SERSALE (CZ) – Successo per l’evento dedicato a Levato

Conclusa a Sersale con rilevante successo di pubblico e di critica la suggestiva mostra del maestro Mario Levato, organizzata e curata dall’Amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Carmine Capellupo.

L’evento, che ha registrato un numero consistente di presenze nonché la visita di scolaresche e varie Associazioni Culturali, è stata definita magistrale con grande soddisfazione dell’artista e degli organizzatori. La presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, attraverso Luigi Stanizzi, ha fortemente evidenziato il costante impegno del Comune di Sersale nel promuovere iniziative di grande valenza culturale, in particolare del sindaco Carmine Capellupo che favorisce e sostiene un fittissimo e variegato programma, messo in atto in ogni periodo dell’anno.

Levato, che vive e lavora a Modena come docente nel prestigioso Liceo Artistico “A. Venturi”, ha affermato più volte di essere onorato di essere stato invitato ad esporre nel suo paese natìo, e che, nonostante il prestigio raggiunto anche fuori dai confini nazionali, «La terra con cui hai diviso il freddo mai più potrai fare a meno di amarla» (V. Majakovskij). Da più parti sono pervenuti ringraziamenti al Comune di Sersale, al Liceo Artistico “A. Venturi”, alle testate giornalistiche che hanno pubblicizzato l’evento, alle scuole, alle Associazioni Culturali e a tutti i fruitori che hanno presenziato alla mostra. (rcz)

CATANZARO – Tutto pronto per il Capodanno sul corso, c’è anche Bresh

E’ tutto pronto per il Capodanno sul corso che animerà la notte di San Silvestro a Catanzaro. Dalle ore 23 in poi di domenica 31 dicembre, un ricco programma di musica ed intrattenimento accompagnerà il brindisi di fine anno per festeggiare insieme l’arrivo del 2024.

L’amministrazione comunale ha voluto puntare su un ospite di richiamo per attirare specialmente il pubblico dei più giovani: sul palco di Piazza Prefettura salirà il rapper ligure Bresh che quest’anno ha trovato la propria consacrazione, grazie al singolo “Guasto d’amore”, un grande successo bissato, poco prima dell’estate, con “Parafulmini” cantato insieme ad Ernia e Fabri Fibra. A settembre è arrivato, poi, il singolo “Nightmares” in collaborazione con i Pinguini Tattici Nucleari. Quest’anno ha ricevuto il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano “Altamente mia”. Caratteristica nei suoi testi la volontà di riflettere su quelli che sono i problemi odierni della società, ma anche di se stesso. Molti dei suoi pezzi si possono definire autobiografici, come ad esempio “Andrea” che lui definisce un brano «di rappresentanza», uno dei brani più rappresentativi di Fabrizio De Andrè che Bresh ha scoperto e amato fin da giovanissimo.

La scaletta della Notte di Capodanno a Catanzaro sarà scandita anche dal djset di Walter Pizzulli, “l’uomo della sveglia” che accompagna tutte le mattine in diretta su M2O. E ancora, tra i protagonisti anche Carlo Napoli, che con la sua live music è diventata l’inconfondibile voce delle notti italiane, e la cantante catanzarese Raffaella Capria.

Per favorire un più agevole accesso nel centro storico, sarà possibile usufruire dell’ampio parcheggio Musofalo con servizio navette e della funicolare. (rcz)

CATANZARO – Rinviato l’incontro con Ron, oggi concerto di Lula Pena

Rinviato al 6 gennaio l’incontro con Ron e Cosimo Damiano Damato dal titolo ″Diventerò me stesso – il racconto″. E’ quanto comunica l’ufficio stampa di “A farla amare comincia tu”, la rassegna natalizia promossa dal Comune di Catanzaro e affidata alla direzione artistica di Antonio Pascuzzo. Il management di Ron – si legge in una nota – ha fatto sapere che l’artista, a causa di un forte mal di gola, non potrà essere presente all’appuntamento previsto nel cartellone della rassegna per oggi alle ore 22 nella chiesa di San Giovanni Battista. L’atteso evento sarà recuperato sabato 6 gennaio alle ore 22 sempre nella chiesa di San Giovanni Battista.

