Carenza idrica a CZ, i consiglieri Capellupo e Celia: Sorical garantisca interventi

I consiglieri comunali di Catanzaro, Vincenzo CapellupoFabio Celia, hanno evidenziato come «il guasto elettrico registrato ieri sugli impianti Sorical e che ha impedito l’erogazione dell’acqua in diverse zone cittadine, è solo l’ultimo di una serie di problemi con cui Catanzaro, suo malgrado, ha dovuto fare i conti nelle ultime settimane».

«Disagi che, ripetendosi quasi senza sosta – hanno aggiunto – hanno contribuito a diffondere malessere crescente tra i cittadini, ed è ampiamente comprensibile che sia così, perché la verità è che ormai il capoluogo è stremato e non ce la fa più. Il Comune sa bene che su Sorical grava la responsabilità di una rete idrica regionale, le cui condizioni di difficoltà sono note. Ed è proprio in virtù di questa consapevolezza che l’Amministrazione ha sempre cercato e cerca di interagire con la Società in spirito collaborativo. Soprattutto, è stata sempre puntuale e precisa nell’assolvere ai sui doveri nei confronti di Sorical, com’è giusto che sia».

«Tuttavia, e nonostante le rassicurazioni che arrivano sul passaggio imminente al nuovo soggetto gestore Arrical, crediamo non sia più possibile che la carenza idrica in città resti di queste proporzioni. La tempestività degli interventi nonché la loro corretta comunicazione sono elementi irrinunciabili. Va da sé che è necessario produrre ogni sforzo possibile – hanno concluso – affinché i disagi dei cittadini vengano contenuti nel minor tempo possibile, a prescindere dal momento in cui i problemi sulla rete si manifestano. Catanzaro non può restare priva di acqua e non c’è alternativa sulle modalità con cui dare risposta ai suoi cittadini». (rcz)

CATANZARO – La perfomance di Sivelli all’Accademia delle Belle arti

L’arte “viva” torna all’Abac. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, infatti, ospiterà, venerdì 12 gennaio prossimo (ore 11), nell’Aula Magna della sede di viale Tommaso Campanella, una performance artistica dal vivo di Luca Sivelli.

Visual artist con all’attivo decine di mostre ed esposizioni, Sivelli è docente di materie come Videografica, Linguaggi multimediali e Applicazioni per le Arti visive all’Accademia catanzarese. La performance, dal titolo “Assolo”, sarà preceduta, l’11 gennaio, da un talk per gli studenti dell’Accademia del Corso di Storia dell’Arte Contemporanea alla presenza dell’artista, di Simona Caramia, docente Aba e curatrice della performance, e di Marco Iozzolino, art director e gallerista.

Proprio Iozzolino introduce così la performance di Luca Sivelli: «Questa performance si svela attraverso l’esperienza di un processo in cui il tempo scorre lentamente, e l’attesa ne diventa l’elemento centrale. Un acquario di 450 litri si riempie progressivamente, generando una sensazione viscerale di attesa. Ogni nuova dose d’acqua contribuisce ad una progressiva sensazione – indotta dalla percezione visiva – di riduzione dell’ossigeno, intensificando la consapevolezza di uno spazio che si restringe. Si attende ansiosamente che qualcosa accada alla fine di questo lento processo. Limitazione e attesa diventano protagonisti. La performance diventa così un’opera in evoluzione, una rappresentazione tangibile della tensione tra libertà e cattività. L’acquario, sebbene crei un ambiente in cui la vita è possibile, diventa un elemento di separazione tra vita libera e vita in ambiente controllato. Le pareti trasparenti fungono da barriera, simile alla musealizzazione delle opere d’arte. Come un pesce che sbatte contro le pareti dell’acquario, l’arte esposta nei musei sembra urtare contro il confine tra la vita libera e quella in cattività».

Così, l’acquario, il suo spazio definito e limitato, diventa una riflessione sul mondo dell’arte e sull’uomo: «Le emozioni degli osservatori diventano il legame tra questi due mondi apparentemente separati. La domanda che sorge è: può esistere la vita se i suoi confini sono delimitati arbitrariamente? Ogni dose d’acqua che riempie lo spazio è un atto di creazione e al contempo, una manifestazione di confinamento. Mentre il pubblico osserva, l’emozione della sospensione diventa il legame tra il mondo “libero” e quello “in cattività”, tra la vita effimera e l’arte musealizzata».

