro a Maida e Vena di Maida; in programma anche un appuntamento online rivolto al pubblico adulto. Il leit motiv del contest invita a “ritrovare la motivazione, perchè le imprese hanno bisogno delle donne”.

Il calendario degli ultimi appuntamenti del 7 marzo a Cortale: il #Pep prevede anche uno spazio per “Mare fuori”, la serie televisiva prodotta da Rai Fiction che racconta i sogni e la voglia di riscatto di un gruppo di giovani detenuti. Per l’occasione saranno narrate tante storie “sul ruolo delle donne nel mare magnum della società”.

Tra le tante anche la storia di Joy Mangano, l’inventrice del mocio, una delle maggiori imprenditrici di successo d’America. La sua esperienza di vita è stata raccontata nel film “Joy” che ha ottenuto una candidatura ai Premi Oscar, due candidature e un premio ai Golden Globes, tre candidature a Critics Choice Award. In Italia al box office “Joy” ha incassato nelle prime tre settimane di programmazione 2,5 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.

#Pep (Polo educativo di prossimità) ha avuto come base fondante l’alleanza educativa: il metodo più efficace per affrontare il disagio e la povertà educativa. La progettualità si è prefissa di creare empowerment tra genitori e docenti; rafforzare le skills genitoriali; creare luoghi di confronto; favorire l’elaborazione condivisa e la sintesi; codificare e diffondere le esperienze didattiche innovative già proficuamente sperimentate.

Tutte le attività del progetto hanno avuto come finalità precipua l’allargamento e la valorizzazione dei diversi attori educativi della comunità, nel rispetto dei ruoli di ciascuno.

La partecipazione a tali attività da parte delle famiglie, oltre a fruire di servizi, ha significato poter fare esperienza di diversi modelli educativi e di partecipazione, con una ricaduta di contaminazione positiva nei contesti di riferimento.

Il #Pep, in pratica, è stato un insieme di opportunità di aggregazione all’interno di un contesto organizzato, con regole e risorse; con spazi di animazione e di scoperta per una relazione significativa tra coetanei e tra adolescenti ed adulti.

Il progetto è stato finanziato dal “bando per l’erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nell’emergenza Covid-19, in base all’accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Calabria (ai sensi degli articoli 72 e 73)”. (rcz)