Sempre nella giornata di oggi A farla amare comincia tu continua con l’unica data italiana dell’artista portoghese Lula Pena all’Oratorio della chiesa del Carmine. L’esibizione avrà inizio alle ore 21.30 e non alle 18 come originariamente comunicato.

Lula Pena è una delle voci più interessanti della scena contemporanea, ammirata persino da Caetano Veloso, leggendario interprete della musica brasiliana. Nata e cresciuta a Lisbona, si appropria del fado per andare “oltre il fado” consegnandolo al nuovo millennio con una sensibilità poetica contemporanea, spoglia e disadorna nella sua disarmante semplicità. Artista schiva e introspettiva, Pena canta come in trance, immersa totalmente nella sua musica, nel suo mondo che racconta grazie al fado portoghese, la morna capoverdiana, la canzone francese, la bossanova brasiliana fino al tango argentino, evocando atmosfere afro-arabe e folk americane. (rcz)

CATANZARO – La Lega si radica in provincia, incontro con il presidente Mancuso

«Al Comune di Catanzaro, le due liste che fanno riferimento al presidente Mancuso, ottenendo due anni addietro 6500 preferenze, sono state quelle più votate ed esprimono 4 consiglieri comunali che, nel 2023, hanno costituito il Gruppo della Lega, coeso, dinamico e vigile sul confusionario operato dell’Amministrazione locale, mentre è in itinere l’adesione al Gruppo di altri 2 consiglieri comunali. Alla Provincia di Catanzaro la Lega esprime il presidente, Amedeo Mormile che, da sindaco di un Comune di 1500 abitanti, è nettamente prevalso sul sindaco della città capoluogo con un distacco di quasi 10.000 voti ponderati e, dopo il voto del 20 dicembre, oltre al Presidente, la Lega esprime 3 consiglieri provinciali. Inoltre, grazie al voto di ben 180 amministratori attivi nelle comunità della provincia, la Lista della Lega, con 21 mila voti ponderati, è stata la più votata in assoluto. La Lega esprime, altresì, il consigliere regionale di Catanzaro Filippo Mancuso (Presidente dell’Assemblea legislativa) che è stato il più votato dei consiglieri della Lega nelle scorse elezioni regionali».

Sono i numeri della rappresentanza istituzionale della Lega nel Catanzarese, esplicitati nel corso di un incontro per gli auguri di Capodanno, svoltosi nella sala conferenze del Centro Commerciale “Le Fornaci” e al quale hanno partecipato – oltre al presidente del Consiglio regionale Mancuso, al presidente della provincia di Catanzaro Mormile, al presidente provinciale della Confagricoltura Walter Placida e al presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo – amministratori comunali (tra cui due consiglieri di Lamezia Terme) e provinciali, esponenti dell’associazionismo e numerosi militanti e simpatizzanti.

«La Lega dimostra di essere in grado – è stato affermato dagli intervenuti – di allargare i consensi e di connettersi con i cittadini che apprezzano il nostro impegno. Capiamo lo scontento di molti avversari che, di fronte ad una forza politica propulsiva e radicata sul territorio, che ascolta la gente e ne capisce i bisogni, attaccano la Lega con preconcetti e fake news non rappresentativi delle linee programmatiche di una forza politica nazionale che dimostra un’attenzione al Sud nel passato inimmaginabile e che guarda non all’Europa dei tecnocrati e delle burocrazie, ma all’Europa dei popoli e dei diritti dei cittadini».

È stato sottolineato: «I numeri della ragguardevole presenza della Lega nel Catanzarese vanno associati alla qualità delle proposte che trovano corrispondenza con l’attività legislativa della Regione che, con riforme di sistema attese da decenni (tra cui la nascita dell’ “Azienda Dulbecco” tra i Poli sanitari più grandi del Mezzogiorno) e contando sull’ascolto del ministro Salvini e del Governo, si sta adoperando fattivamente per lo sviluppo del territorio».