L’acquario, la sua contestualizzazione in uno spazio museale e l’interazione con l’esterno da parte dei pesci che lo abitano sono stati al centro dell’esposizione “Nice Party Nice People” che lo stesso Sivelli (feat. Vladimir Costabile) ha realizzato per la quinta edizione del Progetto “Ceilings” dell’Aba di Catanzaro, tenutasi al Bocs Museum di Cosenza nel 2023. La partecipazione alla live performance di Sivelli è aperta al pubblico e gratuita. (rcz)

CATANZARO – Un’associazione per la giovane stella del motociclismo Marco Paonessa

Una associazione per tutelare e promuovere un giovane talento calabrese del motociclismo. Marco Paonessa, diciassettenne catanzerese, concorrerà ad aprile del 2024 al Trofeo Aprilia Rs660 che farà inoltre il suo debutto nel panorama Sbk con una presenza durante una tappa del Campionato del mondo 2024.

Marco è il più giovane pilota al mondo ad aver debuttato nel mondiale Fim Flat Track World Championchip supportato dalla Omt flat track. Esordisce da giovanissimo nei vari campionati di categoria. Nel 2017 inizia a gareggiare in competizioni a livello nazionale. Nel 2018 è vincitore del Trofeo Sic Day. Gareggia nell’ Ohvale European Championship e chiude quarto nel 2019 nella categoria Mini Gp Under per arrivare poi, nel 2020, nel mondo Yamaha fino al 2022 in categoria R3 Cup.

Un percorso sportivo in ascesa, soprattutto per l’ambizione del giovane Paonessa che vuole raggiungere sempre più traguardi in futuro, avendo come obiettivo quello di poter arrivare alla Moto Gp.

Al fianco del giovane talento catanzerese, nella gestione del team e nella ricerca degli sponsor utili per affrontare le ingenti spese da sostenere nelle diverse gare, ci sono Andrea e Nuccio (rispettivamente l’amico e il padre di Marco), che contro ogni avversità e superando tutte le difficoltà degli anni passati hanno deciso di unire le loro forze dando vita alla realizzazione dell’associazione Marko Paonessa 12 Asd costituendo al suo interno un team di professionisti specializzati, tutti con un unico obiettivo, sostenere il giovane talento catanzarese verso obiettivi ambiziosi.

«Tutto è nato per caso – dichiara il presidente Andrea Veraldi della Mp 12 Asd – con Marco siamo amici da sempre e insieme al padre abbiamo voluto unire le forze per sostenere la sua carriera talentuosa che necessita però di ingenti investimenti economici». Così l’idea di mettere in piedi un’associazione per consentire a Marco di coronare il suo sogno partendo proprio da casa sua, dalla Calabria, che nonostante le grosse difficoltà e le poche opportunità che offre il territorio non vuole demordere nel perseguire l’obiettivo di gareggiare il campionato Aprilia Rs 660 2024 che potrà essere il trampolino di lancio per la Pre Moto 2 nel 2025.

«Ad ottobre 2023 abbiamo deciso di costituire l’Asd Marko Paonessa 12 – conclude Veraldi – nella speranza che da questo momento in poi molti sponsor possano “correre” insieme a noi per aiutarci a rendere questo sogno una realtà». (rcz)

BADOLATO (CZ) – Grande successo per il presepe vivente

Un grande successo di visitatori per il presepe vivente tenutosi a Badolato. Nei giorni scorsi si è riunita l’assemblea dei soci e delle socie dell’Associazione culturale “Nicola Caporale” per un resoconto generale dell’anno sociale 2023, fortemente caratterizzato dai successi della rappresentazione teatrale in vernacolo “Tempu passa e…tuttu torna” (11 Novembre) e della IV edizione del Presepe vivente “Badolato è culla per te” (26 e 27 Dicembre).

Ambedue le manifestazioni hanno registrato il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale di Badolato, guidata dal sindaco Giuseppe Nicola Parretta, e della Pro loco Badolato Aps/Unpli Calabria.

L’evento di Novembre – reso possibile grazie anche al supporto di alcune attività turistico-commerciali di Badolato – ha visto il Teatro comunale di viale Magna Grecia gremito per una serata unica e divertente. Emozioni e risate condivise hanno fatto da cornice ad una commedia simpatica, in dialetto badolatese, curata dalla regia di Saverio Cristiano col supporto di Clara Sorgiovanni e che ha registrato la partecipazione attiva di attori ed attrici amatoriali: Bruno Leuzzi, Antonio Napoli, Maria Teresa Cristiano, Bruno Ramogida, Lidia Cipriani, Caterina Valenti, Rosanna Lupica, MariaVittoria Catanzariti, Giuseppe Bressi.

Nei giorni 26 e 27 Dicembre, invece, nell’antico borgo di Badolato (Cz) si è svolta la quarta edizione del Presepe vivente “Badolato è culla per te”, con un’affluenza straordinaria di visitatori soprattutto nella prima giornata. Sono stati circa 2.200 i cittadini ed i turisti calabresi accorsi a visitare il borgo ionico che è stato palcoscenico naturale della rappresentazione scenica organizzata dall’Associazione culturale “Nicola Caporale”, con l’importante supporto istituzionale del Comune di Badolato e della Pro loco Badolato Aps/Unpli Calabria e col supporto di operatori turistico-commerciali locali ed associazioni del territorio.

«La manifestazione – dichiara la presidente Myriam Rovito – si è svolta in 2 giorni intensi e carichi di impegni e di grandi emozioni. Per le due giornate è stata messa in piedi una macchina organizzativa importante. Il percorso del Presepe Vivente, quest’anno, ha cambiato zona e tragitto attraversando l’antico rione “u mancusu” e con la scena finale della Natività in piazza Santa Maria. I tanti visitatori sono stati accompagnati da guide in gruppi formati da 40/50 ed hanno potuto così ammirare scene religiose, scene di vita quotidiana, mestieri dell’epoca. È stato possibile visitare ed ammirare anche viuzze caratteristiche dell’antico borgo con scorci mozzafiato, un piccolo presepe della Calabria jonica, che stanno lì da centinaia di anni. Per noi si tratta ormai di un vero e proprio evento di comunità, che è riuscito a coinvolgere tra personaggi, guide e staff tecnico-logistico circa 100 persone. Tra di loro famiglie intere, con tanti bambini. E poi tanti nuovi cittadini della nostra piccola comunità multiculturale del borgo, migranti del progetto Sai e cittadini stranieri “neo-badolatesi”. Abbiamo concluso il tutto con grande fatica ma con gioia e col sorriso in volto. Penso però che sia stato compiuto un piccolo “miracolo” di comunità, visto anche i tempi stretti in cui abbiamo operato. Ora, però, non mi resta che ringraziare i membri della mia Associazione e di tutto il direttivo, tutti gli attori e le comparse, le migliaia di visitatori accorsi a Badolato Borgo, l’amministrazione comunale del sindaco Parretta che si è impegnata con la polizia municipale e la Caserma dei Carabinieri di Badolato a garantire un buon servizio sicurezza e viabilità ed offrire un servizio navetta con la Ditta Autoservizi Steimann. Grazie per il supporto alle seguenti attività commerciali e turistico-ristorative: Amato Mario – Impianti Elettrici, Bacco & Stocco, Macelleria Bressi, Parrucchiera “Ricci e Capricci”, Bolle di Cenerentola, Tamoil di Totò Battaglia, Paninoteca – Kebab “La Grotta”, Bistrot “Cicchinella”, Ristorante “Il Castellano”, Ristorante-Pizzeria “La Cantinetta”, Bistrot “Tipico-Gastromania”, La Bottega del Borgo, Ditta Pinuccio Steffanelli. Il Presepe Vivente di Badolato ha visto anche la partecipazione di tante altre associazioni ed organizzazioni locali: CS META 2, Associazione “Il Sorriso”, Associazione di Promozione Sociale “MaMa”, A.Op.T. “Riviera e Borghi degli Angeli”, Ass.ne Culturale “La Radice”, Ass.ne Culturale “Prof.Antonio Gesualdo – Storico”, Comitato “Basso Ionio Catanzarese” della Croce Rossa Italiana, Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Soverato, Pro Loco Badolato APS/UNPLI Calabria, CIR Onlus Badolato, le Confraternite Religiose di Santa Caterina V.M. d’Alessandria, Maria SS.ma Immacolata, SS.mo Rosario. Importante, è stato il lavoro straordinario, per i vari allestimenti scenografici e per i costumi, realizzato da Loredana Tedesco supportata da Anna Larocca. Per l’assistenza tecnica-audio Pasquale Nisticò e per il servizio di accompagnamento dei gruppi le “guide”: Guerino Nisticò, Giuseppe Dainotto, Totò Femia, Giuseppe Codispoti, Daniela Emanuele, Antonella Priolo, Enrico Nisticò e Mario Gallelli. Grazie anche a: Pietro Piroso, Vittoria Frascà, Pina Paparo, Caterina Valenti, Domenico Leuzzi, Katia Bressi, Rossella Gallelli, Lavinia Nisticò e Giuseppe Corapi. Per la promozione e la diffusione determinanti sono state i lavori del videomaker Vicenzo Caricari per la LaCNews, di Saro Gioitta per l’emittente Tele Jonio e del fotografo Gori Campese con Imma Campese e Salvatore Giannini. L’associazione ha in cantiere altri eventi che renderanno il nuovo anno più ricco e interessante. Vi aspettiamo numerosi! Buon 2024!». (rcz)