Per il presidente Mancuso: «Il 2023 ci ha visti protagonisti nel dibattito politico e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, ma, pur avendo fatto molto, siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare per dare speranze di futuro a questa parte del Mezzogiorno. I successi ottenuti ci ripagano dell’ottimo lavoro di squadra e, al contempo, ci caricano di ulteriori responsabilità, per rendere possibile una Calabria moderna, attrezzata e competitiva nello scenario nazionale ed europeo». (rcz)

Il 30 dicembre a Platania il Presepe Vivente

Il 30 dicembre e il 6 gennaio, a Platania, è in programma il Presepe Vivente, organizzato dal Gruppo Agesci Platania 1, con la collaborazione della Parrocchia San Michele Arcangelo, le Associazioni Ada, Dimensione Donna, Giovento, Pro loco Platania e Protezione Civile Platania.

Dalle 17, infatti, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nella tradizione e nella spiritualità del Natale lungo i vicoli del paese.

Il Presepe Vivente di Platania non è solo una rappresentazione scenica, ma un viaggio nel passato che permette di rivivere la storia della nascita di Gesù, attraverso gli occhi delle persone semplici.

Oltre alla rappresentazione del Presepe, i visitatori potranno esplorare antiche “botteghe” e attività, ognuna con la sua storia e tradizione. Dalla bottega dell’arte del fabbro allo studio del medico condotto, passando per una scuola d’altri tempi, sarà possibile vivere l’autenticità di mestieri e ambienti che hanno segnato la storia dei nostri luoghi e della nostra gente.

A rendere questa esperienza ancora più unica è l’accompagnamento delle melodie tradizionali del Natale, con la musica degli zampognari e la Novena platanese. Sarà possibile anche degustare una varietà di cibi tipici della stagione natalizia, preparati con maestria dalle abili mani dei residenti locali. Dalle prelibatezze dolci alle pietanze tradizionali, i visitatori avranno l’opportunità di deliziare il palato con autentici sapori del territorio.

Inoltre, per preservare i ricordi di questa straordinaria immersione nel Natale, ci sarà la possibilità di scattare una foto “sotto al vischio”.

Il Presepe Vivente a Platania è l’occasione perfetta per immergersi nello stupore delle festività natalizie, condividendo momenti di gioia in un contesto incantevole e coinvolgente. (rcz)

BOTRICELLO (CZ) – Si presenta “La Gerusalemme Liberata” di Paolo Camastra

Domani pomeriggio, a Botricello, alle 17, nella Sala Convegni comunale, sarà presentato “La Gerusalemme Liberata – Poema di Torquato Tasso – Narrato in prosa da Paolo Camastra“.

Si tratta dell’ultimo libro realizzato dal dott. Paolo Camastra, una trasposizione “in prosa” del celebre poema eroico di Torquato Tasso. L’evento sarà moderato dal giornalista professionista Luigi Stanizzi, fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, e inizierà con una introduzione al libro del dott. Pasquale Camastra, figlio dell’autore, che ne ha curato anche l’edizione, ingegnere Informatico, botricellese di origine e romano di adozione, attualmente a capo del Dipartimento di Infrastrutture Tecnologiche e Cybersecurity della Fintech SOLDO, una multinazionale con sedi a Londra, Dublino, Parigi, Milano e Roma.

Seguiranno gli interventi del Presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, dott. Giuseppe Spagnuolo, del Parroco di Botricello, Don Rosario Morrone, del sindaco di Botricello, il giornalista professionista Simone Puccio e del sndaco di Stalettì, prof. Mario Gentile. Concluderà la serata un intervento dell’autore, dott. Paolo Camastra, che racconterà quali sono i motivi della genesi della sua ultima fatica letteraria.