CATANZARO – Capellupo: «Polimeni e Lobello difendono Cosenza e Reggio a danno della città»

di VINCENZO CAPELLUPOPolimeni e Lobello ci hanno messo 2 giorni per rispondere alla mia nota sul bizzarro annuncio di Cannizzaro del Capodanno Rai a Reggio Calabria e sulla continua disattenzione del presidente Occhiuto alla città di Catanzaro.

Ci saremmo aspettati molto di più dopo tutto questo tempo di elaborazione ma considerando i risultati che hanno prodotto dopo 10 anni di governo comunale forse eravamo troppo speranzosi! I catanzaresi li hanno conosciuti e non è un caso che siano stati bocciati alle elezioni comunali prima e provinciali dopo.

Apprendiamo che per loro l’attenzione del presidente Occhiuto verso la città di Catanzaro è ottimale, non vorrei, però, che stiano confondendo gli interessi della città con tutto altro. Il fallimento della loro azione politica è, infine, certificato anche all’interno di Forza Italia; non sarà certo un caso, infatti, se il segretario nazionale del partito, l’ospite nazionale di maggior rilievo, andrà ai congressi provinciali di Cosenza e Reggio Calabria snobbando il congresso di Catanzaro dove proprio l’unico candidato è il consigliere Polimeni. (vc)

(Vincenzo Capellupo è consigliere comunale a Catanzaro)

Concessioni demaniali marittime, il piano di Catanzaro per salvare la stagione

L’Amministrazione comunale di Catanzaro, guidata dal sindaco Nicola Fiorita, ha incontrato i titolari di concessioni demaniali marittime, per illustrare le scelte per salvare la stagione 2024.

Un incontro molto partecipato e improntato al dialogo, nel corso del quale il sindaco Nicola Fiorita, l’assessore Antonio Borelli e il personale del Settore competente hanno spiegato agli operatori le ragioni che hanno indotto il Comune a optare per l’utilizzo della concessione provvisoria ex articolo 10 del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione piuttosto che per la proroga tout court delle concessioni.

Una strada che, fermo restando l’obiettivo di fondo di far salva la stagione 2024 per i concessionari stagionali e non, mette questi ultimi al riparo dal rischio di eventuali ricorsi, visto che la concessione non è impugnabile e, in più, è irrobustita dai titoli ottenuti in precedenza che ne sono parte integrante. L’incontro è servito anche a chiarire l’iter che gli operatori dovranno seguire e che, dopo il perfezionamento della modulistica attualmente in corso, prevede che le richieste di concessione provvisoria vengano presentate entro il 10 febbraio prossimo a fronte dell’impegno formale da parte dell’Ente di dare riscontro entro il 31 marzo.

Un aspetto, quest’ultimo, su cui da parte degli operatori erano emersi dubbi di natura interpretativa sull’atto di indirizzo approvato in giunta. Dubbi che l’Amministrazione ha quindi chiarito, restando in ogni caso disponibile, attraverso gli uffici, a qualunque ulteriore approfondimento, sempre con lo scopo di garantire le attività economiche e i livelli occupazionali in un quadro normativo nazionale che resta ancora assai incerto rispetto all’obbligo per il nostro Paese di uniformarsi alla direttiva europea cogente in materia di concorrenza. (rcz)

SQUILLACE (CZ) – Anche per il 2023 sono stati celebrati i neo maggiorenni con una festa ad hoc

C’è un Comune in Calabria che premia i giovani che raggiungono la maggiore età. Come ogni anno, anche per il 2023, l’amministrazione comunale di Squillace ha organizzato la “Festa della maggiore età”.

È questo un appuntamento oramai fisso in quanto, all’interno di eventi ed iniziative previste dal progetto Squillaceday, dal 2020 viene dedicato uno spazio proprio a quanti raggiungono il traguardo della maggiore età nell’anno di riferimento.

Promotore del progetto è l’assessore alla programmazione e turismo, il sociologo Franco Caccia che il 30 dicembre 2023, ha accolto i neo maggiorenni nella sala del consiglio comunale.

«Riserviamo una particolare attenzione – ha precisato l’assessore Franco Caccia – a questo appuntamento in quanto riteniamo sia doveroso inviare un messaggio di vicinanza ai neo-maggiorenni e nello stesso tempo richiamare la loro attenzione verso un momento di passaggio della loro esperienza di vita, verso il mondo dei grandi. Una nuova fase di vita che comporta nuove responsabilità ma che apre anche a nuove opportunità».

L’evento è stato aperto ufficialmente dalle note dell’inno nazionale cantato da tutti i giovani presenti in sala, tra cui anche alcuni neomaggiorenni ospiti presso la comunità di immigrati gestita da fondazione città solidale.
Tra l’iniziale stupore per l’invito ricevuto a casa dalle mani del vigile urbano, i neo maggiorenni hanno avuto parole di apprezzamento per l’attenzione a loro riservata dall’amministrazione comunale.

Nel breve intervento, l’assessore Franco Caccia, oltre a portare il saluto del sindaco Pasquale Muccari e dell’intera amministrazione comunale, ha sottolineato i motivi che hanno generato questa specifica manifestazione. In particolare l’assessore Caccia si è soffermato sul valore simbolico di alcuni di doni consegnati ai neomaggiorenni tra cui una copia della costituzione italiana, un attestato e un portachiavi con il logo ideato per i neo-diciottenni.

L’assessore ha infine richiamato l’attenzione dei giovani verso la necessità di un impegno delle nuove generazioni per aumentare le opportunità di incontro e socializzazione, quali momenti fondamentali per condividere progetti per il futuro, individuale e comunitario. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Omelia dell’Epifania del Vescovo Parisi: «Il Vangelo guarda il cuore dell’uomo»

Il giorno dell’Epifania monsignor Serafino Parisi ha tenuto una toccante omelia rivolta ai fedeli lametini. «La parola del Vangelo non guarda la latitudine, guarda, invece, il cuore dell’uomo che tocca ed interessa tutta l’umanità». Così il vescovo nell’omelia dell’Epifania del Signore che, partendo dalla sollecitazione di Paolo agli Efesini, laddove afferma che le genti sono chiamate in Cristo Gesù a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, ha sottolineato che è questo il Vangelo «che dobbiamo praticare anche noi, andando a Betlemme: se tutti vanno verso quella Grotta – ha aggiunto Parisi – da quella Grotta si esce rigenerati perché si trova la forza per andare ancora verso il mondo».

Questo specie in un mondo, come quello che stiamo vivendo oggi che «è un mondo problematico soprattutto nei confronti del cristianesimo. E non per il cristianesimo in sé, ma per come lo abbiamo interpretato, nel tempo, nei secoli, anche noi. E spesso ci scoraggiamo».

«Nella liturgia della Parola della solennità dell’Epifania che è stata proclamata questa sera – ha proseguito monsignor Parisi – ci sono diversi dinamismi ed anche delle possibilità di lettura e di interpretazione del nostro atteggiamento credente di fronte alla rivelazione del mistero di Dio nell’Epifania che altro non è che manifestazione. Epifania, infatti, vuol dire manifestazione di Dio. E la liturgia ci offre la possibilità di esplorare strade diverse».

Quindi, ha rimarcato che, al di là della rappresentazione che viene fatta dei Magi, essi esprimono almeno tre grandi possibilità per noi: la ragione; l’investigazione; la strada. I Magi, allora, come «grandi protagonisti anche della nostra scena contemporanea. Perché – ha aggiunto il Vescovo – se c’è un dramma tra i tanti dentro il nostro contesto è quello della assenza di pensiero: la vera grande crisi, che ha come esito la crisi antropologica alla quale tutti quanti stiamo assistendo, soccombendo sotto questa catastrofe, è crisi di pensiero».

Poi, commentando il brano del Vangelo di Matteo, «che ha tanti riferimenti vetero-testamentari», monsignor Parisi, nel ricordare della «stella che guida il loro cammino», ha evidenziato che «la stella è l’aggancio che nell’antichità, non solo nell’oriente, c’era tra l’uomo alla ricerca e l’indicazione che veniva dall’alto: sfruttare le stelle, gli astri, leggere la grande mappa astronomica, era davvero una impresa che non a tutti riusciva. Eppure serviva ad orientare la vita: è l’universo che veniva letto e veniva portato a livello dell’umanità».