Il libro non sarà in vendita ma sarà distribuito in omaggio a Scuole, Biblioteche Comunali, Circoli Anziani e Associazioni Culturali. (rcz)

All’Antico Mulino delle Fate incontro col direttore commerciale di Fattoria della Piana

Domani pomeriggio, all’Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme, alle 17.45, si terrà l’incontro col direttore commerciale di Fattoria della PianaFabio Catona.

L’incontro rientra nell’ambito della rassegna Restare, tornare approdare: La Calabria è un destino ideata dall’avvocato e scrittore Francesco Bevilacqua per dimostrare che in Calabria si può restare, si può vivere dignitosamente, si può fare impresa, si può essere “diversamente felici”.

L’evento, come il presepe, si svolge anche nell’ambito del Festival delle Erranze e della Filoxenia.

La Fattoria della Piana è una azienda con 80 dipendenti (150 conteggiando le altre aziende del gruppo) provenienti da tutti i continenti, specializzata nella produzione di latticini e formaggi (ma anche di olio e salumi) che vengono esportati in tutto il mondo. Questi ultimi vengono realizzati in grandi laboratori ad alta tecnologia e severe norme di igiene e di qualità, coniugando tradizione e innovazione, con il latte di oltre seicento vacche allevate nella stessa azienda in stalle semi-aperte, dotate di grandi spazi, dove gli animali vivono in libertà e senza alcuno stress e vengono controllati costantemente, nutriti e munti con processi di moderna robotica. Il latte di pecora per la produzione di pecorini viene invece dai pastori dell’Aspromonte, del Poro e della Sila Crotonese.

Anche il mangime naturale delle vacche da latte della fattoria è prodotto nella fattoria stessa in 260 ettari di terreno coltivato. Tutta l’energia necessaria a far funzionare ogni settore della fattoria proviene dalla fattoria stessa: un impianto di bio-gas, infatti, produce metano dagli scarti di tutte le lavorazioni in quantità sufficiente per fornire energia ad un paese di tremila famiglie (cosa che la rende la più grande centrale agro-energetica del Centro-Sud Italia). A ciò si aggiunga un impianto fotovoltaico i cui pannelli sono posti sui tetti di tutte le strutture dell’azienda. Un impianto di compostaggio produce infine, dai rifiuti organici, i fertilizzanti naturali necessari a rendere produttivi i campi. I liquami vengono interamente depurati con un impianto di fitodepurazione. A ciò si aggiungano l’agriturismo e il ristorante “Masseria della Piana” dove chiunque può alloggiare e consumare carni e formaggi della fattoria e le altre prelibatezze eno-gastronomiche calabresi, visitando l’azienda e muovendosi sia verso le vicine rinomate spiagge di Palmi e della Costa Viola e di quelle di Nicotera e della Costa di Capo Vaticano, sia verso i tanti paesi dell’interno e verso le montagne del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Si ricorda che l’Antico Mulino delle Fate è sito alle spalle del Castello Normanno-Svevo di Nicastro nella Valle del Torrente Canne, cinque minuti a piedi dall’ingresso del Rione Niola. (rcz)

CATANZARO – Mensa plesso Porto, Belcaro aspetta disponibilità dalla dirigente scolastica

di NUNZIO BELCARO – Dispiace constatare come, per l’ennesima volta, dalla dirigenza dell’Istituto comprensivo Vivaldi si alzino dei muri nei confronti dell’Amministrazione comunale, scaricando completamente ogni responsabilità e adempimento sull’ente e alimentando un clima di tensione anche tra le famiglie. Nello specifico caso dell’erogazione del servizio mensa nel plesso Porto, occorre ricordare che lo stesso edificio non dispone di un refettorio adeguato e sufficiente a rispondere ai crescenti bisogni dei bambini della scuola dell’infanzia e della primaria a tempo pieno. Per tale motivo la scelta di far consumare i pasti nelle proprie classi, abitudine che era diventata una necessità in tempi di covid, è tuttora proseguita al plesso Porto in base ad una deroga concessa con il nulla osta dell’Asp di Catanzaro.