«I magi – ha aggiunto il vescovo – si sono messi in cammino, sono andati alla ricerca di questo re del mondo, re dell’universo, di cui avevano sentito parlare e che in qualche modo doveva mostrarsi e loro avrebbero potuto incontrarlo. E, dunque, si decisero, si mossero per andare verso di Lui. E c’è già dentro questo una rivalutazione obbligatoria, necessaria, stringente, della figura dei Magi che, fra l’altro, nel riferimento all’antico testamento al quale solo Matteo fa allusione, sono rappresentanti dei diversi popoli: le genti, tutte le genti, che vanno verso quel punto di attrazione del mondo che è la stalla di Betlemme».
Ed è lì che si vedono «tanti movimenti: gli scribi ed i farisei, consiglieri di Erode, sono vicini, ma vogliono uccidere Gesù. Dunque, si allontanano. E quelli che sono lontani, invece, passano anche da Erode, ma vogliamo farsi vicini al Signore».

Questa, per monsignor Parisi «è una prima dinamica tra la lontananza e la vicinanza e la lontananza è di chi immagina di poter essere vicino, cioè di sapere già tante cose per cui nulla può ormai scalfirlo, toccarlo. Nulla. Quanto c’è nel nostro atteggiamento contemporaneo autoreferenziale, nella soluzione immaginata come la migliore per la propria vita. La soluzione di chi, avendo ormai acquisito, a volte comprato se non addirittura rubato, le sicurezze all’interno delle quali si trastulla, non vuole sentire ragione. Lo diceva il Salmo: l’uomo quando sta bene, facilmente rinnega Dio. La chiusura nei propri cerchi, nelle proprie comodità. E da questa posizione di chiusura che, paradossalmente, viene immaginata come una situazione di grande apertura, si giudicano gli altri».

«La parola di Dio – ha sottolineato il vescovo – è spada a doppio taglio: non crea soltanto ferite, ma rimargina pure. Ma un pungo nello stomaco deve arrivare a tutti noi, per prima a me. È una parola, allora, che entra nella nostra vita, nella nostra storia perché questo è Gesù: la Parola, che si fa carne vuol dire che entra nella nostra umanità, prende la natura umana e ci segue in tutto il percorso della nostra umanità. La liturgia, giustamente, ci fa dire nella preghiera: eccetto il peccato tutto ha condiviso della natura umana, anche la sofferenza, anche la morte. Questo è Gesù e si rivela così dentro queste dinamiche che sono dinamiche di avvicinamento e che portano i Magi ad adorare il re, ad adorare l’uomo, ad adorare il Signore. E vengono dappertutto». (rcz)

CATANZARO – Conclude con successo la seconda edizione di “RaccontArti”

Chiude i battenti la seconda edizione di “RaccontArti”, il festival delle arti e dei mestieri che ha come obiettivo quello di raccontare al territorio le arti manuali, e il territorio attraverso l’artigianato locale. Per quasi un mese, nella sede della ex Stac di Piazza Matteotti di Catanzaro, gli artigiani – colonna portante di tessuto economico di piccole e medie imprese – sono stati protagonisti indiscussi di eventi, laboratori, occasioni di incontro finalizzati a far conoscere alla comunità le eccellenze e la passione di un settore fondamentale per la promozione culturale e anche turistica della nostra terra.

La manifestazione è stata organizzata da Confartigianato Imprese Calabria, in collaborazione con il Movimento Donne Impresa e le strutture territoriali di Confartigianato, il sostegno economico di Ancos di Confartigianato Persone, e il patrocinio del Comune di Catanzaro.

La serata finale si è svolta venerdì 5 gennaio, alla presenza tra gli altri del presidente nazionale di Ancos Persone, Enrico Inferrera; il coordinatore regionale di Ancos Persone, Francesco Filice; il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Silvano Barbalace.

A tirare le somme della seconda edizione di RaccontArti la direttrice artistica, Giuliana Furrer, ha prima di tutto voluto ringraziare i vertici di Ancos per «il sostegno materiale ed emotivo che ci hanno offerto, rendendo possibile la realizzazione di questa manifestazione».

«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e entusiasti di poter condividere le nostre idee e attività non solo con la città, ma con l’intera regione – ha affermato la direttrice artistica, Giuliana Furrer – Abbiamo ampliato la partecipazione di aziende provenienti da tutta la regione, e l’obiettivo è di estenderci sempre di più, coinvolgendo l’intero Sud Italia e, perché no, andare oltre. Abbiamo organizzato laboratori coinvolgenti per i bambini, coprendo una vasta gamma di attività artistiche, dal laboratorio di pittura a quelli di cioccolata, ceramica, pelletteria, e gioielli. Una novità di quest’anno è stata la presenza di un pianoforte a coda prodotto in Calabria, a Luzzi, una delle tre fabbriche in Italia a realizzare pianoforti artigianali. Grazie a tutti per essere per aver reso questo festival così speciale».

L’ultima giornata di festival è stata dedicata ai bambini che hanno partecipato al corso di pittura sotto la guida esperta della maestra Carmen Abbatino. I lavori dei piccoli artisti sono stati esposti nella sala esposizioni. Premiati con l’attestato di partecipazione ed un piccolo dono: Luigi Capellupo, Matilde Tolomeo, Emanuele Guglielmini, Marcello Furriolo, Gianfranco Colosimo, Elisa Colosimo, Sara Barbalace, Miriam Girimonte, Azzurra Urso, Alessandro Capellupo, Matteo Capellupo, Aurora Tolomeo, Giuseppe Petitto, Sara Mangiafave, Sergio Mangiafave, Sara Amico, Margherita Curcio.

Ma prima ancora, tornano ad essere protagonisti due giovani e appassionati talenti artigiani della nostra regione, che – come ha sottolineato la direttrice artistica – sono «straordinari non solo per le loro abilità artigianali, ma anche per la loro tenacia nel portare avanti la passione e il mestiere nella nostra terra nonostante le sfide che tutti conosciamo».

Al maestro d’arte Rocco Vitaliano, tessitore di Girifalco, e Martina Sicilia, stilista di Petilia Policastro (che hanno rispettivamente 19 e 22 anni) è stata consegnata una targa come «segno di incoraggiamento ad andare avanti», un «in bocca al lupo per continuare nel percorso con la passione che li contraddistingue».

Rocco e Martina hanno ringraziato Confartigianato Calabria per la vicinanza e il supporto sempre dimostrato soprattutto ai giovani, sottolineando quanto sia importante avere vicino questa organizzazione soprattutto nel difficile intento di trasmettere le tradizioni e, quindi, le radici di una storia artigiana che deve essere tramandata, senza perdere di vista la necessità di essere innovativi.

«Questa iniziativa è davvero bellissima, e credo che possa essere un esempio importante da esportare in altri luoghi d’Italia – ha affermato il presidente nazionale Inferrera – Ancos è presente in tutta Italia ed è un’associazione di promozione sociale. Non dovete ringraziare me, in quanto Presidente nazionale, ma chi utilizza nella dichiarazione dei redditi e destina il 5 per 1000 a questa associazione riconosciuta dal Ministero. Attualmente, Ancos sta realizzando 25 progetti simili a questo in tutto il paese. Questi progetti spaziano dalla solidarietà – abbiamo regalato due volte 20 ecografi in cliniche, ospedali e altro, che sono stati utilizzati per salvare dei bambini. Questo ci dà una grande soddisfazione. Questa iniziativa è una delle più importanti, in quanto unisce arte, cultura, artigianato e le cose più significative, come la bellezza, di cui parlavi tu. Pertanto, sono particolarmente felice di essere qui con voi e di suggellare questa iniziativa molto importante».

Il coordinatore regionale Filice ha voluto ringraziare il presidente nazionale per aver scelto di partecipare alla chiusura della manifestazione «e spero che possiamo ripetere questa bellissima esperienza anche il prossimo anno», ha aggiunto Filice.

L’ultima serata del Festival è stata una occasione per stare insieme, assistere alla presentazione del libro del presidente Inferrera – che si intitola “Idia Ascoltami” – oltre che al concerto di Francesca Lupis e Antonio Politano, voce e pianoforte.

Il Festival è stato, infatti, caratterizzato da tanta musica e tanti laboratori: giovedì 4 gennaio ad intrattenere i visitatori nel Complesso Monumentale San Giovanni anche i Sabatum Quartet. Un gruppo originale che vive l’esperienza della musica etnica – popolare, senza alcun dogma, la interpreta, la arrangia e la espone al pubblico, “traviandola” ma nello stesso tempo lasciando le caratteristiche originali del pezzo, qualora si trattasse di un brano tradizionale. Questa particolarità è data dalla provenienza e dalle esperienze musicali di ogni singolo artista. La seconda caratteristica è l’apertura artistica della band, i membri, infatti, in poco tempo sono passati da quattro a sette, a testimonianza dell’evoluzione del progetto.

Lo spettacolo del Sabatum Quartet, per le caratteristiche sopra citate, è fuori dal comune, originale e di sicuro impatto emotivo sull’uditore. Si spazia dalla tipica tarantella calabrese, a canti di repertorio tradizionale, a pezzi di contenuto socio-politico (brigantaggio, questione meridionale ecc.), a brani inediti, composti dalla band. In tutti le composizioni, originali e non, la caratteristica che contraddistingue il gruppo, è l’innovazione negli arrangiamenti, la polifonia vocale ed i ritmi, che non si soffermano solo ai tipici “grooves” utilizzati nella nostra tradizione, ma spaziano, toccando il tango, il flamenco il rock ed altri generi, espressi in precedenza dai vari componenti del gruppo.