Quello dell’edificio del quartiere marinaro non è l’unico caso del genere, ci sono altre scuole in città che non hanno attualmente spazi attrezzati dove poter prendere i pasti in comune. Al plesso Porto è stata individuata una possibile area interna da adibire a refettorio, grazie ad uno studio di fattibilità che ha determinato le giuste soluzioni tecniche da mettere in campo. Per realizzare i lavori servono adeguate risorse che l’amministrazione si sta impegnando a reperire. In ogni caso convertire uno spazio in refettorio comporta tempistiche importanti, così che qualsivoglia intervento dovrà essere programmato in ragione dei sacrifici necessari.

Da parte nostra, posso garantire e ribadire che il Comune è a pieno servizio della scuola, come dimostrano gli arredi acquistati per diverse migliaia di euro, i frequenti interventi di manutenzione, l’opera di efficientamento energetico che riguarda anche gli altri plessi dell’Ic Vivaldi. Rammarica il fatto che, dalla parte della dirigente, non si riscontra mai la medesima disponibilità e responsabilità, ne è prova quando si è trattato di concedere la palestra scolastica per attività pomeridiane o anche nell’accogliere i nostri inviti a partecipare a progetti messi in campo dall’amministrazione sul fronte culturale e didattico. Il mondo della scuola dovrebbe essere, in primis, un esempio dell’importanza del lavorare insieme facendo comunità. L’auspicio per il nuovo anno è che questo spirito venga pienamente recepito e condiviso da tutti. (nb)

(Nunzio Belcaro è assessore alla Pubblica istruzione a Catanzaro)

CATANZARO – Il monologo ispirato alla storia di Saverio e Rachele incanta il pubblico

Palazzo De Nobili e l’Oratorio della Chiesa del Carmine, nella giornata di ieri, hanno fatto da cornice a due eventi unici che hanno visto una grande partecipazione di pubblico. “Non ti ho mai baciato” il monologo interpretato da Claudia Olivadese scritto da Franco Corapi e diretto da Vincenzo Lazzaro – che la produzione di A farla amare ha scelto di riportare in scena dopo il successo della passata edizione per consentirne una maggiore fruizione – ha letteralmente incantato l’attento pubblico della rassegna che ha affollato il Palazzo comunale sia durante lo spettacolo delle 17 che durante la replica delle 19.

Alle 22.30 invece è stata la volta del concerto della giovanissima musicista e cantautrice napoletana Alessandra Tumolillo nell’Oratorio della Chiesa del Carmine. Una vera e propria standing ovation ha salutato l’esibizione della musicista, la quale ha offerto un repertorio fatto di pezzi inediti e classici della musica italiana rivisitati in chiave jazz.

La rassegna prosegue oggi alle 18 nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili con gli Hoodoo Doctors & The Kazoompet Machine. Un viaggio alla riscoperta della storia del blues “ante litteram” e di una strumentazione fatta di kazoo, banjo, mandolino e stompbox, patrimonio della tradizione povera proto-jazz.

Un giornalista che volle restare anonimo in un famoso articolo comparso sul “Times” di New Orleans il 20 giugno del 1918 scrisse che “la musica jazz è la storia sincopata e contrappuntata dell’impudicizia”.

Più di cent’anni dopo, lungi dall’essere state prosciugate, queste acque fangose sono ancora la fonte ideale alla quale si recano ad abbeverarsi artisti da tutto il mondo, tra i quali gli Hodoo Doctors, cresciuti e tutt’ora attivi nel panorama musicale italiano con diverse formazioni, che con questo progetto approfondiscono il folclore roots americano, in particolar modo lo stile che i musicologi definiscono pre-War blues, quello dei primi decenni del ‘900.

Gli Hoodoo Doctors & the Kazoompet Machine ripercorrono la storia del blues “ante litteram” e delle prime “Jug Band”, formazioni di musicisti attive soprattutto a Memphis e Chicago tra la fine degli anni ‘20 ed i primi anni ’40. Il percorso musicale parte da vivaci atmosfere rag-time, skiffle e boogie woogie, passando per i classici del blues più moderno ma quasi reinventandoli, per finire con uno swing ancestrale sempre godibilmente presente. Il tutto è proposto suonando strumenti poco utilizzati o del tutto assenti nel blues elettrico dei giorni nostri.