Il giorno prima, il Festival ha ospitato un interessante dibattito sul tema “Il made in Calabria. Riscoprire e valorizzare l’identità dei luoghi attraverso le arti manuali” con l’imprenditore “eretico” Massimiliano Capalbo che ha raccontato la propria esperienza: una fotografia delle possibilità e delle difficoltà di come fare imprenditoria valorizzando le risorse della nostra terra, sfruttando le risorse del territorio in maniera ecosostenibile.

La giornata conclusiva del Festival, venerdì 5 gennaio, si apre con il laboratorio “La fabbrica del cioccolato”, a cura della maître chocolatier Giuliana Paonessa: i partecipanti creeranno fantastiche e gustose praline di cioccolato da mettere nella calza della Befana.

Alle 15.30 con partenza dall’ex Stac il Tour guidato a cura di Artemide un itinerario esclusivo alla ricerca di antichi mestieri e di oggetti sapientemente foggiati a mano dai maestri artigiani: nel dedalo di vicoli del centro storico e le vie “Fora” e “Porti”, passeggiando per le strade che conservano il ricordo degli artigiani e dei venditori che, anticamente, definivano gli spazi urbani del territorio cittadino con le loro botteghe, gli artigiani hanno accolto i visitatori nelle loro botteghe per raccontare le loro storie. (rcz)

Anche una bimba di Lamezia tra i battezzati dal Papa all’Epifania

C’era anche una famiglia tutta calabrese ieri nella Cappella Sistina in Vaticano per il battesimo del Papa della propria bambina.

La bimba battezzata dal Santo Padre si chiama Maria Paola Grillone e viene da Lamezia Terme. Il papà, Roberto Grillone, è un architetto e un imprenditore. La mamma, Valentina Zaffino è invece dipendente del Vaticano, amatissima docente di filosofia alla Pontificia Università Lateranense. Ma c’è anche il nonno paterno con loro, Franco Zaffino, dipendente della RAI oggi in pensione, tecnico-chiave dello storico reparto MIAF Calabria e pioniere egli stesso degli inizi della RAI calabrese. Padrino e madrina di battesimo, sono stati invece Paolo Zaffino e Jolanda Grillone.

«Noi siamo qui – dice il Papa – per dare il dono della fede ai nostri bimbi. E loro sono i protagonisti in questa cerimonia: loro possono parlare, andare, gridare… Loro comandano, perché è la loro festa: riceveranno il dono più bello, il dono della fede, il dono del Signore. Se piangono – per il momento sono silenziosi, ma è sufficiente che uno dia la nota e incomincia il concerto – lasciateli piangere; se hanno fame, allattateli, tranquilli, qui. Se hanno caldo, togliete le vesti, che a volte il caldo fa male. Loro sono i protagonisti, perché loro oggi daranno anche a noi la testimonianza di come si riceve la fede: con innocenza, con apertura di cuore».

Ieri domenica 7 gennaio 2024, dunque, si ripete la solenne cerimonia del battesimo dei bimbi in Vaticano. Nella magnificenza della Cappella Sistina il Santo Padre rinnova il tradizionale rito del battesimo d’inizio d’anno per 16 bambini italiani. I piccoli, per lo più figli o parenti di dipendenti del Vaticano, erano accompagnati nella Cappella Sistina, oltre che dai genitori, dalle rispettive coppie di padrini e madrine. Concelebra la liturgia con il Papa il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski e il cardinale Fernando Vergez Alzaga, presidente del Governatorato vaticano.

«A voi, genitori e padrini – aggiunge Papa Francesco nel corso dell’omelia – auguro che la vostra vita sia di aiuto per questi bambini, di aiuto per la crescita. Vi auguro di accompagnarli nella crescita, perché questo è un modo di aiutare, affinché la fede cresca in loro. Prima di darvi la benedizione – conclude il Papa – vi ringrazio per avere incominciato questa vita dei vostri figli con il Battesimo. E mi raccomando, che loro sappiano la data del Battesimo, perché è la data della nascita. E anche ognuno di noi. Se io domando a voi: “Qual è la data della tua nascita?”, io non so se tutti potranno saperlo. Ma pensate bene: la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore sono diventato cristiano e cristiana. Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni”.

Da RAI Senior arrivano intanto i messaggi infiniti di auguri per nonno Franco Zaffino e per la sua nipotina Maria Paola che da grande potrà dire “A battezzarmi è stato il Papa”. (pn)