Lo stile è personale e alta è l’attenzione al dettaglio nella strumentazione dell’epoca: kazoo, banjo, mandolino, stompbox, tutti patrimonio della tradizione povera proto-jazz, assieme all’uso stesso della voce impostata che dialoga nei diversi pezzi riproponendo e rinnovando le atmosfere ed i suoni delle vecchie scricchiolanti gommalacche.

Il loro stile si immerge nelle frattaglie della musica nera e creola americana, precisamente nel jazz delle origini, nel dixieland e nel ragtime.

Tra atmosfere di spettrali mangrovie, crocicchi, magia nera e danze da barrelhouse con gli Hoodoo Doctors & the Kazoompet machine sarà come sentirsi un pesce gatto nel Mississippi. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Il vescovo Parisi: «Vi auguro di essere cantori della gioia»

«Il Natale ci porta, come credenti, ad interrogarci: è mai possibile, come ci dice il profeta Isaia, che le rovine di una città, le macerie dell’umanità possano prorompere in canti di gioia? Come vedere la gioia tra le macerie, tra le distruzioni, nel volto deturpato di questa umanità? All’interno di questa realtà in cui ancora oggi l’umanità si trova a vivere, un’umanità ferita, il profeta ci invita ad essere “cantori della gioia” perché Dio ha consolato il suo popolo. Dio viene a prendere la carne dell’umanità, viene ad assumere la nostra natura umana, per dire alla nostra umanità che ancora può sperare, ancora può cantare, perché dentro di noi portiamo una scintilla di eternità, un sigillo d’amore che ci fa sperare». Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi che, in Cattedrale, ha presieduto il solenne Pontificale del giorno di Natale.

Il presule ha parlato del «volto deturpato dell’umanità», segnato «dalle tante guerre che ci sono nel mondo. Ci sono immagini rispetto alle quali il nostro sguardo non regge: pensiamo al pianto inascoltabile dei bambini che soffrono, a un’umanità mortificata nel presente e depredata nel futuro. Nelle guerre non ci sono vincitori: certamente ci sono quelli che aumentano i loro profitti con la vendita delle armi o con la corsa alla ricostruzione. Ma noi sappiamo che chi pensa di costruire la propria fortuna sulla sciagura degli altri è il più grande illuso e il più grande sconfitto della storia. E poi ci sono le “battaglie” tra di noi, i conflitti tra gli amici, nelle famiglie, le liti tra di noi per vili interessi. Quando Isaia parla di macerie e di rovine, è facile pensare a quelle lontano da noi. Ma ci sono anche le macerie della nostra vita, quelle che provochiamo noi o che subiamo».

«Il Natale – ha proseguito Parisi – sia per tutti noi un recupero di tutta la forza dell’amore di Dio, dell’amore appassionato che Dio ha manifestato all’umanità scendendo tra di noi, tra le nostre rovine. Dentro queste macerie, lì facciamo nascere il Bambino. C’è ancora il Logos, la Parola di Dio che dice anche nel nostro tempo: tu sei già riempito di eternità, tu sei già colmo di amore, dai all’amore la possibilità di esprimersi».

«Auguro a voi, a me, ai sacerdoti, ai religiosi, a ciascuno di noi – ha concluso il vescovo – di scoprire non “nonostante” le sciagure, ma dentro i drammi della storia, la forza sconvolgente dell’amore di Dio che ci vuole rendere tutti annunciatori del suo Vangelo di gioia. Auguri a tutti perché ognuno di noi possa essere, nel mondo, il cantore di quella gioia che ridà vita nuova alla carne martoriata dell’umanità. Siate cantori di quella gioia che riesce a dare al volto sfigurato dell’umanità l’impronta originaria che è bellezza per sempre, da cantare per l’eternità». (rcz)